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Il Cav. e la caccia al ladro

Con prudente entusiasmo (ossimoro) il Cav. ha inaugurato una sua personale caccia al ladro. Stupore e sconcerto per questi umori, dopo anni di forte ostilità per la Repubblica delle guardie, sono comprensibili. Berlusconi d’altra parte è irritato, e lo si capisce bene, perché l’aria che tira, in parte della classe dirigente raccolta sotto il suo capace ombrello, è quella dell’assalto alla diligenza. Uno spettacolo non proprio da applausi è in effetti la catena di inestetismi, piccoli immoralismi generici, favori e favoretti più o meno immobiliari, che fa cing cling in numerose ultime inchieste giudiziarie.

15 MAG 2010

La riforma chissà se e quando, ma il ministro metta sotto tiro la giustizia folle

Penso che il ministro Alfano dovrebbe esercitare il suo potere ispettivo sulle carcerazioni preventive ingiustificate, e non solo quelle dei colletti bianchi. A raffica. In modo spietato. Realizzando, il ministro Alfano, quella unica modalità di riforma possibile in Italia: il mutamento della prassi, l’osservanza scrupolosa della legge

13 MAG 2010

Detto con molta autoironia, per noi foglianti il Papa è un poco fuori linea

Benedetto XVI – detto con molta autoironia – è fuori linea per noi foglianti. Nel nostro spirito, la questione dei peccati carnali del clero, nella forma odiosa degli abusi dei bambini, si risolve in un dualismo. Da un lato – è appena ovvio – gli abusi vanno puniti per legge, e la chiesa non può e non deve sottrarre ai rigori della legge, in un contesto garantito di regole che esclude la caccia alle streghe, i suoi figli consacrati. Se lo facesse, si renderebbe complice. Ove lo abbia fatto, fu complice. Di questa tendenza la chiesa deve emendarsi.

12 MAG 2010

Quella petulanza antimafia che è il risvolto dell’omertà

E ccoci in balia di nuove dicerie palermitane. Domani si ricomincia a ballare in Parlamento. Il genere è noto, e si pratica senza alcun pudore. E’ un lavoro, un’industria. Peggio: è una fede, una creduloneria. Sono propalazioni generiche e teoremi sulla contiguità di mafia e stato. Un fatto accertato da oltre un secolo, la contiguità, che in mano agli storici si fa incontrovertibile fin dai tempi della “inchiesta privata” di due giovani dandy toscani, Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino, ma sulla piazza mediatico-giudiziaria diventa la solita grottesca caccia al mostro. Letteralmente, il mostro.

09 MAG 2010

Botta e risposta Ministro-Elefante

Fini provoca sgradevolmente, scrive Bondi. Ma che senso ha lo sfascio?

Caro ministro, caro Sandro. Nella sua lettera c’è molto genuino sentimento. Lei ha scritto libri interi per motivare il suo sentimentalismo politico. C’è Fini che provoca perfidamente, c’è la sua “malcelata avversione personale nei confronti di Berlusconi” che ferisce umanamente il presidente del partito fondato in comune dai due leader, c’è l’amarezza nel constatare che i suoi intellettuali d’area vogliono disfarsi del sistema Berlusconi. La cosiddetta conversione di Fini le sembra solo cattivo opportunismo, competizione ribalda, offesa recata a chi non la merita.

05 MAG 2010

Nel caso Scajola il problema è lo stile

Colpisce lo stile, nel caso Scajola. Questo giornale fu orgogliosamente corresponsabile delle sue precedenti dimissioni. Aveva temerariamente dato di “rompicoglioni” a un uomo, Marco Biagi, morto da eroe, colpito a tradimento dalle Brigate rosse per aver servito lo stato con la sua cultura riformista. Il governo aveva abbandonato questa persona che segnalava inascoltata la propria insicurezza, e dopo la morte il ministro dell’Interno, Scajola, lo insultò. Intollerabile.

04 MAG 2010

La Santa Sindone come “icona” è una definizione ratzingeriana, cioè perfetta

Sono lieto di questa inclinazione verso una pratica razionalmente giustificabile della fede; e lo sono tanto più in quanto critico fervente di ogni razionalismo chiuso ai misteri della fede (posizione ateo-devota, cioè kantiana, non-so-se-mi-spiego).

03 MAG 2010

Ridateci il Cav. scomparso in questa tetra, interminabile litigata

Certe volte quel mostro di bravura e di simpatia che fu il Cav. è irriconoscibile. Che facciamo, presidente? Passiamo i prossimi tre anni a sparlare di Bocchino e a straparlare di Fini, a litigare, a guardarci in cagnesco? A saggiare, usando anche il buco della serratura dei retroscena, il grado di amicizia o di fedeltà che corre tra lei e Fini? Ancora suocere, e altre parentele? Oppure, dietro l’angolo, ci aspetta uno show-down incomprensibile, una rottura che mandi tutto in fumo e certifichi il fallimento di una solida maggioranza politica, di una leadership riconosciuta?

02 MAG 2010

Travaglio imita il Cav. e smentisce di aver mai litigato con Michele Santoro

Al direttore - Ho letto con attenzione l’agile biografia che il Foglio mi ha dedicato sabato a firma Marianna Rizzini […] Marco Travaglio Berlusconi ha dichiarato domenica di non aver mai litigato con nessuno. Quando dice di non essersi mai arrabbiato con Santoro, la sua è un’imitazione perfetta dell’Amor Nostro. Leggi la replica di Marianna Rizzini a Travaglio

27 APR 2010

A Putin la cattedra nell’università del pensiero liberale, il Cav. è un surrealista

Il Cav. è il re della comicità surrealista. La seconda lectio sul pensiero liberale dovrebbe tenerla un generale birmano, e la terza un vescovo lefebvriano. Il liberalismo è messo malamente. Alla commemorazione di Lord Dahrendorf in Roma c’erano più oratori che pubblico e, come ha notato Giuseppe Pennisi, quei pochi erano dimentichi del fatto che per i liberali “non esiste un pasto gratis”; infatti il pranzo era offerto dalla pochissimo liberale, e parecchio dirigista, Commissione esecutiva di Bruxelles. Leggi Il Cav. coglie l'atomo con Putin

26 APR 2010
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