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La fede cristiana martoriata è un segreto vincente o una resa alla storia?

Caro Ippolito, la sua lettera mette a fuoco con sensibile intelligenza un grande problema, forse il grande problema, per chi come me, provvisoriamente escluso dalla dimensione di grazia e soprannaturale della fede, ha tuttavia considerazione, rispetto e amore per la fede degli altri. E ritiene impensabile un mondo occidentale, e forse in generale il mondo, senza il cristianesimo e senza la confessione cattolica e la sua chiesa. Leggi l'editoriale di Giuliano Ferrara La chiesa dica che quel vescovo non è morto per accidente

08 GIU 2010

Anticipazione dal Foglio del lunedì

La chiesa dica che quel vescovo non è morto per accidente

Quando il Papa fu aggredito per il discorso di Ratisbona, per quel passaggio di elementare buon senso storico e teologico sul nesso tra fede e conversione forzata nella religione maomettana, e nessuno lo difese come si doveva, e il Vaticano si impegolò in gesti di scusa e di correzione non persuasivi perché insinceri mentre i fanatici islamisti chiamavano a raccolta folle vocianti, una suora veniva assassinata, e altri delitti venivano compiuti in nome dell’intolleranza in ogni parte del mondo, ebbi un brivido di paura e un senso di rivolta. Leggi la Preghiera di Camillo Langone

06 GIU 2010

Agenda Tremonti & Giavazzi

Bello e imprevedibile. Il ministro antimercatista e anti-Giavazzi, Giulio Tremonti, si riconcilia con la libertà economica, e lo fa nel suo stile che abbiamo definito ganzo, ganzissimo. Rapido, tranchant, sicuro di sé, e in accordo esplicito con lo statista di cui, ci assicurava l’altro ieri un comunicato di Palazzo Chigi, egli è il più fedele compagno d’arme, le plus proche compagnon d’armes (come Lin Piao per Mao Tse Tung, così lui per il Cav.).

05 GIU 2010

Libertà di tono

Qualcuno a sinistra pensa, non importa essere d’accordo (ma è bello riconoscerlo)

Tutto quello che riguarda Roberto Saviano fa struggere l’anima di noia profonda, abissale. Il ragazzo è d’oro, il romanziere docufictional è buonino (con un sospetto di Liala, direbbero i reduci del gruppo ’63); il bersaglio delle minacce chiama ovvia solidarietà ed esige protezione, l’ospite televisivo è furbo, il poeta civile postpasoliniano è perfetto per la sinistra sentimentale, il poundiano va bene per la destra languida: per il resto non si era mai vista un’icona così male abborracciata.

03 GIU 2010

In difesa di Israele

Da tempo era noto che una flottiglia di provocatori politici, messa su con la complicità dei nemici in armi di Israele, voleva forzare il blocco di Gaza. La decisione di impedire questa forzatura era legittima, ci mancherebbe, ma doveva realizzarsi in condizioni di maggiore sicurezza, con un impiego intelligente della forza, in modo da evitare lutti, dolori ed equivoci umanitari pronti ad essere sfruttati con cattiveria dalla propaganda pacifista internazionale. Leggi Almeno dieci morti nel blitz di Israele contro le navi degli attivisti - Leggi I cosiddetti "pacifisti" di Giulio Meotti - Leggi Perché Israele ha sbagliato di Galt - Guarda il video / 1 - Guarda il video / 2 - Leggi Un professore ci spiega perché la guerra arabo-ebraica è una guerra senza fine

01 GIU 2010

Il lodo Cundari per le intercettazioni risolverebbe il problema in una settimana

 Al direttore - Intercettazioni. Non mi piace il provvedimento del governo, né la situazione attuale con le lenzuolate senza le quali gli editori temono di vendere ancora meno giornali. Ma c’è un pezzo di riforma possibile di cui nessuno parla: i costi. Lo stato fa finta di non capire che dovrebbe comprare i macchinari, occuparsi della manutenzione, senza sprecare montagne di denaro a favore di società private in cui, tra l’altro, per usare un eufemismo, come dimostrano le cronache, non ci sono solo galantuomini.

27 MAG 2010

Basta con Sputtanopoli, inchieste-portineria, giornalismi-origliatori

I grandi giornali di informazione conducono la battaglia contro la legge di regolamentazione delle intercettazioni, nel contesto di una generale chiamata alle armi in difesa della libertà di stampa, con questo slogan, che campeggia in particolare nelle pagine di Repubblica in testa a ogni pezzo di giudiziaria & scandalistica: “Non avremmo potuto scrivere questo articolo se fosse in vigore la legge bavaglio”. E chi vi dice, cari colleghi, che l’eliminazione di quegli articoli sia un danno alla libertà e al giornalismo libero? La cosa, infatti, va dimostrata.

23 MAG 2010

A immagine e somiglianza

E l’uomo creò la vita : così il titolo in copertina dell’Economist, che non è proprio un foglietto scandalistico. Polemiche prevedibili, scontate, hanno accolto la notizia che un Dna sequenziato e ricomposto al computer è stato trasferito in un batterio svuotato dei suoi geni, e che la creaturina è in grado di riprodursi partendo da questo fondamento parzialmente artificiale (il Dna non è il tutto di una creatura, ma ne costituisce pur sempre l’identità).

21 MAG 2010

Oh mio welfare, sì bello e perduto.

La globalizzazione non è una rapina, è il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente (per usare la lingua del marxismo cara ai nostalgici del compromesso socialdemocratico), è lo sviluppo nell’epoca tecnologica e dell’informazione digitale, è l’immissione di masse storicamente diseredate in un mercato nel quale si pagano alti prezzi sociali, ma in vista di una eredità finalmente positiva, fattiva, vitale.

19 MAG 2010

Anticipazione dal Foglio del lunedì

Consiglio per la festa del libro: leggere e scrivere meno, ma meglio

Uno dice la tv, e sputa. La tv è volgare. Poi la lingua: mediocre, oscura, povera lessicalmente. Per non parlare delle maniere e consuetudini, della moda: il trionfo del banale, dell’inestetico, del generico. Critichiamo tutto: i giornali quotidiani, i settimanali, i partiti, le accademie, la scuola. Dovunque rintracciamo il germe del mediocre, dello scadente, dell’insignificante. E il libro? Non si sputa. No, il libro è circondato dall’aura del sensibile, della joie de lire, dell’intimità intelligente, dell’esclusività per ciascuno.

16 MAG 2010
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