• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Medio oriente
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 263
  • 264
  • 265
  • ...
  • 273

Il nostro prossimo 11 settembre con i blue jeans

Una cellula terroristica tedesca è stata appena smantellata mentre preparava un grande attentato ad Amburgo. Dalla Germania arriva soltanto l’ultima notizia in serie sul nostro continente come fabbrica di jihadisti. Dopo l’11 settembre si sono registrati 14mila attacchi terroristici in tutto il mondo e l’arma dell’attentato suicida ha registrato un incremento spaventoso. Da evento, l’attentato kamikaze è diventato routine.

18 OTT 2009

Ahmadinejad sta svuotando l’Iran dai giornalisti dissidenti

Il New York Times scriveva che è in corso il più grande esodo di giornalisti iraniani dal 1979, quando l’ayatollah Khomeini cacciò dal paese o uccise decine di reporter bollati come “spie americane”. Dei cento quotidiani che testimoniarono la presa del potere dei mullah sciiti, soltanto una manciata sopravvisse alla “rivoluzione culturale” di Khomeini, che contemporaneamente fece esiliare e giustiziare seimila fra ricercatori e accademici antislamisti.

13 OTT 2009

Il libro da oggi in libreria

Così Meotti racconta le storie dei martiri di Israele

Quasi ogni giorno in Israele ci sono cerimonie funebri per le vittime del terrorismo. Persone uccise per il solo fatto di essere ebree. In banca, nei centri commerciali, in pizzeria. Sul pullman, davanti a un cinema, per strada. Da sole e in gruppo. Giovani e vecchi. Uomini e donne. Tutti condannati dalla furia del fondamentalismo islamico, bersagli di un odio quotidianamente alimentato da decenni. Nel suo ultimo libro, da oggi in libreria, Giulio Meotti racconta le storie dei "caduti in battaglia" di questa guerra condotta a fari spenti dal terrorismo islamico.

24 SET 2009

Pordenone come Gaza. Un rapporto europeo lancia l’allarme

Hina e le altre ragazze uccise in nome della sharia. Boom di delitti d’onore

Avevano appena iniziato a vivere, i familiari le hanno uccise. Hina Saleem venne sgozzata e sepolta nell’orto di casa, presso Brescia. Con la testa rivolta verso la Mecca e il corpo avvolto in un sudario. Hina aveva rifiutato un matrimonio forzato voluto dal padre. L’altroieri, a Pordenone, Sanaa Dafani è stata accoltellata a morte dal padre in un bosco, mentre era in compagnia del fidanzato, un italiano.

16 SET 2009

Custodia e guerra santa. La conversione di Rifqa agita l’America

“Voi non capite, l’islam è molto diverso da come pensate. Loro devono uccidermi. Se amano Dio più di me, devono fare questo. E io sto combattendo per salvarmi la vita, voi non capite. Non capite”. Cosa ti ha detto tuo padre? “Ha detto che mi avrebbe uccisa. O che mi avrebbe fatta tornare in Sri Lanka dove mi avrebbero messa in un manicomio...”. La supplica di Rifqa Bary sta facendo il giro dell’America.

16 SET 2009

Il posto dove sarei voluto andare/ 5

Il Kruger Park in Sudafrica che è come dire l'Eden

Sarei voluto andare nel Kruger Park in Sudafrica.

14 AGO 2009

Taglialingue e dissidenti

In Egitto c’è un Voltaire arabo a cui gli islamisti stanno dando la caccia

I fondamentalisti islamici hanno già affisso il suo nome sulle porte di alcune moschee radicali. Il terrore per Sayed al Qimani è aumentato a dismisura dopo che il governo egiziano gli ha assegnato un prestigioso premio. Figlio di un imam della povera provincia egiziana, Qimani è oggi un uomo in fuga, il primo secolarista arabo sulla lista nera dei taglialingue. L’Economist lo ha già ribattezzato il “Voltaire arabo”.

10 AGO 2009

L’eurabia è dentro di noi

William Underhill di Newsweek avrebbe potuto leggersi le statistiche dei delitti d’onore in Germania e discuterne con Seyran Ates, l’avvocatessa di Berlino che ha chiuso lo studio legale dopo l’ultima aggressione subita a una fermata del metrò. Seyran era con una cliente musulmana che voleva divorziare dal marito. Lui le pesta entrambe, gridando “hure!”, puttana.

26 LUG 2009

La mezzaluna sulla City

Nel Londonistan le corti islamiche sono triplicate E’ già “apartheid legale”

Ne esistono più di ottanta in tutto il Regno Unito. Operano a porte chiuse, senza accesso a osservatori esterni indipendenti. Contemplano, tra l’altro, poligamia e mutilazione genitale, ripudio della moglie (noto come “talaq”) e prevenzione dei matrimoni misti. Oggi in Inghilterra è in funzione un sistema legale parallelo alla Common Law.

22 LUG 2009

Boicottaggio a mezzo libertà di stampa

Ha scritto Alan Dershowitz, il grande avvocato che rivendica da sinistra la solidarietà con Israele, che “la battaglia contro il boicottaggio è l’aspetto più urgente della guerra contemporanea contro l’antisemitismo”. La decisione della Federazione internazionale dei giornalisti di espellere i colleghi israeliani è il culmine di una campagna ideologica che va avanti da cinque anni.

14 LUG 2009
  • 1
  • ...
  • 263
  • 264
  • 265
  • ...
  • 273
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio