Un buon discorso di contrattacco, con alcuni improvvidi errori di stile Niente da ribattere. Quel che doveva fare Berlusconi l’ha fatto. Scusatemi per l’incidente parlamentare, lo dico come capo della maggioranza che ne è responsabile, ma ripareremo senza problemi. Sto qui, a pie’ fermo, e sono padrone di me stesso e delle mie idee, che sono ottimismo e decisioni operative sullo sviluppo, battaglia aperta al catastrofismo redditizio dei soliti noti. Sto qui, optime, perché state facendo perdere tempo al paese invece di preparare una responsabile alternativa di governo, di progetto, di programma. Leggi Il pallottoliere rassicura il Cav. sulla fiducia, ma il Pdl traballa spaurito di Salvatore Merlo - Leggi il discorso pronunciato ieri alla Camera dal presidente del Consiglio 14 OTT 2011
Tutto il potere alla Bce. E poi? Al direttore - Il rinvio della discussione sulla debolezza costituzionale (e, quindi, politica) dell’Europa segue l’antica logica dei due tempi: prima viene l’emergenza e dopo le riforme. Su questo terreno sono sempre state sconfitte le forze del cambiamento. Il manifesto dei cento leader europei “Un nuovo patto per l’Eurozona” ispirato da quello stinco di santo del noto benefattore Soros, segue la linea delle priorità dell’emergenza. Leggi L’appello dei sorosiani per un’Europa più interventista 13 OTT 2011
Oggi contrattacco o morte I sassi italiani sanno quel che sanno gli italiani in carne ed ossa: gli incidenti parlamentari, anche gravi, sono una cosa diversa dalla sfiducia ai governi. Alla seconda non si rimedia che con le dimissioni rassegnate nelle mani del presidente della Repubblica, ai primi rimedia l’intendenza, eventualmente con un passaggio che rinnova e certifica l’esistenza della fiducia al governo. E’ quello che deve immancabilmente succedere nella giornata di oggi. E’ quello che forze invadenti, intrusive delle prerogative del capo del governo, del Parlamento e del capo dello stato, vogliono impedire che accada. Leggi Berlusconi contrattacca alla Camera, Napolitano frustra gli aventiniani 13 OTT 2011
Chiedo scusa, avvocato Bazoli Discutendo del film di Olmi, che è un buon uomo di spiritualità cristiana per me ingiudicabile, Giovanni Bazoli ripropone la questione dell’accoglienza. Lo fa sul Corriere e su Avvenire, interloquendo con Marina Corradi. Ermanno Olmi, il vecchio e venerato maestro, racconta di una chiesa senza più funzioni di culto, integralmente secolarizzata, che diventa un luogo di accoglienza per i più deboli, così si dice, gli immigrati. 12 OTT 2011
Venerdì la Camera voterà la fiducia La solita brutta storia E’ arrivato l’incidente. Berlusconi è stato tradito da un solo voto. Un voto a casaccio che manca alla Camera sul rendiconto dello stato, la situazione va in vacca tra pettegolezzi e sospetti, e bisogna rattoppare la maggioranza mentre i golpisti democratici vogliono addirittura ricucire l’Italia. Chi ci vede la manina, chi la manona. Buffonate della peggiore Prima Repubblica iper-parlamentare. L’opposizione fa il suo dirty job sfascista, la maggioranza si accoda. Che spettacolo malinconico. Leggi Così rimuore la legge sugli ascolti di Salvatore Merlo 12 OTT 2011
Pseudoberlusconi Cari amici, vi ho creato dal nulla in cui eravate precipitati nel 1993 e vi ho messo nei pasticci con il mio peccato originale. Il tutto mi sembra biblico e cattolico. Siatene contenti. Lo sapete meglio di me, tu Pisanu che hai dovuto piangere un amico come Moro assassinato nel carcere del popolo dai compagnucci della parrocchietta con cui facevi bisboccia, e tu Scajola che hai fatto la galera e potresti avere qualche noia in futuro tra gli applausi di quelli che adesso ti chiamano Compagno S (quel certo Battista di ieri sul Corriere, che spasso!). Leggi Per il Cav. è meglio uno Scajola all’uscio che un autocrate al Tesoro di Salvatore Merlo - Leggi Come crescere? Consigli a Tremonti per non fare la parte del Savonarola la lettera di Cicchitto al Foglio 11 OTT 2011
Berlusconi si batta con le unghie e con i denti o se ne vada Chissà che non si sia stufato, il Cav. In caso contrario, vedremo che succede nel prossimo Consiglio dei ministri. Niente Romani o Tremonti, con tutto il dovuto rispetto. Quel che manca ormai da troppo tempo è Berlusconi. È quello il signore che è stato votato da una maggioranza politica per fare le cose ritenute giuste. E le democrazie funzionano così: si elegge un governo e il governo, sotto la responsabilità del suo capo, cerca di fare quel che ha detto di voler fare, la ragione per cui ha vinto le elezioni. 10 OTT 2011