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Madonna che parla molto

Conflitto potenziale sul correttamente devoto a Medjugorje

Alle 17,45 di mercoledì 24 giugno 1981 sei ragazzi stanno su una collinetta brulla, nei pressi di un villaggio dell’Erzegovina. Appare loro una “giovane donna bellissima”, afferma di essere la Madre di Cristo e si fa chiamare “Regina della Pace”. Da allora, da 32 anni, ai sei ragazzi di Medjugorje la soprannaturale esperienza continua ad accadere, questo affermano e questo attestano con loro centinaia di testimoni, e i messaggi e le prescrizioni della “Gospa”, la Madonna, si moltiplicano da allora in modo esponenziale, coerente ma pressoché incontrollabile persino per la tetragona congregazione della Dottrina della fede.

09 NOV 2013

Tra gli #hashtag di Francesco

Sono convinto che a Papa Francesco non interessi molto il nostro fiume di parole su quello che lui dice, e su come lo dice. Non so se lo infastidisca, ma l’importante è che non si facciano “chiacchiere”. Da quando è diventato Papa, il 13 marzo 2013, e fino al 10 ottobre scorso (poi forse l’avrà ridetta ancora), la parola “chiacchiere” l’ha usata ben 42 volte. “Un cristiano prima di chiacchierare deve mordersi la lingua”, aveva detto in una delle prime udienze generali, e spesso è tornato sul concetto nelle omelie mattutine a Santa Marta, come il 2 settembre, tuonando contro “quelli che in una comunità fanno chiacchiere sui fratelli, sui membri della comunità, vogliono uccidere”.

05 NOV 2013

Bergoglio è ratzingeriano

Questo articolo non parla di Papa Francesco. Bisognerebbe saperne una più del diavolo sul discernimento e la coscienza, sulla povertà, sui sinodi e il magistero, sull’estetica del bagaglio a mano. Questo articolo non parla di Papa Francesco, se non altro perché inizia qualche secolo prima. E’ stato Agostino nella “Città di Dio”, di fronte al Sacco di Roma del 410 e alle accuse dei pagani – ma come, abbiamo pregato il vostro Dio, e questo è il risultato? – a fissare il punto decisivo: nessuna città terrena potrà mai essere la realizzazione della Città di Dio. Ferrara Scalfari stia attento, il Papa gesuita dissimula meglio di lui

15 OTT 2013

Il cortile dei lebbrosi

La prossima volta, sempre a un’ora scomoda, sempre passando dalla porta del Sant’Uffizio, parleranno anche del ruolo delle donne, giacché “la chiesa è femminile”. Conoscendolo, qualche scintilla o qualche brivido ne verrà. Ma sarà pur sempre un corollario, un declinare dal caso generale al particolare, ché le cose importanti le ha dette ora. Sull’attrattiva mondana s’è già amabilmente scherzato, e le seconde volte sono più serie. Che l’amore affettato di “laiconi e liberal” per Papa Francesco sia direttamente proporzionale all’allontanarsi di una avvertita minaccia, è pure stato notato.

02 OTT 2013

L’effetto emerito

“Pochissime persone al mondo, ed Eugenio Scalfari è una di queste, possono comprendere la sorpresa e l’emozione che si provano nel ricevere a casa propria un’inaspettata lettera di un Papa”. Si potrebbe anche solo prendere atto che nel giro di due settimane pure il Papa emerito ha scritto a un ateo di Repubblica, e vedere di nascosto l’effetto che fa. Si potrebbe ironizzare sul miracolo emerito, vista l’emozione con cui Piergiorgio Odifreddi ha accolto il postino. Si potrebbe notare che c’è qualcosa di straordinario nel (momentaneo) trionfo mediatico del papato, ma forse anche di forzato.

25 SET 2013

Il “Toga Party” esiste e indaga di preferenza i nemici politici

“Perché i giudici perseguono i deputati di certi partiti più che quelli di altri partiti?”. Sembra la tipica domanda che da vent’anni sentiamo nei talk-show, al bar. Così come sembra di aver già sentito milioni di volte anche la risposta: “L’affiliazione politica dei giudici italiani influenza in modo significativo la decisione di perseguire certi partiti più che non altri e l’attività giudiziale è anche influenzata dai conflitti dentro il Parlamento”. Per la politica italiana è il tema polemico cruciale da almeno tre decenni. Ma lo si può anche affrontare in modo asettico, con i mezzi della statistica e dell’analisi comparata e con il supporto di una solida bibliografia scientifica.

11 SET 2013

Primi effetti collaterali del pacifismo integrale di Francesco sulla Siria

L’indubbio successo, non solo mediatico, della veglia di preghiera con digiuno per la pace in Siria presieduta sabato in Piazza San Pietro da Papa Francesco e il rinnovato attivismo diplomatico vaticano (ieri un nuovo tweet del Pontefice, “chiedo  d’intraprendere con coraggio e con decisione la via dell’incontro e del negoziato”) stanno provocando un effetto d’onda ormai visibile a occhio nudo. Sul fronte mediorientale, significativa la lettera che monsignor Behnan Hindo, arcivescovo siro-cattolico di Hassaké-Nisibi, ha scritto a Barack Obama. Ne ha dato notizia ieri l’agenzia Fides: “E’ per la pace che vi scrivo, la nostra pace. E’ contro la guerra che le scrivo, la vostra guerra”.

10 SET 2013

Violante, l’eretico creato dal dogma armato dei Piccoli Inquisitori

Il traditore si fucila nella schiena, il convertito si disprezza o al più si tollera con stupore. Chi non è perdonabile è l’eretico, colui che confuta la retta via dopo aver trovato il baco nel dogma, l’anello che non tiene. Nel fuoco di fila di sospetti, qualche volta di insulti, da anni alimentato da parte del circo manettaro e del circolo di cultura torinese – gli Zagrebelsky, i Mauro, i nipotini di Bobbio ma anche quelli di Giancarlo Caselli – contro Luciano Violante e le sue prese di posizione antigiacobine sulla giustizia e sul rapporto che la sinistra dovrebbe (avrebbe dovuto) intrattenere con il fenomeno Silvio Berlusconi, c’è più il terrore dei dogmatici per l’eresia che il disprezzo per il traditore. Leggi anche I proscritti - La neolingua di Repubblica

29 AGO 2013

Notturno nerazzurro

Perché poi che cosa se ne va davvero, come una dissolvenza nei colori della notte, “il nero e l’azzurro sullo sfondo d’oro delle stelle”, che cosa svanisce davvero della sponda inquieta e folle del balùn meneghino, se Massimo Moratti, il petroliere della Milàn di sciuri, che al Forte gira in bicicletta come un vero sciur de Milàn, vende davvero la sua Inter (mah, chissà, è ancora 12X), e non a un suo pari o a un suo dispari, ma al giovane tycoon indonesiano? Le carte son pronte e le garanzie bancarie pure, è arrivato in città Erick Thohir, con i suoi trecento milioni di euro in saccoccia pronti subito per il 75 per cento di un reame nobile del  piccolo mondo  antico, ma assediato dai debiti. Maurizio Milani Piangere fisso per Luisito Suarez e non per la fame nel mondo

27 LUG 2013

Gli atti mancati dei borghesi buoni a nulla

Gli archivi della memoria sono imperfetti, ma a volte quelli digitali danno una mano per ricordare, almeno grosso modo, come sono iniziate certe cose. Così, cercando l’occorrenza “casta” – in booleana coppia con Stella Gian Antonio, o con l’intercambiabile Rizzo Sergio – nell’archivio storico del Corriere della Sera si apprende che già prima dell’uscita del libro il tic esisteva, pur se embrionale, tanto che il 14 febbraio 2007 si ritrova lo Stella a polemizzare con un Pedrizzi Riccardo, onorevole: “Onorevole, usi la parola giusta: casta. Non ‘categoria’: casta”. Ma era un’occorrenza casuale. In precedenza, il lemma è quasi introvabile.

07 LUG 2013
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