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La Copeta - Argentina 2011

Ecco la Copa America, non più bella e confusa ma vetrina per gli acquisti

Sarà pure vero quello che dicono gli snob. Che in fondo è una Copeta se è vero che ci si partecipa per mero diritto geografico. Che è un pallido surrogato del Mondiale e persino parente lontano dell’Europeo dove per ogni paese qualificato alla fase finale ce ne sono almeno altri quattro rispediti a casa, scornati e sofferenti. Sarà pure vero che a conti fatti quel calcio è affare esclusivo di due grandissimi paesi. Leggi la prima puntata di Falkland di Jack O'Malley - Leggi la prima puntata di Malvinas di Rio Paladoro - Leggi  Sogno di un golasso di mezza estate di Beppe Di Corrado

02 LUG 2011

La politica è una partita falsata

Una partita così in cui ognuno bagna la maglia, si agita, grida, mette a nudo intenzioni e ambizioni, simpatie e idiosincrasie non si vede di frequente. Aspiranti segretari di partito, possibili premier, futuri leader: le ambizioni ci sono, i ruoli pure. Il guaio è che ognuno, vecchio o nuovo, vorrebbe tutto per sé. Più che la politica totale è la velleità onanistica di emanciparsi dalla dura legge del collettivo.

29 GIU 2011

L’arte di uscire bene di scena per cancellare l’anomalia

Uscire bene di scena è un’arte. Richiede intuito, conoscenza di sé, consapevolezza della traccia che si lascia nella storia. L’attore di razza sa che l’ultimo spettacolo è il più importante: fissa la retina, acuisce il rimpianto, lo trasforma in nostalgia. Alcide De Gasperi fa del suo partito, la Dc, il cardine dello stato da ricostruire, nel mondo di Yalta sceglie senza tentennamenti l’occidente e l’alleato americano. Alle elezioni del 1948 trionfa sulle sinistre del Fronte popolare. Leggi Che fare, se il miglior nemico s’eclissa di Stefano Di Michele

12 GIU 2011

L'aggravante dei calciatori che scommettono è che lo fanno per un motivo futile

Un mio amico da anni, alto, bello, padre e marito affettuoso, appena si siede al tavolo da gioco si trasforma: aggressivo con punte di paranoia, un umore che va su e giù e produce a volte incompatibilità e frizioni anche tra noi. Il giovedì pomeriggio, poi, è proprio intrattabile: vive confinato in un altro mondo e non si lascia nemmeno avvicinare. Chi frequenta gli ippodromi magari lo ha anche incontrato, mentre saggia la consistenza del terreno, cronometra i tempi di ogni singolo cavallo in rettilineo e in curva, ne studia la morfologia.

07 GIU 2011

Che fare, cosa non rifare/ 13

Quando un grande seduttore è alle corde, deve rivolare alto

Dovrebbe affacciarsi da qualche parte. E gridare: “Italiani io vi ho capito”, come fece De Gaulle con i francesi. In fondo la questione è la stessa, un gesto che accenda l’amore o lo ravvivi. A contare le preferenze, ventimila in meno nel cuore della sua Milano, in proiezione alcune centinaia di migliaia in tutta Italia, uomini e donne un tempo sotto charme oggi lo vedono come Swann vedeva Odette de Crécy. Ogni ora sarà pubblicato un intervento fogliante e no sulla batosta del Cav. Leggi tutti gli interventi

02 GIU 2011

Dagli americani e dai “parpaillot” ci dividono l’amore per il privilegio e la douceur de vivre

Tutti quelli “che si piacciono si riuniscono” lo si sapeva nella Parigi del 1751. I salotti vengono da lontano. I loro rituali anche. “Cher ami, comment allez-vous? Vous connaissez sans doute…”. Formule di cortesia della prima volta, che lei usa, impone. Perché c’è sempre una lei, un’erede delle Preziose del Seicento, che è padrona della casa e dei destini che le ruotano attorno. Leggi La tirannia della pornocrazia - Leggi Pansessualismo politico di Giuliano Ferrara - Leggi Due pesi e due misure, una garantista e una no, nei casi DSK e Berlusconi di Alessandro Giuli - Leggi Il Cav. e DSK, ovvero la differenza tra un seduttore e uno stupratore di Pietrangelo Buttafuoco

23 MAG 2011

Er canaro della Repubblica

Si possono fare molte cose quando un uomo finisce in carcere. Rallegrarsene. Fregarsene. Esprimergli solidarietà. E’ legittimo persino sperare che evada. Gli si possono scrivere lettere appassionate. Invaghirsene. Concupirlo. Una cosa sola non si può fare: guardarlo in gabbia e ghignare dando di gomito. Questo ha fatto ieri, su Repubblica, Vittorio Zucconi che così rende conto del detenuto del momento.

19 MAG 2011

Il caso Strauss-Kahn - Storie di manette e di maschi

Perp walk, la gogna anglosassone

Sbuca all’improvviso, da dietro un angolo di muro del commissariato di Harlem. I flash dei fotografi fanno sembrare il volto più pallido, lo sguardo più vuoto. Ha le mani dietro la schiena, manette ai polsi,  due poliziotti lo tengono per le braccia, altri due seguono a un metro. Leggi La donna che rinchiuse DSK - Leggi Imbarazzi, omertà e garantismo per gli amici. Come si passa a Parigi dal marivaudage alla tragedia

18 MAG 2011

L’io diviso del predatore

L’ho conosciuto così. Il lungo regno di Mitterrand volgeva alla fine. Governava la destra e malgrado non fosse più ministro, a poco più di quaranta anni, era già una figura di punta della nuova generazione socialista. Lo invitiamo a un incontro “off the record” al Pichet, rue Pierre Charron, a un passo dai Campi Elisi: tavolo tondo per dieci, plateau di frutti di mare, salmone all’unilaterale, steak di tonno, insalata di spinaci crudi, dolce al cioccolato, caffè, Armagnac e Montecrist spropositati. Leggi Strauss-Kahn, un affaire tutto europeo di Mattia Ferraresi - Leggi Il Cav. e DSK, ovvero la differenza tra un seduttore e uno stupratore di Pietrangelo Buttafuoco

17 MAG 2011

Guarda il bar sport di Crippa e Pace

Grazie a Roma

Lo confesso: anche io e i miei amici, due milanisti e due romanisti, vecchie pantegane da stadio, ci siamo mossi con una certa circospezione. Solo se si è “tigri” disposte a testuggine nell’angusto spicchio di Olimpico riservato agli ospiti ci si può permettere di essere esuberanti, strafottenti. Noi della quinta colonna no. Ci si guarda di sottecchi e si dà poca confidenza in giro. Leggi Ultimo Stadio Per fare il cucchiaio devi essere Totti

10 MAG 2011
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