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Fisco per fiaschi

Tremonti sotto assedio per la riforma tributaria. Ma i conti non tornano

“La soluzione non è nel partito, ma nel governo”. Lo dice da tempo Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo del Pdl alla Camera rappresenta un pensiero diffuso nell’entourage di Silvio Berlusconi: va bene la nomina di Angelino Alfano, discutiamo pure di primarie se si vuole, andiamo avanti con il tesseramento e la fase congressuale ma – pensano in molti – è nel rilancio dell’azione di governo che si trova la soluzione.

09 GIU 2011

Palazzo

Fini fa un pensierino sulle primarie, ma quali?

Circondato dai suoi senatori e deputati, riuniti ieri a pranzo all’Hotel Minerva, pieno centro storico a Roma, Gianfranco Fini li ha ascoltati esercitarsi in astrazioni (ma neanche troppo) sul futuro politico del centrodestra: le primarie per la scelta del leader. Il presidente della Camera è una sfinge, eppure una cosa l’ha detta di fronte a tutti.

08 GIU 2011

Da qui al 2013

Berlusconi accontenta Bossi sui ministeri, Tremonti delude Berlusconi sul fisco

In un clima di tensione tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, Umberto Bossi e i vertici della Lega hanno incontrato il premier ad Arcore. Il vertice “è andato bene”, ha spiegato Angelino Alfano presente nella veste di neo segretario del Pdl. E in effetti la Lega non ha assunto un atteggiamento minaccioso malgrado, nelle pieghe dei discorsi, Bossi abbia fatto accenno all’ipotesi di elezioni anticipate al 2012. Leggi L’amicizia e la verità

07 GIU 2011

Tutte le strade portano a Tremonti

“Non è Tremonti che decide, lui propone. Gli faremo aprire i cordoni della borsa”, ha detto Silvio Berlusconi. Tutto ruota intorno alle inclinazioni, alle ambizioni e al destino di un uomo: Giulio Tremonti. La riforma tributaria, che Berlusconi assieme a Umberto Bossi ha individuato per il difficoltoso rilancio della coalizione, passa dal filtro costituito dai dubbi flemmatici del ministro dell’Economia. E non c’è ipotesi di complotto, non c’è scenaristico 25 luglio del Cav. che non abbia sempre Tremonti per protagonista nel ruolo di erede per la prossima legislatura o di salvatore della patria già in questa scombinata fase politica.

01 GIU 2011

L'ultima chiamata per il governo secondo Brunetta

“Ora o mai più va rilanciata l’economia”, è il piano B del governo. “Va bene il consolidamento fiscale, vale a dire il pareggio di bilancio e la drastica riduzione del debito su cui l’Italia si è impegnata con l’Europa. Ma senza riforme che rilancino l’economia questi sarebbero soltanto tagli. Tagli violenti su un paese stremato. Chi nella maggioranza non lo capisce è anche chi, in tutta evidenza, lavora per una maggioranza e un governo diversi dall’attuale”. Il riferimento a Giulio Tremonti è ovviamente soltanto una malizia del cronista che intervista Renato Brunetta.

27 MAG 2011

Aspettando il day after

Il Cav. va in tv ed evoca la successione, nel Pdl già non si parla d’altro

“Non è andata così male. Milano e Napoli non sono un test politico. Dopo i ballottaggi si riparte con le riforme. Chi vota a sinistra è senza cervello”. E poi una frase fulminante, in tv: “Io sarei disponbile a un passo indietro se ci fosse un leader e se questo ricomponesse l’area moderata”. Guarda la puntata di Qui Radio Londra Berlusconi ha già pensato a un piano B?

26 MAG 2011

Due eserciti a Milano

Mentre Giuliano Pisapia si mantiene in euforica surplace preparando per il 27 una chiusura in musica con Ligabue e Jovanotti, Letizia Moratti e il Pdl ritrovano Silvio Berlusconi, che in una serie di interviste su Rai1, Rai2, Rete4, Canale5 e Italiauno ieri ha lanciato la carica: Milano o morte, “non sarà data in mano alle bandiere rosse dei centri sociali”. D’altra parte è il centrodestra a inseguire, e dunque ad agitare una campagna elettorale energica e tutta nuova per i ballottaggi del 29 e 30 maggio. La regia prevede anche una differenziazione dei ruoli e dei linguaggi da usare, per non cadere di nuovo negli errori del primo turno.

20 MAG 2011

Milano, balle e ballottaggi

Perché al secondo turno è sempre possibile il sorpasso in volata

I ballottaggi non sono il secondo tempo, sono come il ritorno di una partita di pallone. Tutto si rimette in gioco: tattiche, ruoli, opzioni. Tutto nuovo e dunque tutto possibile. “La partita a Milano e Napoli è ancora aperta, ed è ancora da giocare”, ha detto ieri il direttore di Repubblica, Ezio Mauro, nel corso della riunione di redazione del suo quotidiano.

19 MAG 2011

Il Cav. non trova ancora la parola giusta per rimediare alla sconfitta

Silvio Berlusconi non ama mettere la faccia su funerali e sconfitte, dunque non stupisce troppo il suo contegno a dir poco riservato degli ultimi giorni. Ma se il presidente del Consiglio tace, intorno a lui si agitano il Pdl e la Lega. Nei due partiti è tutto un disordinato e inefficace mormorio complottardo. Tutti si pongono il problema della propria sopravvivenza politica e pensano agli effetti perniciosi di una possibile sconfitta a Milano. Leggi Le ragioni della sconfitta leghista e il rischio di una “reazione padana”

18 MAG 2011

Milano-Italia

Reggerà il governo fino al 2013? Tra facce tirate si cerca la risposta

Reggerà il governo fino al 2013? No, perché l’indebolimento registrato in questa tornata di elezioni amministrative descrive un declino forse inarrestabile. Sì, reggerà perché al governo Berlusconi non c’è (ancora) un’alternativa. La sconfitta si legge più nelle facce tirate di Denis Verdini e Ignazio La Russa che attraverso le loro parole temerarie: “Queste elezioni sono state un pareggio”. La sconfitta è tutta nell’assenza incrociata di Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, che si negano alle telecamere.

17 MAG 2011
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