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Ehi, Natalia Aspesi, stavolta hai toppato forte: Juno siamo noi

Alla fine del film Juno suggerisce: “Bisognerebbe innamorarsi prima di riprodursi”, ed è una frase fantastica. Bisognerebbe anche pensare prima di scrivere, cara Aspesi. Il suo tentativo di salvare dalla crociata contro l’aborto il film hollywoodiano che sta per invadere i nostri schermi dopo un clamoroso successo internazionale è destinato a un grottesco fallimento, e mi dispiace perché solo uno strano panico può indurre a un’impresa ideologica e giornalistica tanto disperata. La gente che ha letto il suo articolo infatti vedrà il film, ai primi di aprile. Vedrà una ragazzina con la sua lingua di strada e i suoi deliziosi capricci pieni di buonumore e di amore. La vedrà che resta incinta. Che decide di abortire. Che va verso l’ingresso di una clinica femminista per aborti. Vedrà che incontra una ragazzina bruttacchiona e sensibile, come bruttacchioni e sensibili siamo tutti noi pro life e pro family day, tutti noi che godiamo del suo accanito disprezzo antropologico, la quale le comunicherà bruscamente che il suo fagiolino ha già le unghie.

06 MAR 2008

Queridos amigos, señoras y señores

Oración madrileña sobre la moratoria

Queridos amigos, señoras y señores, que ninguna mujer podía ser legalmente obligada a dar a luz y que ninguna debería ser encarcelada por haber abortado. Fue una solución obligada y digna que hoy no sería ni justo ni posible anular y que se tomó para combatir el aborto ilegal. Sin embargo, desde entonces a hoy, el planeta ha sido golpeado con más de mil millones de abortos y una capa de desesperación ha calado en la Humanidad. Los abortos se siguen practicando con una media de 50 millones al año. Ningún anticonceptivo ha limitado el número de abortos por la sencilla razón de que el aborto quirúrgico y farmacológico se ha convertido en el anticonceptivo más utilizado. Nuestro planeta ha envejecido precozmente y la vida ha sido maltratada y deshumanizada.

05 MAR 2008

Oración madrileña sobre la moratoria

Cari amici, signore e signori. Molti anni fa noi occidentali abbiamo deciso che nessuna donna può essere legalmente obbligata a partorire e che nessuna donna deve essere incarcerata per avere abortito. Fu una soluzione obbligata e decente, che non è possibile e non è giusto oggi rovesciare, e che fu presa per combattere l’aborto clandestino. Ma da quel tempo ad oggi il mondo è stato sfregiato da oltre un miliardo di aborti, e una cappa di muta disperazione è calata sull’umanità. Gli aborti continuano al ritmo di cinquanta milioni l’anno. Nessun contraccettivo ha limitato il numero degli aborti, perché l’aborto chirurgico e farmacologico è diventato il metodo anticoncezionale più diffuso. Il nostro mondo è invecchiato precocemente e la vita è stata maltrattata e disumanizzata. Da quel tempo ad oggi l’aborto si è anche trasferito dal seno materno alla provetta della fecondazione artificiale. E’ diventato sempre di più aborto selettivo, dispotismo genetico, nuova schiavitù in cui una cultura forte, dominante, fiera del suo patto faustiano con il diavolo dello scientismo, decide per conto dei più deboli e indifesi tra gli esseri umani.

04 MAR 2008

Diario della gioia

Mai ho amato tanto scartoffie, burocrazia e notai

Roma 27 febbraio. Dopo una giornata grigia, con il diavolo adagiato sulla mia spalla, oggi provo brividi di piacere alla vista di un modulo. La notte mi ha portato consiglio. M’illumino d’immenso quando entra il signor Notaio e autentica una firma. Tocco il cielo con un dito allorché ripasso il manualetto intitolato “istruzioni per la presentazione e l’ammissione delle candidature”. A ogni paragrafo che rinvia a un capitolo che rinvia a un dpr che rinvia a una nota, fremo di gioia. Circoscrizione per circoscrizione, lista per lista, facciamo ruotare bei nomi che saranno eletti alla Camera, e comunque saranno eletti. Scelti per aprire una strada e tenere viva una cosa morta da trent’anni: la strana idea, e molto sexy, che le cose tristi si combattono e quelle allegre si preparano, anche con la grintaccia della battaglia politica ed elettorale. Perché no?

27 FEB 2008

Nottata buona

27 FEB 2008

Diario dell’angoscia

Giornata di pessimismo. Che fare? Fateci sapere

Ho già detto che se anche andasse male non importa, perché è già andata bene. E che esitare genera malessere. Però un po’ esito, e ci dormo poco e un po’ mi angoscio, in mezzo a pressioni pubbliche e private, preoccupazioni motivate sulla difficoltà di tradurre in voto politico la riscoperta di una antica sapienza: liberi di scegliere, si deve scegliere contro la tristezza e la comodità del desiderio che si fa diritto in modo dispotico verso il diritto altrui. Il diritto di un concepito a diventare un uomo o una donna, non un rifiuto, uno scarto della civilizzazione. Liberi per legge di abortire, si deve scegliere contro l’aborto. Aborto? No, grazie.

27 FEB 2008

Diario della lista

Andiamo avanti, tra gioia e burocrazia. Commenti vari

Venerdì prossimo depositeremo il contrassegno della lista per la moratoria e per la vita, contro l’aborto moralmente indifferente, all’ufficio elettorale centrale del Ministero dell’Interno. Le cose burocratiche da fare sono state fatte, e le stiamo completando con fatica e puntigliosità. Un gentile sottoscrittore ha versato ben cinquemila euro, che la vita gliene renda merito, e molti altri stanno cercando di darci una mano. L’8 marzo presenteremo le liste, e nel pomeriggio, con l’aiuto dei tanti che decideranno di venire, manifesteremo a Roma per le donne e per la vita.

25 FEB 2008

Aborto, la bandiera segreta

C’è da domandarsi: ma perché lo fanno? Perché “Giuliano il mammano”? Perché l’ossessivo “la 194 non si tocca”? Perché “le donne non sono assassine”? I progressisti, dal lancio della moratoria a fine dicembre e particolarmente ora che la moratoria per l’aborto si affaccia sulla scena o sceneggiata politica con una sua lista pazza, non hanno accettato un onesto confronto. Hanno lanciato anatemi, descritto per quel che non è e deformato fino al grottesco la posizione avversaria, si sono perfino inventati una montatura giornalistica sul caso dell’aborto di Napoli, che si è ritorta contro di loro.

23 FEB 2008

Auguri di buon lavoro ai radicali e ai cattolici democratici

22 FEB 2008

Il nostro caos calmo

Primo magico errore. Ieri abbiamo pubblicato in prima pagina l’assegno milionario (in lire) con l’intestazione sbagliata a una vecchia società. Corretto rapidamente. I soldi versati per promuovere la lista pazza andranno come da regola a un conto dell’Associazione per la difesa della vita presieduta e legalmente rappresentata da Giuliano Ferrara.

21 FEB 2008
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