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Cinquant’anni di Pillola non ci hanno portato la felicità

Ho letto un bell’articolo di Time sui cinquant’anni della pillola, anzi la Pillola. Quella che Paolo VI condannò, con grande scandalo e dolore, contro il parere della gerarchia che aveva appena chiuso il Vaticano II e voleva aprire al mondo. Quella che l’Economist definì dieci anni fa “il più importante progresso scientifico del Novecento”. Il pezzo è ben fatto, ma ideologico. Dice che la Pillola fa bene contro il cancro e il mal di cuore, e lascia al dubbio di molti le eventuali controindicazioni mediche. Stabilisce un collegamento tra la Pillola e l’esplosione delle libertà.

25 APR 2010

Tutti mi chiedono: "E la televisione?"

Che cosa succede a un poverocristo il quale si fa venire l’idea di lasciare la televisione per occuparsi d’altro (il raccontino dovrebbe essere studiato nelle scuole di scienze della comunicazione e da vari cognitivisti): Non essendo più sotto scorta per cessate esigenze di tutela, il che ovviamente mi rallegra, giro in mezzo al popolo di Roma, in tutta normalità, e spesso passeggiando con la mia canina. La gente è gentile e spesso persone molto ben educate mi fermano per esprimere rimpianto, il che è abbastanza normale e mi fa discretamente piacere.

21 APR 2010

Il Cav. ha detto una corbelleria, ma i Sopranos hanno rotto

La Piovra è una vecchia fiction di successo che ha analfabetizzato gli italiani e mezzo mondo sulla realtà del potere criminale, semplificando e banalizzando tutto. Saviano ha scritto un buon libro e poi è subito diventato un precetto ideologico, una maniera, una insopportabile enfiagione retorica.

21 APR 2010

Cav. Il Sung

Immaginare Berlusconi alle prese con la democrazia di partito? Proviamoci

Difficile dare consigli a Berlusconi. Complicato anche dargli lezioni di politica. Facendo a modo suo, sebbene non tutto e non sempre da solo, è diventato molto ricco, molto potente, molto influente nella storia di questo paese. Perché cambiare? Perché ascoltare suggerimenti da gente molto più povera e meno esperta nell’arte seduttiva del successo? Non è più gratificante la lode, il sostegno adulante? La chiave psicologica e tecnica dei successi del Cav., e della sua famosa megalomania alla Kim Il Sung, è la sua stessa anomalia. Leggi Contrordine, ora sono i colonnelli a spingere Fini alla porta del Pdl di Salvatore Merlo

20 APR 2010

Dal Foglio del lunedì

La conversione di Fini è la fortuna di Berlusconi

Insisto. A Berlusconi non poteva capitare fortuna maggiore di un fenomeno come la “conversione di Fini” (è il titolo del libro di Salvatore Merlo, in uscita da Vallecchi). Il nuovo Fini, che Feltri stuzzica e provoca con il nomignolo di “compagno Fini”, corregge l’anomalia berlusconiana senza imporre al suo titolare di ridimensionarsi; allarga lo spazio dell’Italia berlusconiana, con incursioni semantiche e popolarità politica perfino nel rintronato centrosinistra. Leggi Scongiurare un 25 luglio (di Fini) in pieno aprile

18 APR 2010

Due errori da cattiva digestione

Perché Fini e il Cav. rischiano di farsi entrambi male, e molto

Fini non ha esperienze felicissime di leadership solitaria e personale. Il partito alla fine se lo è fatto sfilare perdendo appeal. Quando tentò di mettersi in proprio con la lista europea dell’elefante, oltre a obbligarci per ragioni di copyright a scegliere come simbolino un ippopotamo, batté la testa contro il muro del consenso. Invece è interessante il modo in cui ha scelto di fare il presidente della Camera e di ricostruire, con giornali, riviste, think tank e un gruppo di suoi seguaci in minoranza nel Popolo della libertà, un profilo di leader diverso dal solito. Leggi Pranzo indigesto tra Fini e il Cav. E’ l’ora dei penultimatum di guerra

16 APR 2010

A Parma, in Confindustria, non si fa politica: ma perché?

Mi sono sempre domandato come fa la Confindustria a non avere una chiara, definita politica istituzionale e una politica estera, insomma come fa a vivere e lavorare senza un profilo che superi il negoziato di vantaggi corporativi nei rapporti con il governo e la ordinaria contrattazione con i sindacati. Senza essere anche un movimento, un soggetto portatore di idee generali sulla società e sullo stato.

11 APR 2010

La chiesa non è una repubblica

Continua lo stillicidio delle accuse al Papa per il trattamento disciplinare “lassista” dei casi di pedofilia tra i preti. Riferiamo in apertura dell’ultima scoperta documentale dell’Associated Press: una vecchia lettera firmata dal cardinale Joseph Ratzinger nei primi anni Ottanta in cui si suggerisce estrema prudenza alla diocesi di Oakland, in America, nel trattamento del caso di un giovane prete accusato di aver molestato sessualmente due ragazzi (il sacerdote fu infine ridotto allo stato laicale).

09 APR 2010

Cosa pensa dell’aborto quel furbacchione di ministro del club di don Verzé?

Non ce l’abbiamo con la pillola in sé, sebbene sia un cattivo intruglio, ma con l’aborto moralmente sordo, in via di privatizzazione integrale. Solo che la guerra all’aborto, osceno ritrovato maschio che offende la vita dei bambini e delle bambine, oltre che la salute delle donne e la definizione di umanità, è meno facile di quanto si pensi.

08 APR 2010

Liberate quelle persone ripugnanti detenute illegalmente

Quando avranno smesso di guardarsi l’ombelico, e di farselo piacere multimedialmente, gli eroi della libera informazione potrebbero occuparsi di qualche problema interessante. Potrebbero addirittura pensare a questo non piccolo problema nazionale: da mesi sono in carcere persone dall’aspetto ributtante, gente che ride del terremoto pensando agli appalti o prenota negroni sessualmente attivi in Vaticano, secondo quanto riferiscono alla gogna pubblica le intercettazioni telefoniche divulgate a mezzo stampa e tv, ma questa è nonostante tutto detenzione illegale.

29 MAR 2010
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