• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Review
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 364
  • 365
  • 366
  • ...
  • 407

Il 14 dicembre si vota la fiducia. Lega: il governo durerà fino al 27 marzo

Tradimento, parola losca

Tradimento è parola losca, un residuo della guerra civile ideologica del Ventesimo secolo. Non ci sono traditori badogliani in una società aperta, laica, in cui la politica è atto di volizione libera, di associazione libera, di libera partecipazione alla vita civile. Spiace dover ricordare questa elementare verità di cultura liberale a un ministro socialista come Maurizio Sacconi. I socialisti sono sempre stati vittime della sindrome del tradimento, orchestrata con sapienza propagandistica nell’epoca in cui la lotta di classe celebrava i propri fasti simbolici e assai reali nelle forme brutali che si conoscono.

16 NOV 2010

Cacciate i coloni dagli insediamenti, bruceranno le sinagoghe

Mentre sfilavo nella giornata del Foglio pro Israele, dal Campidoglio alla Sinagoga, ed erano giorni complicati, con i carri di Sharon spediti in giro per la Cisgiordania a smantellare le infrastrutture del terrorismo, era l’aprile del 2002, era l’inizio di una offensiva strategica che ha debellato le stragi suicide nelle città di Haifa, Tel Aviv, Gerusalemme, mi raggiunge una telefonata solidale di Abraham Yehoshua. Sentivo l’affetto, sentivo l’imbarazzo, sentivo l’immedesimazione e insieme la lontananza. Perché non eravamo insieme?

14 NOV 2010

Si sta come d’autunno

Ha cacciato Fini e ha perso la maggioranza. Ma non basta, non è tutto, non è questione di pallottoliere, non è la cosa più grave. Cacciando Fini, invece di integrarlo con compromessi politici a lui stesso utili, in attesa di uno stemperamento della propria anomalia istituzionale, il Cav. ha creato il competitore che mancava per la guida della destra bipolarista, gli ha dato anche l’aureola del martirio per la brutalità dei modi e per la lunga e incresciosa campagna di denigrazione personale. Leggi Che succede nel Palazzo della politica? dal blog di Salvatore Merlo

12 NOV 2010

Manovre elettorali

Fini ha bisogno per il momento di restare almeno simbolicamente nel perimetro del centrodestra, cioè del mandato che ha chiesto agli elettori insieme a Berlusconi e a Bossi poco più di due anni fa. Un’ala del suo piccolo esercito entusiasta gli consiglia di praticare questa scelta senza troppe eccezioni tattiche, con coerenza strategica. Per questo il neofuturista si è inventato un banale ritorno al futuro: facciamo come nella legislatura 2001-2006, una coalizione guidata da Berlusconi con Fini e Casini capipartito.

09 NOV 2010

Breve, crudele, giusta. Guida alla lettura di Nuovo Cinema Mancuso

Breve e crudele. Mariarosa Mancuso poggia le dita sulla tastiera come Glenn Gould sul pianoforte: dal basso. Esige la resa narrativa e commerciale, perché lo spettatore pagante ha diritti inalienabili, come il lettore di Georges Perec da lei stessa chiamato in causa. Detesta la prosa d’arte, lo snobismo da tinello e “il venerabile presupposto accademico che è un privilegio essere annoiati”. Breve, crudele e giusta. Non avendo pregiudizi di dottrina, e padrona invece di una sofisticata passione per idee extracinematografiche (filosofia, linguaggio, critica letteraria), MM sa ammirare.

08 NOV 2010

Un paese diviso tra riforma costituzionale e riforma prostituzionale

Berlusconi Cherubino? Farfallone amoroso? Sì, miei cari. Da molto tempo ho cercato di definire, per i miei amici e per me, lo stile mozartiano di Berlusconi, il suo temperamento ludico, i suoi scherzi coprolalici, la sua inesausta ricerca di uno sfuggente piacere e del suo piccolo-grande teatro. Ha vinto una strana Italia atea e devota, laica e bigotta, che non ha niente a che fare con la battaglia per demolire il nulla della secolarizzazione forzata intrapresa qualche anno fa da alcuni miei amici e da me.

07 NOV 2010

Comeback kid

Sputtanato è dire poco. Gli guardano nel buco della serratura di ogni residenza privata. Gli fanno pagare con gli interessi della diffamazione e del disprezzo pubblico le sue imprudenze. Gli sbattono in faccia paginate e paginate di trash. Eppure lo si rivede rapidamente in azione orgoglioso di se stesso, uomo laser con una risorsa energetica pressoché infinita. Berlusconi sa ripartire da zero come se niente fosse successo, aggiunge al caos il boato internazionale sollevato dalle sue battute machiste. Leggi Il Cav. vezzeggia Fini e gli chiede di scegliere. Patto con il Pdl o al voto

05 NOV 2010

Il sistema costituzionale prevede un capo di governo l’anno, questo è il problema

Fatta la riforma elettorale maggioritaria, in pieno golpe giudiziario, nel 1993, si ebbe la sorpresa di Berlusconi. Una leadership pop, carismatica, postpartitica, con il senso dell’individuo al posto del senso dello stato. Berlusconi vinse in condizioni folli, nel marzo del 1994, e durò meno di dieci mesi. Poi per due anni con Dini fu restaurato il governo oligarchico dei partiti e delle consorterie nello stile della Prima Repubblica, naturalmente senza più il discrimine regolativo cruciale che era stato per decenni la Guerra fredda.

02 NOV 2010

Gentile Fini

Una parte maggioritaria della destra pensa che Fini sia un traditore, categoria moralistica e fanatica da noi sempre considerata l’anticamera della faziosità più deformante e becera. Scriviamo a nome della minoranza che, senza bisogno di entusiasmarsi per le peripezie di pensiero e azione dell’ex capo di Alleanza Nazionale, ha trovato al contrario interessante la sua iniziale ricerca di un ruolo personale e politico di nuova e diversa leadership della destra. Leggi Fini o Mastella? di Salvatore Merlo

28 OTT 2010

Giustizia coranica e giustizia cristiana nel film sui monaci

La comunità trappista è rappresentata attraverso le sue facce, straordinario casting, e le sue opere quotidiane, straordinario miracolo di pura umanità. Non contesto (sarei un demente) la convivenza benedicente degli otto religiosi con la popolazione musulmana. Leggi Uomini di Dio, sì, ma quale? di Giuliano Ferrara – Leggi la recensione del film di Mariarosa Mancuso

26 OTT 2010
  • 1
  • ...
  • 364
  • 365
  • 366
  • ...
  • 407
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio