Noi liberali, figli delle cattedrali “Chi siamo noi se non dei liberali?”. Si apre su questa domanda il controverso saggio di Larry Siedentop, un celebre politologo americano di stanza a Oxford da oltre quarant’anni, dove è cresciuto alla scuola di Sir Isaiah Berlin. Il nuovo libro di Siedentop, “Inventing the individual”, uscirà il prossimo 30 gennaio per le edizioni Penguin, ma ha già attirato le ire dei recensori, come David Aboulafia, che lo ha stroncato sul Financial Times. 29 GEN 2014
Mister Robertson Camille Paglia, la esile ma aggressiva madrina del dissenso femminista, aveva parlato di “tattiche staliniste e fasciste usate contro Phil Robertson”. Di lui, del cacciatore più famoso d’America, l’inventore del “Duck Commander”, uno speciale richiamo per gli uccelli che ha avuto uno strepitoso successo commerciale dagli anni Settanta, il Foglio aveva parlato il 21 dicembre scorso. Raccontando di come il protagonista di “Duck Dynasty”, il reality show da quattordici milioni di spettatori prodotto dal network A&E, era incappato nelle ire del politicamente corretto e della polizia del pensiero con una intervista a una delle riviste più radical chic d’America, GQ. 28 GEN 2014
Cattolici adieu Il mensile laico e libertario Causeur titola così: “La fine della Francia dei campanili?”. Fino alla scorsa settimana le campane della chiesa di Boissettes, un comune di cinquecento abitanti nel distretto della Senna, suonavano ogni mezz’ora. Poi, la corte amministrativa di Parigi le ha fatte cessare, in presunta violazione della legge del 1905 sulla separazione di stato e chiesa. 27 GEN 2014
I numeri dei non nati Si chiama così, “Ley de Protección de la Vida del Concebido y los Derechos de la embarazada”. Legge di Protezione dei diritti del concepito e della donna incinta. La nuova norma sull’aborto della Spagna è guidata da un calcolo aritmetico: “Ci sono 60 mila aborti di troppo”, denuncia il coraggioso ministro della Giustizia, Alberto Ruiz-Gallardón, eterno ribelle, brillante, colto, con la passione della musica classica, rappresentante dell’ala progressista dei Popolari, che ha aggiunto: “La vita è un diritto inalienabile”. E ancora: “Questa è la legge più avanzata e progressista fatta dal governo”. Leggi anche Così la Spagna di Rajoy si batte per superare il “secolo dell’aborto” 21 GEN 2014
Adesso in Gran Bretagna si vuole abortire senza medico Le donne che vorranno abortire potranno farlo senza passare dal consulto con un medico. E’ la rivoluzione contenuta in un progetto di nuove linee guida sull’aborto depositate al Parlamento inglese. Le proposte affermano che “non ci sarà nessun obbligo di legge perché una donna consulti un medico prima di abortire un feto”. Secondo l’Abortion Act del 1967, due medici devono autorizzare un aborto. Il dottor Peter Saunders, uno dei leader pro life inglesi, commenta che in questo modo “la distruzione di un feto verrà declassata a una procedura banale di solito eseguita da un infermiere”. Leggi anche L’ambigua legge tedesca sul “suicidio passivo”, perché se ne riparla - Tiliacos Eutanasia in Francia, Sicard ricorda che “la morte non è un diritto” - Affaticati L’ambigua legge tedesca sul “suicidio passivo”, perché se ne riparla 17 GEN 2014
Il Nobel Amartya Sen contro gli aborti selettivi delle femmine in GB Nel 1990 fu l’indiano Amartya Sen, il premio Nobel per l’Economia con cattedra a Harvard che ha dedicato la sua vita alla causa dei meno abbienti e dei paesi emergenti, a lanciare l’allarme sulla New York Review of Books: “Almeno sessanta milioni di bambine sono state cancellate in seguito a infanticidi o aborti selettivi di femmine. E’ una rivoluzione tecnologica di tipo reazionario. Il sessismo dell’aborto selettivo”. 16 GEN 2014
Sharon, il leone di Dio Nato Ariel Schneinermann, diventato Ariel Sharon, sarebbe passato alla storia come "la spada di Davide". E' morto da guerriero, dicono, lottando, fino all'ultimo. E' stato una figura imponente, drammatica (l'onta di Sabra e Chatila). Nessuno è stato più vituperato nel corso della lunghissima carriera militare e politica. Aveva una vocazione di sinistra, agraria, collettivista, ma per invidie interne all'esercito divenne un eroe della destra sionista e religiosa, il padre degli insediamenti in Cisgiordania. Leggi Una vita spesa per Israele 11 GEN 2014
Ghigno francese Quando ha presentato la sua lista politica “antisionista” alle elezioni quattro anni fa, Dieudonné M’bala M’bala ha scelto un manifesto in cui una ventina di persone ridono, spensierate, fissando l’obiettivo, e lui fa il saluto romano all’incontrario. Adesso quel gesto, la “quenelle” che spopola in Francia e sui campi da calcio, rischia di essere messa fuori legge dal ministro dell’Interno, Manuel Valls. Ma sarebbe un errore bollare di “nazismo” Dieudonné, come fanno molti. 31 DIC 2013
Etti di prosciutto Guai a chiedere due etti di prosciutto crudo oppure una bottiglia di champagne. Perché a Marks & Spencer, la più grande e importante catena commerciale del Regno Unito con i suoi 700 negozi, un dipendente musulmano potrebbe passare la richiesta al collega non islamico. La catena britannica, infatti, ha deciso di applicare una politica di anti-discriminazione e multiculturalismo spinta fino all’estremo, che consente ai suoi dipendenti di rifiutare di maneggiare alcolici e carni di maiale. 29 DIC 2013
Gli anglicani della chiesa di Londra celebrano il Natale, ma contro Israele Siamo a Piccadilly, Londra, la sera di Natale, quando una dozzina di operai innalzano un grande pannello alto otto metri di fronte alla cattedrale di San Giacomo, una gloria della Church of England. In cima al pannello c’è del filo spinato e fari puntati sulla strada. Si tratta di una replica fedele del “fence”, la barriera anti terrorismo eretta in Cisgiordania da Israele, il “muro”. La decisione delle gerarchie anglicane di portare nel cuore di Londra la denuncia di questo simbolo del conflitto mediorientale, che ha fermato i kamikaze, non è piaciuta agli israeliani, che accusano di antisemitismo i segmenti della chiesa responsabile del gesto. 28 DIC 2013