• Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
Il Foglio
  • Abbonati
  • Il Foglio AI
  • La guerra in Ucraina
  • Papa Leone
  • Podcast
  • Editoriali
  • Leggi il Foglio
  • Newsletter
  • Lettere al direttore
Il Foglio
  • Politica
  • Esteri
  • Chiesa
  • Bioetica e diritti
  • Giustizia
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Salute
  • Scuola
  • Cinema
  • Scienza
Abbonati
Leggi il foglio
  • Il Foglio di Oggi
  • Il Foglio Weekend
  • Il Foglio Sportivo
  • Il Foglio Review
  • Il Foglio AI
  • Gran Milano
  • Roma Capoccia
  • Il Foglio europeo
  • Review
  • Un Foglio internazionale
  • Terrazzo
  • Una Fogliata di Libri
  • Il Figlio
  • Mobilità
  • Agrifoglio
  • Rubriche
  • Conosci i foglianti
  • Lettere al direttore
  • Le vignette di Makkox
  • Gli articoli del direttore
  • Gli articoli di Giuliano Ferrara
  • Il Foglio Arte
  • Il Foglio della Moda
  • Podcast
  • Editoriali
  • Iscriviti alle newsletter
  • Stage al Foglio
Conosci i foglianti
  • 1
  • ...
  • 361
  • 362
  • 363
  • ...
  • 407

Il ritorno della politica / 3

L'appello di Cicchitto all'aventiniano inconsapevole Bersani

“La mia impressione “, dice al Foglio Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, “è che l’onorevole Bersani sia un aventiniano inconsapevole. In televisione, interpellato martedì sera da Giovanni Floris, ha dovuto ammettere, per un soprassalto del ‘pragmatismo’ generosamente attribuitogli da Berlusconi, che sarebbe inaudito rifiutarsi di discutere in Parlamento, magari per emendarle o bocciarle, le proposte del governo contenute nel piano nazionale per la crescita". L'intervista integrale sarà pubblicata nel Foglio in edicola.

02 FEB 2011

La trappola

Un comunicato politicamente criminale, seguito al vertice riunitosi intorno al presidente del Consiglio, ha rischiato di dirottare nel grottesco la sua iniziativa politica di un piano nazionale per la crescita, che una successiva dichiarazione ufficiale di mano del premier ha rimesso all’onore del mondo. Mentre i cronisti a Bruxelles costringevano il bravo e autorevole Angelino Alfano, ministro della Giustizia, a riparlare del “processo breve”, che non è una parolaccia ma nemmeno una priorità del governo in questi giorni, da Palazzo Grazioli usciva una cosina propagandistica da cui risultava che Berlusconi si era riunito con i suoi per dare a Michela Vittoria Brambilla, che dovrebbe occuparsi del turismo, e a Daniela Santanchè, l’incarico di mobilitare il paese contro i pm di Milano.

01 FEB 2011

L’agenda Berlusconi

Gli sciocchi che indicano il dito, invece che la luna indicata dal dito, sono pronti e vigili come sempre nel Palazzo italiano. Berlusconi vuole governare il paese, guarda un po’, e realizzare il suo programma, la sua agenda liberale ostacolata e sabotata dai poteri “forti e neutri”, e invece dovrebbe rispondere in tribunale delle cene a casa sua e impiccarsi alla paralisi istituzionale perseguita all’unisono dai magistrati d’assalto, dalle vecchie stelle della Prima Repubblica impazienti di prelevare una bella quota di ricchezza dalle tasche dei ceti medi, e da quella parte della sinistra eterodiretta da ogni interesse lobbistico e da ogni venticello fazioso. Leggi La controffensiva di Berlusconi - Leggi Le condizioni del Pd per discutere l’agenda del Cav., “magari con Maroni” - Leggi La dichiarazione di guerra del Cav.

01 FEB 2011

A militare mi chiamavano la cagna - di Maurizio Milani

03 GEN 2011

I dipietristi pentiti sono peggio di Di Pietro? L’Elefante cerca di darsi una risposta

Di Pietro è il male assoluto. Ma non è antipatico quando si prende a schiaffi per aver scelto qualche marrazzone di troppo nelle sue liste. Non era antipatico quando perdeva la sua battaglia con Craxi, che ha ammazzato in effigie minacciando i suoi brasseurs d’affaires di buttare via la chiave della galera in cui li aveva rinchiusi per le spicce se non avessero “parlato”; ma che ascoltò in tv, silenzioso e sull’attenti mentre il tribunale veniva erudito sui finanziamenti illegali ai partiti nella storia della Repubblica. Leggi Alla ricerca del dipietrista non pentito, se ancora ci sia

30 DIC 2010

Persuasori di morte

Domandiamoci senza pregiudizi che cosa significhi introdurre per regolamento l’uso di pagare i medici di stato affinché abbiano ogni anno un colloquio con i vecchi pazienti del programma americano Medicare, sul tema del come morire, del come rifiutare terapie di sostegno vitale indesiderate. Che vuol dire questo testamento in vita, sulla vita, consegnato al confessionale della sanità pubblica? Gli avversari di Barack Obama dicono: death panels, comitati della morte.

28 DIC 2010

“Babies”, un film sullo sterminio delle bambine. Appello a produrlo

Una corrispondenza del New York Times da Pechino informa sulla determinazione delle autorità cinesi a proseguire, almeno fino al 2015, nella politica demografica di stato del figlio unico. La generale coercizione, con aspetti concentrazionari degni del peggior totalitarismo del Novecento, è denunciata ad alta voce da una organizzazione per i diritti umani, diritti di chi vuole avere i figli che crede, e dei figli (presumo) che hanno il diritto di non essere monitorati, medicalizzati, e poi scartati a seconda del loro sesso, perché “femmina” non è utile nella cultura mainstream cinese d’oggi.

26 DIC 2010

L'albero di Natale più bello del mondo - di Maurizio Milani

23 DIC 2010

Se per caso smettete di fare tv, attenti a voi

E’ il mio terzo Natale senza tv, e ormai sono o immagino di essere come la piccola fiammiferaia, strofino il naso sul monitor scintillante dell’elettrodomestico più prestigioso del mondo, un giocattolo che la sorte ria, la vita amara, il destino cinico e baro mi hanno tolto per pura cattiveria. Abbiamo sempre la tendenza a pensarci come gli altri presuntivamente ci pensano.

19 DIC 2010

Nel Foglio in edicola due interviste sulla rivoluzione che viene da Detroit

Siamo avvolti nella menzogna

Il problema non è se si debba essere a favore o contro la rivoluzione di Sergio Marchionne. Il giudizio di valore è opinabile. Quello di fatto no. Si è liberi di pensarla come Guido Viale, come Sergio Chiamparino, come Paolo Mieli, come Antonio D’Amato o Carlo Callieri, come Rino Formica o Marco Pannella, o come la Fiom, ovvio che si sia liberi. Posizioni diverse, a volte opposte, che il Foglio ha ospitato e ospiterà con il dovuto rilievo. Il problema è che siamo avvolti nella menzogna omissiva.

18 DIC 2010
  • 1
  • ...
  • 361
  • 362
  • 363
  • ...
  • 407
Il Foglio
  • Privacy Policy
  • Contatti
  • Pubblicità
  • FAQ - Domande e risposte
  • RSS
  • Termini di utilizzo
  • Change privacy settings
Torna All’inizio