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Non è una fiction

Roma, 2 dicembre: il Cav. azzera il Pdl e rinasce Forza Italia

Immaginate il 2 dicembre, via della Conciliazione, cinquecento metri da San Pietro. I cronisti e le telecamere affollano lo stretto marciapiede: Berlusconi quando arriva? Gli uomini del Pdl si presentano alla spicciolata, fendono il traffico pomeridiano quasi vergognandosi delle loro auto blu, il faccione levigato di Franco Fiorito è ancora un’immagine vivida. All’Auditorium che due anni prima ha acclamato la segreteria di Angelino Alfano, era il 1° luglio del 2011, si consumano un battesimo e un funerale assieme.

05 OTT 2012

Spento il carisma berlusconiano, morto il partito carismatico

Berlusconi e il crepuscolo delle zucche

Ricordate cosa disse Berlusconi? “Erano zucche, li ho trasformati in tanti deputati”. Ma adesso che bisogna progettare resistenze e lunghe marce ci vogliono i sergenti e i caporali, le strutture di servizio, un partito. Perciò Berlusconi si sta consumando tra le sue zucche, che ieri sera lo hanno raggiunto a casa, a Palazzo Grazioli: “Presidente, devi dirci se ti candidi o no. Se non ti candidi facciamo le primarie”.

04 OTT 2012

“Non sono Cincinnato”

L’offensiva sotto traccia (e un po’ goffa) di Prodi per arrivare Quirinale

La corsa al Quirinale, si sa, è già iniziata. Ma ci sono candidature che si vedono, come quella di Mario Monti, il professore a tutto (e da tutti) candidato, e ci sono poi quelle candidature che invece si vedono un po’ meno, ma di cui si parla, e molto, nel Palazzo: Romano Prodi. Testardo, convinto di essere un tecnico e campione europeo non inferiore a Monti, ambiziosissimo, ma sempre diabolicamente innocente, di sé Prodi dice che “in politica o sei dentro o sei fuori, e io sono fuori”, “io non esisto”, “non sono Cincinnato”, “il Quirinale? Non è cosa”. Leggi Monti alle primarie di Claudio Cerasa

29 SET 2012

An e FI, antropologie opposte

Un Pdl da rianimare e un Cav. stufo. Sommario della decomposizione

“Il Pdl è morto e Berlusconi si è scocciato. Avrebbe dovuto ritirarsi già molto tempo fa. Non ha più voglia, cerca qualcuno che rappresenti il centrodestra al posto suo ma non lo trova. Noi abbiamo Alfano, che è simpatico. Ma dove cazzo vai con Alfano?”, dice Vittorio Feltri. E il direttore rende così l’idea del clima sfilacciato, a dir poco incerto e un po’ crepuscolare che si respira nel Palazzo, ma non solo dalle parti del Cavaliere.

26 SET 2012

Ingroia nei ceppi del Termidoro

“Va ricordato che il Termidoro seppellì il giacobinismo ma evitò anche la controrivoluzione”, dice Alfredo Mantovano. E l’ex magistrato, oggi deputato del Pdl, vuole dire che nella magistratura di sinistra è iniziata un’inedita guerra civile, anche culturale e politica, tra i giacobini di Palermo e i termidoriani di Roma. Da una parte Antonio Ingroia, e la procura siciliana sul cui cielo brillano come stelle fisse la Giustizia, la Ragione e la Verità; dall’altra parte i termidoriani che a Roma siedono invece nel Csm e che guidano Magistratura democratica, la grande corrente della sinistra togata.

22 SET 2012

Il prigioniero

I due mostri che incatenano Berlusconi

Silvio Berlusconi esita perché prigioniero di due mostri da lui stesso creati, il partito e l’azienda. Sospeso tra la voglia di farsi da parte e la responsabilità nei confronti del suo mondo, che si sentirebbe perso senza di lui, il Cavaliere vive in queste ore il tormento della consapevolezza di chi è incastrato dalle personali, e altrui, paure. Orror vacui, terrore del vuoto, dell’incognito: che succede dopo? Il Pdl già squinternato esploderebbe, privato dell’unico Cavaliere capace di dominare gli ardori dei suoi tanti cavalli. Leggi La bomba degli ex An esplode nel Lazio e mette in pericolo i resti del Pdl di Salvatore Merlo - Leggi La prevalenza del maiale di Alessandro Giuli

21 SET 2012

Inverno anticipato a destra

La bomba degli ex An esplode nel Lazio e mette in pericolo i resti del Pdl

“Franceschiello a Gaeta era più lucido di questi”, dice Andrea Augello, senatore, ex sottosegretario del governo Berlusconi, grande azionista del Pdl romano. L’inverno anticipato degli ex di Alleanza nazionale si consuma tra la regione Lazio, dove tutti gli equilibri di potere sono saltati, e Palazzo Grazioli dove ieri sera, suo malgrado, un Silvio Berlusconi che avrebbe voluto discutere solo della riforma elettorale si è invece rassegnato ad ascoltare i padroncini di un Pdl squinternato.

20 SET 2012

Manovre e malizie

Non sarà Napolitano a nominare il successore di Monti a Palazzo Chigi

Suona come un avvertimento a Pier Luigi Bersani, un modo per fargli sapere che la riforma elettorale lui la deve fare. La voce gira nei corridoi del Palazzo da qualche giorno, ma adesso è confermata da due uomini che con il Quirinale hanno una certa consuetudine, niente di meno che Eugenio Scalfari e Gianni Letta. Ecco la voce: Giorgio Napolitano non vuole più anticipare le elezioni, e dunque non sarà lui il capo dello stato che nominerà il prossimo presidente del Consiglio.

19 SET 2012

L’Antimafia di stato

Inchiesta su una Trattativa al di sotto di ogni sospetto

E’ un tiepido martedì di inizio settembre 2012 quando Claudio Martelli e Vincenzo Scotti, ex ministri di Giulio Andreotti ai tempi delle stragi, giorni di sangue e bombe, fanno il loro ingresso nella sede della commissione Antimafia, a Roma, e di fronte ai cinquanta parlamentari che la compongono ripetono esattamente, parola per parola quello che è già agli atti del processo di Palermo, ciò che è riportato nei faldoni di Antonio Ingroia, nei fascicoli di quell’inchiesta sulla Trattativa tra lo stato e la mafia che coinvolge, a diverso titolo, i defunti Oscar Luigi Scalfaro e Vincenzo Parisi, il novantenne ex ministro della Giustizia Giovanni Conso, l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino, e persino, di riflesso, nei fangosi rivoli mediatici, anche Giorgio Napolitano.

15 SET 2012

Dietro il silenzio

Pazza idea berlusconiana: aspettare dicembre e poi ricandidare Monti

Domenica scorsa a Cernobbio, nel corso di un incontro a porte chiuse del Forum Ambrosetti, chiacchierando con alcuni amici, tra cui un dirigente del Pdl, Mario Monti ha manifestato un po’ di fastidio nei confronti di quei suoi ministri che il giorno precedente avevano sfilato, chi in prima fila, chi sul palco, al congresso dell’Udc a Chianciano: Corrado Passera, Andrea Riccardi, Filippo Patroni Griffi, Lorenzo Ornaghi, Michel Martone. “Demi-monde”. Il presidente del Consiglio non solo respinge, nelle dichiarazioni pubbliche, l’idea di una sua candidatura (è pur sempre una riserva della presidenza della Repubblica).

12 SET 2012
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