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Sul palco di Charlotte

Obama voleva fare l’anti clintoniano e ora l’unico suo asset è Bill

Barack Obama gira l’America, fa comizi, beve birre e soprattutto le produce, ascolta gli elettori, cerca di trarre buoni consigli, si lamenta che i giorni sono troppo corti, sorride tanto, poi rientra a casa, si riunisce con i soliti fedelissimi e torna a essere quel che è: un presidente “insulare”, come dicono i commentatori, introverso, solitario e algido, il contrario di quell’uomo che nel 2008 conquistò la presidenza degli Stati Uniti con una formula basata sulla sua storia personale e sull’empatia.

04 SET 2012

“No vacation nation”

Non c’è nulla che spiega la differenza tra l’America e l’Europa meglio di questo grafico sulla “No vacation nation”, il paese che non va mai in vacanza. Non c’è Marte vs Venere che tenga, non c’è welfare vs small government che tenga, perché in fondo a destra, in questo grafico, c’è uno zero che squilla fortissimo. Derek Thompson, giornalista economico dell’Atlantic, ha pubblicato sul suo blog questo grafico e non ha nascosto – nemmeno lui – la sorpresa.

09 AGO 2012

Prestiti “canaglia” all’Iran

Il blitz di New York alla banca inglese scatena la rappresaglia della City

La “banca canaglia” e il “freelance” sono i duellanti dell’ultimo scontro tra Londra e New York. In mezzo ci sono i prestiti, l’Iran, 250 miliardi di dollari di transazioni sospette, soprattutto c’è lo stupore. Lo stupore di tutti, di qui e di là dell’Atlantico: nessuno sapeva che il capo del semisconosciuto dipartimento dei Servizi finanziari di New York stesse per sferrare l’attacco a una delle poche banche virtuose del Regno Unito, la Standard Chartered (StanChart).

09 AGO 2012

Dynasty siriana

Il regime siriano sta collassando dall’interno, il premier riesce a scappare sotto gli occhi degli sgherri del presidente Assad, e sì che era un sorvegliato speciale, e il rais compare in tv, “Ripulirò il paese dai terroristi”, l’ennesima finzione a mascherare una repressione senza fine: l’esercito del regime perde pezzi e la sua ferocia resta immutata. Ma le crepe sono diventate così visibili che tutti, dai russi agli americani agli iraniani, hanno piani pronti per il post Assad.

08 AGO 2012

Le informazioni, la strategia

Neppure la Cia capisce che cosa sta accadendo al regime di Damasco

E’ anche colpa della Cia se non si è riusciti a trovare una strategia contro il regime di Damasco. L’intelligence americana non riesce a lavorare in territorio siriano, non riesce a raccogliere informazioni univoche e per questo diventa difficile, per l’America ma anche per i suoi alleati, definire un piano d’attacco – o di contenimento. Con chi stare? Di chi fidarsi? Come gestire un regime change?

25 LUG 2012

Il Libor ci riporta al 2008, alla stessa faccia “odiosa” di Geithner

Lo scandalo Libor ha il sapore acido e inconfondibile del 2008, riporta tutto indietro a quando lo choc finanziario è cominciato, prima che la crisi delle banche diventasse crisi delle aziende, crisi delle leadership e crisi di paesi e continenti. Secondo Reuters, il dipartimento della Giustizia americano sta arrivando alla conclusione dell’inchiesta partita tre anni fa, ci saranno arresti, incriminazioni civili e penali, con un danno stimato da Dealbook in “decine di miliardi di dollari” per il settore finanziario americano.

24 LUG 2012

Yes, he can

La Corte suprema salva l’Obamacare facendolo diventare una tassa

C’erano anche alcune ballerine della danza del ventre fuori dalla Corte suprema ieri ad aspettare la sentenza dell’anno, ma nessuno ha fatto in tempo a capire che ci facessero lì perché quando i nove giudici supremi hanno iniziato a parlare dell’Obamacare – registrazioni audio e video vietate ovviamente, quello è il tempio del silenzio non a caso – è successo di tutto. Leggi La libertà e i broccoli di Giuliano Ferrara

29 GIU 2012

Fratelli in cravatta

Rassicurare, rassicurare, rassicurare. Fin dove si spingerà l’islamico Morsi

Il presidente egiziano Mohammed Morsi dovrebbe giurare sabato, ma non ha ancora ricevuto la conferma da parte dei militari, che hanno fatto di tutto per ridimensionare il ruolo del presidente e ora cavillano sulle formalità. Si giura davanti al Parlamento (dissolto) o davanti alla Corte suprema? Chissà, “non vogliamo violare la legge”, dicono tutti senza sapere a che legge fare riferimento.

28 GIU 2012

Romanzo della crisi

Vogliamo quello che hai tu è il gran mistero di Pepys Road: chi manda questi messaggi, perché arrivano ad alcuni e ad altri no, com’è che finiscono per comparire su un sito di guerriglieri? Tutti si interrogano, nessuno capisce, e intanto la bolla immobiliare sta per scoppiare, il credit crunch è lì, ancora in potenza, ma vivo e pericoloso. “Capital” è considerato uno dei romanzi più belli della crisi, anzi secondo David Kamp di Bloomberg Businessweek è “il” romanzo della crisi.

22 GIU 2012

Scontri istituzionali

Così l’autocrate Obama sgambetta il Congresso per salvare il ministro

Here we go again, Barack Obama irrompe sul Congresso esercitando per la prima volta un “executive privilege” per salvare il suo ministro della Giustizia, il sempre più debole Eric Holder, dalle grinfie dei repubblicani. La sfida tra la Casa Bianca e il Congresso è uno degli elementi distintivi della presidenza Obama, partita con un mieloso e necessario spirito bipartisan e finita in un dispetto istituzionale via l’altro.

22 GIU 2012
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