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Provate a farvi spiegare il Nuovo Ulivo, almeno Walter un’idea ce l’ha

E’ tornato Walter. E i suoi si incazzano o sghignazzano. Persino l’incipit della paginata sul Corriere della Sera li ha messi per storto, contestano quel “Caro direttore, scrivo al mio paese”, bolso, populista e poco di sinistra e non capisci se ce l’hanno con la frase in sé o con l’autore in quanto tale, visto che simili espressioni fanno ormai parte della politica moderna. Leggi Ci si conta nel Pd

29 AGO 2010

Mourinho non può smentire che il suo incubo madrileno si chiama don Fabio

Forse non è vero, forse sì. Forse non l’ha detto. Oppure l’ha detto ma poi deve essere sembrato anche a un perfido come lui così gratuito, così a freddo, così cattivo da sguinzagliare l’addetto stampa per minacciare querele e per smentire, berlusconianamente, a trecentosessanta gradi e al cento per cento. Fatto sta che questa storia dell’intervista pubblicata tre giorni fa dal Daily Mirror in cui “Mou” fa a pezzi Fabio Capello, suona maledettamente vera, mourinhianamente vera. Leggi Ecco a quali squadre non tornano i conti nella nuova serie A - Leggi Quanto costerà al Real la corsa al primo titulo di Mourinho

28 AGO 2010

Sarà mica che in ogni rom Sarkozy vede gli occhi tzigani di Cécilia?

La lunga estate calda di Brice Hortefeux, ministro dell’Interno francese e ospodaro del signor presidente Nicolas Sarkozy, cominciata a metà luglio tra le macchine bruciate e le barricate della Villeneuve di Grenoble, sta finendo, meteorologia permettendo, nei campi rom illegali e nell’espulsione di centinaia di loro verso i paesi d’origine, Romania e Bulgaria. La tattica è stata messa a punto nelle riunioni interministeriali all’Eliseo. Il presidente, che punta a farsi rieleggere nel 2012 ed è in affanno per il crollo di popolarità nei sondaggi, ha dato consegne precise.

20 AGO 2010

Ha usato il monopolio della forza, è stato feroce ma dialogante e signorile

Il mio Cossiga, barbaro per bene

La prima volta che l’incontrai fu in un ristorante, le masse truculente non avevano ancora sfregiato il suo nome con la k e la doppia s. Io non lo avevo visto, lui mi bussò alle spalle, “lei è persona ben nota ai miei servizi”, io rimasi impacciato ed ebbi come un trasalimento. L’ultima, poco tempo fa, in uno studio televisivo. Cammina con passo lento al braccio della figlia e della guardia del corpo, mi piazzo davanti e lo marco stretto. Leggi In morte di un Picconatore di Sdm - Leggi In morte di un Picconatore/ 2 di Lino Jannuzzi

19 AGO 2010

Mozioni di Settembre/ 6

Niente mediazioni, dica una cosa chiara. Tipo: colleghi, basta così

Fisco, federalismo, mezzogiorno, giustizia? Boh. Giscard d’Estaing disse una volta che di fronte al viluppo degli interessi di una democrazia complessa è praticamente impossibile fare una “grande” riforma. Figurarsi quattro. Spero perciò che il Cav. non faccia sul serio, che nel suo foro interiore abbia già messo i sigilli alla questione e stia solo cercando un pretesto per andare a nuove elezioni. Invece se davvero dovesse credere di trovare à la rentrée la cavigliera per ribaldi e dissidenti, il rimedio sarebbe peggiore del male.

13 AGO 2010

Il principe di Filicudi

Sono magri ma non affamati. Sono essenziali. Vanno da un porto all’altro, per colli e valli, con sciolta eleganza. Camminano sghembi, il treno posteriore a destra, il collo a sinistra e la testa ogni tanto rivolta all’indietro, sanno che è da qui che il pericolo può venire. Alcuni sono così meticci che il primo incrocio si è ormai perso nel tempo. Bolbo ha muso da bracco, manto da dalmata, zampe che fanno dieci centimetri al garrese.

06 AGO 2010

Piccola ricognizione attorno alla strana idea di destra che ha in mente Fini

Confesso che ancora non ho capito molto dello strappo tra Berlusconi e Fini ma da quel poco che ho capito mi sembra una brutta storia, una regressione allo spirito del 1993 quando mani pulite di destra lanciavano monetine  contro Bettino Craxi. Una regressione, come direbbero i “tennici”, sistemica. Gianfranco Fini non è una mammola. E’ un professionista navigato della politica.

04 AGO 2010

La volta che mi trovai, confuso e felice, in mezzo a quel rito forsennato

Anche io mi feci un rave party, anzi come si dice da quelle parti, una “rave partie”.  Era aprile, il Muro di Berlino sarebbe caduto di lì a qualche mese e ricordo che era una sera stranamente tiepida quando venne a trovarmi un’amica. Venticinque anni, bella e burrosa, vestita sempre in modo succinto e provocante, sono una fashion victim diceva, Hélène riusciva misteriosamente ad attraversare indenne le notti e le città.

01 AGO 2010

Perché non possiamo comunque essere come la Spagna

Finito il Mondiale, ecco il programma minimo: Italia campione nel 2014

Dopo il giusto, inevitabile trionfo dell’olio d’oliva sul burro, chiudiamo questo tormentone, tornando a noi. All’Italia alle vongole, due pareggi e una sconfitta. Dico subito che mi sono sentito sollevato per l’esito infausto. Uscire bene, a testa alta come vuole l’untuoso cliché delle tante anime belle che si aggirano per l’universo mondo, non è cosa mia. Trentunesimi o giù di lì sedicesimi o ottavi non avrebbe fatto alcuna differenza, sempre sconfitti saremmo stati.

14 LUG 2010

Contro il mito del multietnico vincente per forza nel calcio

L’avrete vista la regina Sofia rallegrarsi negli spogliatoi della Spagna con i suoi giocatori e loro  ad applaudirla con semplicità, non mi pare che il regale sguardo abbia posto nemmeno per un attimo il problema della diversità: eppure c’è più differenza tra un castigliano e un catalano di quanta ce ne possa essere tra un tedesco puro sangue e quegli altri di fattezze e origini turche, kabile o nigeriane.

12 LUG 2010
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