• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone XIV
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • EuPorn
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 255
  • 256
  • 257
  • ...
  • 261

Che fare in Siria?

Sull’intervento contro Assad pesano gli spettri di dieci anni di guerre

Homs è la capitale del terrore siriano, ieri sono stati uccisi giornalisti, ma da mesi muoiono i ribelli, i disertori, i cittadini, mentre il regime di Bashar el Assad nega, dice che è tutta una montatura dei rivoltosi fanatici. In un anno, la repressione ha fatto più di settemila morti, ci sono state quarantamila diserzioni nell’esercito regolare, le proteste sono partite da sud, si sono localizzate in alcune città e si sono negli ultimi giorni intensificate ad Aleppo e nella blindatissima Damasco. Leggi La morte in Siria di Marie Colvin e il pretesto per cacciare Assad di Paola Peduzzi

23 FEB 2012

“Quella con la benda”

La morte in Siria di Marie Colvin e il pretesto per cacciare Assad

Marie Colvin è “quella con la benda” nelle chiacchiere di giornalisti che parlano di giornalisti (chiacchiera che ci occupa le giornate, come si sa). Una benda da pirata, nera, senza la pretesa impossibile di apparire un pochino più presentabile, a coprire un occhio che era azzurro e inquisitorio, perso in Sri Lanka, nel 2001, quando la Colvin cadde in un’imboscata nella regione di Vanni, controllata dai tamil (e comunque consegnò il suo articolo nei tempi richiesti). Leggi La repressione siriana uccide due giornalisti a Homs

22 FEB 2012

I consigli, le moine e le richieste di Mr Galloway al dittatore-amico Assad

Dove c’è un dittatore c’è anche George Galloway. L’istrionico politico britannico, che nel 2003 abbandonò il Labour blairiano in opposizione alla guerra in Iraq (Saddam Hussein era suo amico personale) per fondare un improbabile Partito del rispetto, non riesce a star fuori dalle magagne mediorientali. Vuol mettere il becco quando c’è da violare l’embargo a Gaza, quando c’è da difendere Hamas contro le accuse di terrorismo, soprattutto vuole urlare il suo orgoglio baathista e difendere quella Siria che, “come ho spesso detto, è l’ultimo castello della dignità araba”.

09 FEB 2012

La tripletta di Santorum

Prendi i soldi e taci

In America si parla solo dei ricchi. I ricchi che vogliono essere tassati (Warren Buffett), i ricchi che devono giustificare come fanno a essere tanto ricchi (Mitt Romney), i ricchi che rovesciano miliardi sulla campagna elettorale (lista lunghissima), i ricchi cattivi evocati dalle piazze di Occupy in giro per il paese e per il mondo, i ricchi di Wall Street che, sulla copertina del New York Magazine in edicola, si tengono le mani sulle palle con aria dolorante sopra al titolo “The emasculation of Wall Street”. Leggi La tripletta di Santorum - Leggi Il voto cattolico non esiste, esistono i cattolici pronti a tradire Obama di Mattia Ferraresi

08 FEB 2012

Chat sull’orlo dell’abisso

Israele manda in onda sui media stranieri le divisioni interne sull’Iran

La leadership israeliana è diventata chiacchierona, non fa che raccontare – rigorosamente sui media internazionali, in inglese, così tutti possiamo leggere e capire – le divisioni interne tra governo, esercito e intelligence, sulla questione iraniana. Il regime di Teheran si sta dotando della bomba atomica (secondo il direttore del National Intelligence americano, James Clapper, sta addirittura preparando un attacco sul territorio americano): che cosa facciamo per impedirlo?

01 FEB 2012

Migliaia in piazza

Che cosa succede in Ungheria

Il suicidio magiaro ieri s’è consumato all’asta andata male dei titoli ungheresi a tre mesi, la prima collocazione pubblica da quando il governo di Viktor Orban ha approvato alcune leggi “liberticide” che hanno indispettito mezzo mondo, soprattutto il mondo (Fondo monetario, Unione europea e Stati Uniti) che tiene in vita, economicamente parlando, l’Ungheria.

04 GEN 2012

Ritratto di famiglia nordcoreana

Lacrime, urla, prostrazione. La reazione all’annuncio della morte di Kim Jong-il suona incredibile per le orecchie occidentali: è morto il dittatore e piangete? Qui ci siamo abituati a piazze in festa, alle urla gioiose e liberatorie, ai brindisi, alle analisi ottimiste sul bello che verrà – e molti dittatori non sono nemmeno morti. In Corea del nord, l’unica monarchia comunista al mondo, i sudditi piangono.

20 DIC 2011

Due chiacchiere al circolo

L’Italia non è la Grecia, ha i numeri per dimostrarlo

Signor Emmott, lo sa, vero, che quando Silvio Berlusconi fa riferimento ai “circoli mediatico-finanziari anglofoni” sta parlando di lei? Ride, l’ex direttore dell’Economist, l’autore della scandalosa copertina del 2003 “Unfit to lead”, il presidente onorario di quei circoli che da anni mettono in discussione la leadership berlusconiana. Oggi Bill Emmott conosce molto meglio l’Italia, la frequenta, ci ha scritto un libro (“Forza, Italia. Come ripartire dopo Berlusconi”) e dice cose che nei circoli non sono mainstream.

23 SET 2011

Sarkozy resta impigliato nel caso Bettencourt, tutt’un affare di donne

01 SET 2011

La stirpe eletta dei tabloid

In principio fu Kelvin MacKenzie, il padrino dei direttori di tabloid, quello che fin da subito ha capito di non essere un gran scrittore, e non si è inutilmente ostinato, perché il suo forte erano i titoli, le impaginazioni a effetto, quel confezionamento del prodotto che la mattina, in edicola, fa la differenza. E’ lui che, direttore del Sun dal 1981 al 1994, ha fatto la fortuna del quotidiano di proprietà di Rupert Murdoch. Segui in diretta il question time di Cameron Leggi Che magnifico spettacolo a Londra di Giuliano Ferrara - Leggi tutti gli articoli del Foglio sul caso Murdoch

20 LUG 2011
  • 1
  • ...
  • 255
  • 256
  • 257
  • ...
  • 261
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio