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Dynasty siriana

Il regime siriano sta collassando dall’interno, il premier riesce a scappare sotto gli occhi degli sgherri del presidente Assad, e sì che era un sorvegliato speciale, e il rais compare in tv, “Ripulirò il paese dai terroristi”, l’ennesima finzione a mascherare una repressione senza fine: l’esercito del regime perde pezzi e la sua ferocia resta immutata. Ma le crepe sono diventate così visibili che tutti, dai russi agli americani agli iraniani, hanno piani pronti per il post Assad.

08 AGO 2012

Le informazioni, la strategia

Neppure la Cia capisce che cosa sta accadendo al regime di Damasco

E’ anche colpa della Cia se non si è riusciti a trovare una strategia contro il regime di Damasco. L’intelligence americana non riesce a lavorare in territorio siriano, non riesce a raccogliere informazioni univoche e per questo diventa difficile, per l’America ma anche per i suoi alleati, definire un piano d’attacco – o di contenimento. Con chi stare? Di chi fidarsi? Come gestire un regime change?

25 LUG 2012

Il Libor ci riporta al 2008, alla stessa faccia “odiosa” di Geithner

Lo scandalo Libor ha il sapore acido e inconfondibile del 2008, riporta tutto indietro a quando lo choc finanziario è cominciato, prima che la crisi delle banche diventasse crisi delle aziende, crisi delle leadership e crisi di paesi e continenti. Secondo Reuters, il dipartimento della Giustizia americano sta arrivando alla conclusione dell’inchiesta partita tre anni fa, ci saranno arresti, incriminazioni civili e penali, con un danno stimato da Dealbook in “decine di miliardi di dollari” per il settore finanziario americano.

24 LUG 2012

Yes, he can

La Corte suprema salva l’Obamacare facendolo diventare una tassa

C’erano anche alcune ballerine della danza del ventre fuori dalla Corte suprema ieri ad aspettare la sentenza dell’anno, ma nessuno ha fatto in tempo a capire che ci facessero lì perché quando i nove giudici supremi hanno iniziato a parlare dell’Obamacare – registrazioni audio e video vietate ovviamente, quello è il tempio del silenzio non a caso – è successo di tutto. Leggi La libertà e i broccoli di Giuliano Ferrara

29 GIU 2012

Fratelli in cravatta

Rassicurare, rassicurare, rassicurare. Fin dove si spingerà l’islamico Morsi

Il presidente egiziano Mohammed Morsi dovrebbe giurare sabato, ma non ha ancora ricevuto la conferma da parte dei militari, che hanno fatto di tutto per ridimensionare il ruolo del presidente e ora cavillano sulle formalità. Si giura davanti al Parlamento (dissolto) o davanti alla Corte suprema? Chissà, “non vogliamo violare la legge”, dicono tutti senza sapere a che legge fare riferimento.

28 GIU 2012

Romanzo della crisi

Vogliamo quello che hai tu è il gran mistero di Pepys Road: chi manda questi messaggi, perché arrivano ad alcuni e ad altri no, com’è che finiscono per comparire su un sito di guerriglieri? Tutti si interrogano, nessuno capisce, e intanto la bolla immobiliare sta per scoppiare, il credit crunch è lì, ancora in potenza, ma vivo e pericoloso. “Capital” è considerato uno dei romanzi più belli della crisi, anzi secondo David Kamp di Bloomberg Businessweek è “il” romanzo della crisi.

22 GIU 2012

Scontri istituzionali

Così l’autocrate Obama sgambetta il Congresso per salvare il ministro

Here we go again, Barack Obama irrompe sul Congresso esercitando per la prima volta un “executive privilege” per salvare il suo ministro della Giustizia, il sempre più debole Eric Holder, dalle grinfie dei repubblicani. La sfida tra la Casa Bianca e il Congresso è uno degli elementi distintivi della presidenza Obama, partita con un mieloso e necessario spirito bipartisan e finita in un dispetto istituzionale via l’altro.

22 GIU 2012

Imparare l’inglese

Quanta poesia c’è nella rivoluzione scolastica del superministro Gove

La rivoluzione dell’istruzione scolastica, nel Regno Unito, ha gli occhi vispi di Michael Gove, uno dei pochi cameroniani ad avere le idee chiare su valori e prospettive, uno che non voleva nemmeno andare al governo, è un giornalista, un animale da centro studi, e che ha accettato soltanto per poter realizzare un sogno: cambiare il modo di studiare dei bambini britannici.

13 GIU 2012

I vent’anni sprecati

Il sogno americano s’è sfracellato contro i numeri pubblicati lunedì dalla Federal Reserve, numeri tremendi, in confronto lo stillicidio dei posti di lavoro, mese per mese, sembra un esercizio noioso di contabili della recessione. Questi numeri sono il risultato della Survey of Consumer Finances, una rilevazione colossale che la Banca centrale americana fa ogni tre anni per valutare le entrate delle famiglie, i loro consumi, i cambiamenti da un triennio all’altro.

13 GIU 2012

Obama va alla guerra (economica)

Quando leggi che a Chicago, nel quartiere generale di Barack Obama, sperano che la variabile demografica trionfi su quella economica, capisci che l’economia non darà grandi gioie da qui a novembre – sempre che non dia altri dolori. Come ha raccontato John Heilemann sul New York Magazine in un articolo da conservare, il team del presidente-candidato conta sul fatto che la “coalition of the ascendant” – i latinos, i giovani, i liberal bianchi ben istruiti (soprattutto donne) – cresca in termini quantitativi e continui a votare Obama: questi dati possono garantire la rielezione, quelli sulla ripresa no.

06 GIU 2012
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