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J’accuse di René Guitton

Serviva un altro omicidio islamista per denunciare l’orda dei cristianofobici?

“La situazione di persecuzione dei cristiani è resa più odiosa dal silenzio dell’occidente. Mentre qui si parla, altrove si uccide”. I cristiani del Maghreb, dell’Africa subsahariana e del medio oriente sono perseguitati, muoiono o scompaiono in una lenta emorragia, vittime della “cristianofobia” che dà il titolo al celebre saggio dell’intellettuale francese René Guitton (uscito per una delle case editrici più in vista a Parigi, Flammarion, in Italia per Lindau).

09 GIU 2010

Sordi al martirio

“I cattolici smettano di infingere, stanno ammazzando dei vescovi”

“E’ lecito non voler identificare un fanatico con l’islam, ma non si doveva infingere”. Ad Antonio Socci, scrittore cattolico che in Italia ha avviato la discussione sui martiri cristiani, non è piaciuta la risposta della diplomazia vaticana all’uccisione del vescovo Luigi Padovese da parte di un musulmano in Turchia. “Ancora una volta, in questo pontificato, l’entourage vaticano ha fatto arrivare al Papa una mezza verità". Leggi Apologia della crociata

08 GIU 2010

Grossman e gli altri. Così la morale degli scrittori si mangia la verità su Israele

Gli scrittori israeliani non si sono mai sottratti: hanno sempre commentato la politica. Fanno opinione, non si limitano a scrivere fiction, spesso di politica parlano anche nei loro romanzi, incalzano governi e opinione pubblica. David Grossman è stato il primo scrittore israeliano a esplorare la psicologia palestinese e a descrivere gli effetti deleteri, sugli arabi quanto sugli ebrei, dell’occupazione di Gaza e Cisgiordania. Leggi Diritto all'autodifesa e dovere di non sbagliare di Galt - Leggi In difesa di Israele - Leggi Un professore ci spiega perché la guerra arabo-ebraica è una guerra senza fine - Leggi Erdogan ha un piano “neo ottomano” che passa anche per Gaza

02 GIU 2010

John Brennan ha ammainato la “guerra al terrore” e cancellato i riferimenti all’Islam

Il lato oscuro di Obama

Il primo discorso del presidente Barack Obama sulla sicurezza nazionale sarà ricordato come quello che ha ammainato una grande bandiera ideologica degli ultimi anni. E’ l’espressione “guerra al terrorismo” che aveva segnato gli anni di Bush. Merito di un veterano della Cia di nome John Brennan, che di quella guerra è stato protagonista e architetto. Brennan è il primo consigliere di Obama sul terrorismo.

28 MAG 2010

Parla il direttore di “Agrexco”, bandita dai supermercati

“Serve una stella gialla sulla merce?”. Da Israele la replica alla Coop

"Cos’altro dovrei fare, stampare una stella gialla sulle nostre scatole?”. A colloquio con il Foglio è Shimon Alchasov, direttore amministrativo del colosso israeliano Agrexco, la principale azienda dell’ortofrutta dello stato ebraico al centro di un movimento mondiale di boicottaggio. Il manager liquida così la decisione di Coop e Conad di bandire i prodotti “made in Israel” della Agrexco: “Non era mai accaduto".

27 MAG 2010

Noam Chomsky

Marx. Lenin. Shakespeare. Aristotele. La Bibbia. Platone. Freud. Chomsky. Hegel. Cicerone. Nel celebre indice “The Arts and Humanities Citation”, il famoso linguista e patriarca del dissenso americano viene dopo Freud e prima di Hegel. Noam Chomsky è l’unico vivente a comparire nella lista dei dieci principali riferimenti umanistici di tutti i tempi.

20 MAG 2010

Da tre mesi nella famigerata prigione “209”

Al via Cannes con la sedia vuota del regista Panahi. Torturato a Teheran

Jafar Panahi si trovava al fianco di Neda Soltan durante le manifestazioni antiregime e poi accanto al suo feretro, con la madre in lacrime. Più di ogni altro cineasta iraniano, Panahi ha avuto il coraggio di filmare la dissidenza interna al regime di Teheran. Domani si apre il festival di Cannes, ma il regista non potrà esserci. Si trova in carcere a Evin da tre mesi. Nella stessa ala della famigerata prigione dove la giornalista Zahra Kazemi è stata torturata a morte e dove i carcerati devono tenere sempre gli occhi bendati.

18 MAG 2010

Salviamo la ragione d'Israele

J-Call, il nuovo movimento della sinistra ebraica europea promotrice di un appello molto duro sulle politiche di Israele, nasce in reazione a un articolo del premio Nobel per la Pace Elie Wiesel. “For Jerusalem”, questo il titolo del commento di Wiesel apparso sul New York Times, è un inno all’ebraicità di Gerusalemme, ma da J-Call è stato interpretato come un aperto sostegno alla politica del governo Netanyahu, da mesi sotto pressione da parte della Casa Bianca. Qui il testo dell'appello con i firmatari - Leggi Piccoli Lerner crescono

07 MAG 2010

Cyberdissidenti

Si chiamano “cyberdissidenti”. Sono i ribelli della Rete. Si è detto che così come in Unione sovietica era in uso il “samizdat”, ovvero l’editoria clandestina stampata in casa e passata di mano in mano solo tra persone di cui ci si poteva fidare, oggi sono i blogger, i forum, le chat e i cybercafè i nuovi luoghi della dissidenza. L’ex presidente americano George W. Bush ha riunito in Texas, presso l’Istituto che porta il suo nome, molti blogger perseguitati nei paesi non democratici.

02 MAG 2010

Obama e l’assedio di Israele

Nel video di Hamas si vede il mite Noam Shalit, invecchiato e col bastone, che vaga sconsolato per le strade d’Israele stringendo una foto del figlio in cattività. Verso la fine del filmato appare una scritta che dice: “Gli sforzi del governo israeliano hanno avuto successo. Dopo uno scambio di prigionieri, Noam finalmente incontra il figlio Gilad”. A quel punto si vede l’anziano padre che siede in attesa al valico di Erez finché non gli viene consegnata una bara coperta dalla bandiera israeliana. Guarda il video di Hamas

26 APR 2010
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