L’incontro tra i due Papi è un gioco di specchi, ecco le differenze Per qualche ora, Francesco lascerà nel garage la modesta berlina usata per le sue prime uscite dal Vaticano. Niente auto, a Castel Gandolfo si va in elicottero. Partenza, alle 12,15 di oggi dall’eliporto dietro San Pietro, lo stesso da cui, poco meno di un mese fa, partì tra le campane che suonavano a festa e la gente che sventolava fazzoletti sui tetti, Benedetto XVI. Era il 28 febbraio e stava per iniziare la Sede vacante. Joseph Ratzinger diceva addio al potere assoluto di Vicario di Cristo con uno spettacolare volo tra i monumenti della Roma antica e moderna nel tramonto della Città eterna. 23 MAR 2013
Cardinale a metà Erano da poco passate le 19,00, quel 13 marzo, quando Francesco entrò nella Cappella Sistina vestito con la candida talare bianca. Nella Stanza delle Lacrime, restaurata da poco, Jorge Mario Bergoglio aveva smesso gli abiti porpora, lasciati alle cure del Maestro delle cerimonie liturgiche, Guido Marini. La prassi voleva che dopo l’accettazione tutti i cardinali elettori, l’uno dopo l’altro, sfilassero davanti al trono posto sotto il “Giudizio universale” di Michelangelo per l’antico rito dell’omaggio e dell’obbedienza. Francesco decise di rimanere in piedi e di abbracciare i “fratelli cardinali”, mostrando già insofferenza per i cerimoniali troppo rigidi. 22 MAR 2013
Le religioni del nuovo Papa Papa Francesco andrà a Gerusalemme nei primi mesi del 2014. Non sarà solo, ma accompagnato dal patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I. Rievocheranno, i due, il lungo e intenso abbraccio avvenuto tra Paolo VI e Atenagora in quella stessa città cinquant’anni fa, a suggello della riconciliazione e della revoca delle scomuniche reciproche tra chiesa d’occidente e chiesa d’oriente datate 1054. Vietti Il Papa non è Al Gore, e “creato” non è il sinonimo pio di “ambiente” - Gurrado Così Bergoglio ha ritrovato quel che unisce Francesco e Ignazio, senza pauperismi e in piena ortodossia - Bona Castellotti A Santa Maria Maggiore c’è la storia dei tre papi francescani (e poco poverelli) che molto hanno speso per lo splendore di Roma 21 MAR 2013
Ce n’est qu’un début E’ durata un’ora in meno rispetto al previsto la messa per l’inizio del ministero petrino di Papa Francesco. Splendeva il sole su Roma e la piazza era un contrasto di bandiere nazionali, striscioni e drappi solenni amaranto, bordeaux e porpora funzionali alla celebrazione eucaristica. Davanti al portone di ingresso della basilica c’era il tronetto (non quello prezioso di Leone XIII, visto anche alla Benedizione Urbi et Orbi dello scorso Natale) sormontato dal parasole. L’altare, sul sagrato, era arredato nello stile benedettino tanto caro al “venerato predecessore Benedetto XVI”: sette candelabri, la croce al centro. Leggi Nato per fare il Papa di Nicoletta Tiliacos 20 MAR 2013
E venne un Papa a san Giovanni “Io mi ricordo che la prima volta che venni a Roma si fece con la mia famiglia una escursione fino a San Giovanni in Laterano; ricordo ancora benissimo il senso di desolazione che mi sorprese in quella grande casa, tetra, chiusa, abbandonata d’intorno, senza nessuna circolazione perché non c’erano i tram, né altro in quel momento”. Era il 1975 e a parlare così di San Giovanni era Paolo VI, Papa della chiesa cattolica da dodici anni. Leggi Francesco In Laterano di Giuliano Ferrara 19 MAR 2013
Guardare per credere Quando però Francesco è apparso ai fedeli, i più attenti hanno capito che qualcosa, nella Stanza delle lacrime, era successo. Lo rivelava lo sguardo cupo di monsignor Marini, fermo un passo dietro il Papa con la stola in mano 16 MAR 2013
Confessare Gesù, o la mondanità Camminare, edificare, confessare. Attorno a questi tre verbi si è svolta la prima, breve ma intensa omelia di Papa Francesco tra gli affreschi della Cappella Sistina, a poco meno di ventiquattro ore dalla sua elezione. Nessun testo scritto, niente latino: parla a braccio e in italiano, il Papa, e lo fa non seduto sul trono che definisce la sua autorità, ma dall’ambone da cui (come in qualunque chiesa del mondo, di città o di campagna) si pronuncia la parola di Dio. Ammonisce, Francesco, che senza la confessione in Gesù Cristo noi tutti “diventiamo una ong pietosa”. “Quando non ci si confessa a Gesù, ci si confessa alla mondanità, al demonio”, dice in modo chiaro . Leggi I territori del Diavolo di Piero Vietti - Leggi Francesco e il "coraggio di edificare la chiesa sul sangue del Signore" 14 MAR 2013
La preghiera a Santa Maria Maggiore e i prossimi impegni Il primo giorno di Papa Francesco "Il nuovo Papa e il Papa emerito si sono già sentiti al telefono ieri sera". Durante il rito dell'obbedienza dei cardinali, avvenuto poco dopo le 19 in Cappella Sistina, il Pontefice ha scelto di rimanere in piedi senza sedersi sul trono papale, mentre davanti a lui sfilavano i porporati chiusi in Conclave. 14 MAR 2013
Il pastore dalla vita semplice che chiede alla chiesa di non invecchiare Jorge Mario Bergoglio, gesuita argentino, vescovo di Buenos Aires, è stato eletto Pontefice al quinto scrutinio 13 MAR 2013
La tregua prima della fumata Doveva essere il grande scontro del Conclave, dicevano gli osservatori più attenti nei giorni immediatamente successivi alla rinuncia di Benedetto XVI al ministero petrino. Da una parte la vecchia guardia wojtyliana guidata da Angelo Sodano, decano del collegio cardinalizio e già segretario di stato negli ultimi quindici anni di pontificato di Giovanni Paolo II. Dall’altra il nuovo corso impersonato da Tarcisio Bertone, l’arcivescovo di Genova chiamato a Roma da Joseph Ratzinger dopo il suo primo anno di pontificato. La sfida dei due piemontesi: il diplomatico astigiano contro il salesiano di Romano Canavese. Segui La diretta da Piazza San Pietro - Leggi Il Conclave, una divina liturgia di Marco Burini - Leggi Gli scherzi dello Spirito Santo. L’omelia non ratzingeriana di Sodano 13 MAR 2013