Sorrideva come un folletto, Marco Pannella, domenica scorsa, quando, dopo una settimana di sciopero totale della fame e della sete, si è affacciato in video a Radio radicale, durante la conversazione settimanale con Massimo Bordin, per spiegare con un sigaro in mano e la forza scavata da combattente ultraottantenne, le ragioni e l’obiettivo della sua lotta di civiltà attorno al tema “amnistia, diritto, libertà”.