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Benazir Bhutto

Facile non dev’essere stato per niente, per la signorina che tornava da Oxford. Che tornava da Oxford con una laurea in Relazioni internazionali e la prospettiva di una carriera diplomatica spalancata davanti ai suoi ventiquattro anni dalla professione di papà, dallo status principesco della famiglia, garantita dalla promessa del suo volto bello, nobile e regolare, dominato dalla forza degli occhi scuri e un po’ duri, se messi in relazione alla giovane età.

30 NOV 1999

Mel Gibson

Essere figli di Mel Gibson è un’esperienza da cui raramente si porta a casa la pelle. E nel caso fortunato, trascinandosi dietro traumi grossi così. Al cinema, ovviamente. In “Signs”, non bastando una madre morta male e un padre predicatore in crisi, il figlio viene pure rapito dai marziani. In “Ransom”, il frugoletto è nelle grinfie di più banali banditi, e non è nemmeno il peggio che capiti. In “Arma letale”, lui è un vedovo fuori di testa e inconsolabile che si prende a cuore la storia della figlia di un amico: suicidatasi dopo aver sniffato droga.

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