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Perdita di un monopolio

Ecco perché Di Pietro spara più contro Fini che contro il “caimano”

Da circa due mesi Antonio Di Pietro è, in buona compagnia del poco amato Cavaliere, il più feroce critico di Gianfranco Fini. L’unico, tra gli esponenti dell’opposizione, a giudicare “furbesca” e “poco credibile” la recente traiettoria del presidente della Camera; l’unico ad averne chiesto le dimissioni dallo scranno più alto di Montecitorio.“Fini fa il pentito a metà”, ha ripetuto ieri pomeriggio l’ex pm alle agenzie: una melopea, per chi non avesse avuto occasione di ascoltarla, già cadenzata nel corso della mattina a Radio 1.

08 SET 2010

Maggioranza rumorosa

Bossi pretende di nuovo il ritorno alle urne, ma il Cav. non ha deciso

Silvio Berlusconi ancora non sa che cosa fare, ascolta chi lo sconsiglia di accelerare verso una perigliosa crisi di governo ma pensa pure, per usare un eufemismo, che “consegnarsi nelle mani di Fini non sia la migliore delle soluzioni”. Così, mentre lo stato maggiore del Pdl è attraversato da una profonda crisi confusionale (e riflette, intanto, sull’opportunità di presentare una specie di nuovo legittimo impedimento riformulato a novembre), la Lega si mette in mezzo a complicare ulteriormente il quadro.

07 SET 2010

Parlano Confalonieri e Feltri

“Caro Cav., lascia che Fini si faccia un partito e diventi tuo alleato”

Fallita l’ultima segretissima mediazione per trattenere Gianfranco Fini nel Pdl, domani l’ex leader di An si prepara a far intravvedere, a Mirabello, la fisionomia di un suo nuovo partito. In una breve conversazione con il Foglio, Fedele Confalonieri e Vittorio Feltri, personalità molto diverse ma entrambe legate al Cavaliere, sostengono che questa soluzione potrebbe non essere il disastro preconizzato da una parte dell’entourage berlusconiano.

04 SET 2010

A cercar la bella destra/ 3

Per Staiti meglio del Cav. e della “becerodestra” ci sono Fini e il Mago Zurlì

Si può anche finire col recuperare un avversario disprezzatissimo, anzi, in questo caso forse lo si può dire: odiatissimo. “Con i suoi mille difetti e con tutta la sua disarmante mancanza di coraggio, preferisco il politico Fini all’atteggiamento padronale di Berlusconi. Per la verità, mi andrebbe bene anche il Mago Zurlì a capo del governo”. Non sembra un complimento a Fini, ma lo è, se a pronunciare queste parole è Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse. Leggi Lettera a Buttafuoco da un vecchio camerata senza complessi di Tomaso Staiti di Cuddia

03 SET 2010

I rinfocolatori

Nel centrodestra scoppia la grana degli squadristi a caccia di Fini

Nel momento in cui il Cav. si è orientato verso una complicata tregua con l’ex leader di An, impegnandosi personalmente affinché la campagna di stampa sul presidente della Camera si ammorbidisca almeno un po’, il sito finiano di Generazione Italia scrive: nel Pdl stanno organizzando per domenica a Mirabello una contestazione contro Fini, “guidata dalla Brambilla” (che smentisce e annuncia querela). Cosa c’è di vero?

02 SET 2010

Franco Servello, l’ultimo dei missini

A cercar la bella destra

Ha ottantanove anni Franco Servello, è stato giornalista del Secolo, dirigente del Msi, parlamentare di An, avversario politico di Gianfranco Fini, poi suo alleato e sostenitore. Da qualche mese ha licenziato per Rubbettino un libro sul Duce, si intitola: “Perché uccisero Mussolini e Claretta. Oro e sangue a Dongo”. Sta bene Franco Servello, “non come questo centrodestra di oggi”, dice. “Sono l’ultimo in vita tra gli uomini che videro nascere da dentro il Movimento sociale".

01 SET 2010

Botti di fine agosto

La guerra tra vecchi e nuovi colonnelli finiani ostacola la pace nel Pdl

“La legislatura è appesa a un ‘sì’ e un ‘no’. ‘Sì’ allo scudo giudiziario per Berlusconi, ‘no’ alla scissione finiana del Pdl. Chiunque lavori, direttamente o indirettamente, contro queste due ipotesi lavora esplicitamente per la crisi di governo e in definitiva contro Silvio Berlusconi. Quanto alla campagna dei quotidiani di centrodestra contro Gianfranco Fini, è necessario capire un fatto.

28 AGO 2010

Le porte girevoli della Lega

Dopo aver opposto un veto determinante al riavvicinamento dell’Udc al centrodestra, Umberto Bossi si è risolto a una manifestazione di buona volontà agli occhi del Cav.: “Se necessario tra il Pdl e Fini mediamo noi”, ha detto di fronte al premier nel corso del vertice sul Lago Maggiore. Parole indirizzate, in realtà, più agli osservatori che al Cavaliere; a tutto il Parlamento, più che a un singolo. Quello del ministro delle Riforme è stato un messaggio generale alla politica. Leggi Lega dentro le mura

27 AGO 2010

Maggioranza a tempo

Il Cav. lascia Casini all’uscio e addomestica Bossi (ma non Tremonti)

L’unica cosa certa è che per adesso non si va alle elezioni. Silvio Berlusconi ieri mattina, nella propria villa sul Lago Maggiore, ha scoperto un Umberto Bossi da questo punto di vista molto più malleabile del superministro Giulio Tremonti. Se il leader della Lega è apparso irremovibile nel proprio veto a una apertura strategica all’Udc di Pier Ferdinando Casini, ma ha pure accondisceso con un sorriso finale nei confronti della perorazione anti urne del Cav.

26 AGO 2010

Confusione maggioritaria

Perché le intemperanze di Bossi inducono il Cav. a sospettare di Tremonti

Ciclicamente Giulio Tremonti diventa oggetto di sospetti all’interno dello stretto entourage di Berlusconi e, in misura forse più umorale che politica, anche dello stesso premier. La causa, questa volta, sono le parole pronunciate da Umberto Bossi domenica nel corso di un comizio a Capriata D’Orba. “Bossi parla esplicitamente per Tremonti dicendo che se Casini entra nel centrodestra Giulio si dimetterà".

24 AGO 2010
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