Leggere e discutere per non morire di insignificanza Leggere l’“Elogio letterario di Anders Breivik” scritto da Richard Millet, colto letterato parigino, è un esercizio utile e non banale. Non significa sposare le tesi dell’autore né tantomeno contaminarsi con i crimini dello stragista di Utoya – come sembrano temere i redattori di Gallimard, che chiedono una “reazione collettiva”, gli intellettuali che appartengono al suo stesso milieu editoriale come Tahar Ben Jelloun, e che non sanno bene come prenderne inorriditi le distanze, e buona parte dell’opinione pubblica europea. 30 AGO 2012
Perdere, ma con Zeman Di un allenatore che dal suo sito web si offre sdraiato e quasi alato come un angelo sopra Berlino, e dichiara: ‘A mio parere, la grande popolarità che ha il calcio nel mondo non è dovuta alle farmacie o agli uffici finanziari, bensì al fatto che in ogni piazza in ogni angolo del mondo c’è un bambino che gioca e si diverte con un pallone tra i piedi. Ma il calcio, oggi, è sempre più un’industria e sempre meno un gioco’, si può avere solo grande stima. Leggi La struggente inutilità di commenti e dichiarazioni di inizio campionato di Jack O'Malley 28 AGO 2012
Moratti e Cassano, ovvero l’uomo che scambiò un Pazzo con un Fesso Va bene che il campionato si annuncia noioso (e tienimi da conto Zeman, se non per il senso del gioco almeno per quello dell’umorismo, se no ci ritroviamo con il ghost-writer di Jaki Elkann che vince la classifica di battutista dell’anno), va bene che gli unici brividi dell’estate li regalano i mercati, ma se un refolo di pura follia doveva muovere l’afa di Milano, da dove mai poteva soffiare? 22 AGO 2012
Peccati, reati e riforma della chiesa “Senza dubbio la riforma della segreteria di stato è uno dei problemi maggiori. Ciò che conosciamo come segretario di stato è l’evoluzione di quello che fu il Cardinal nipote. Avviene nel Seicento, quando il papato entra nel sistema degli stati moderni. I nomi sono importanti: segretario di stato indica uno stato che tratta con altri stati. Ma oggi lo Stato pontificio non c’è più e anche il sistema degli stati si è modificato”. 10 GIU 2012
Il “civismo” è una cretinata, dice Cacciari. Servono partiti forti e nazionali, o sarà un disastro Il gran momento delle liste civiche di ogni foggia e colore come risposta e alternativa alla crisi della politica? “Ma non scherziamo. Il rischio è il gran calderone. Peggio ancora, il rischio è che con questo movimento centrifugo in atto, che spinge verso la nascita disordinata di liste civiche e di localismi, il sistema politico si accartocci definitivamente su se stesso, aumentando il tasso di populismo e di improvvisazione, persino di dilettantismo. 02 GIU 2012
La lunga guerra della trasparenza “Forse una piccola causa dei problemi di oggi bisogna cercarla nella sostituzione un po’ brusca di Caloia allo Ior”. Giancarlo Galli, giornalista e saggista di lunga memoria storica per tutto ciò che va sotto il nome di “finanza cattolica” riflette quasi tra sé: “Non dico che fosse prematura, anzi era nelle cose, dopo quasi vent’anni. Ma Caloia (era stato chiamato allo Ior nel 1989, successore di Marcinkus, ndr) aveva fatto molto per risanare la banca vaticana, e sempre muovendosi con molta prudenza, da cristiano senza etichette”. Guarda Ho un sogno, le dimissioni di Papa Benedetto XVI di Giuliano Ferrara ; leggi Troppi italiani in conclave di Paolo Rodari 29 MAG 2012
La Lega forse ce la fa Passata, almeno provvisoriamente, la notte delle streghe e anche quella delle scope, si comincia la conta dei danni e finalmente a parlare del futuro politico della Lega, che poi è la cosa che conta. Domenica Renato Mannheimer sul Corriere della Sera ha indicato un crollo al 6,6 per cento dei suoi consensi, rispetto al trionfale 10 per cento delle europee 2009. 17 APR 2012
Il bunga banka di Tabacci Irrealistico. Non vedo come possa rientrare in una coalizione o in un’alleanza che non prevedeva questo”. Così sbottò Basilio Rizzo, capolista di Sinistra per Pisapia, quando gli dissero che sulla grande vittoria del popolo arancione stava per planare Bruno Tabacci, tecnico esterno al Bilancio per la giunta di Milano. 08 APR 2012
The Family, una storia popolana Via Bellerio non è il PalaCeausescu, non è il bunker di Berlino. Se è per questo, non è neanche l’hotel Raphael. E’ un palazzetto di cemento di periferia in zona Affori, poteva essere una fabbrica o la sede di un discount. E’ giusto che sia finita lì, con “dimissioni irrevocabili” dopo aver fatto volare tutti gli stracci a disposizione, lì dove c’era la branda e il bagnetto e insomma tutta la sua tana, la vicenda politica di Umberto Bossi. Leggi L’unico “amiainsaputa” possibile è di Bossi di Annalena Benini - Leggi L’ultimo atto di Bossi a via Bellerio tra grida, lacrime e traditori 06 APR 2012
Un pasticcione, ma non è Ceausescu La Lega è un partito tribù, si capiva da un pezzo che sarebbe finita male, con uno scontro per la successione. Ma un conto è contendersi la spada del Capo malato, magari ammattito (ma che sempre difendono e difenderanno). Più amaro se finisse come la famiglia Ceausescu che invece non è. Leggi I nostri pregiudizi sulla crociata contro la Lega - Guarda la puntata di Qui Radio Londra Qualche pregiudizio sulle indagini - Leggi La Lega nel brutto caos 04 APR 2012