Scusate l’interferenza Baricco l’ha fatta grossa. E’ così belloccio, così talentuoso nel parlare e porgersi, così moderno (anche oscenamente jobsiano, una mela morsicata incarnata), che forse gli faranno grazia di insulti e linciaggi. Preferiranno ignorarlo, come sta già accadendo, deformarlo o rubricarlo sotto la dicitura: follie d’una serata; per poi imporgli una qualche correzione di tiro da agitare come lo scalpo della menzogna che deride la verità. Leggi I nostri autoinganni di Alessandro Baricco - Leggi Renzi e la sua carta di identità 01 NOV 2011
Ma questo è lo spirito di frontiera della corte dei gentili Caro Francesco, hai diritto di dire la tua di cattolico fervente e intelligente e intransigente, in ogni senso tridentino, hai diritto anche al tono aspro dell’invettiva. I giornali che si dicono laici comminano silenzio, oscuramento e isolamento a posizioni come questa che tu esprimi; un giornale laico senza bisogno di dirlo può e deve invece darti la giusta ospitalità. E una risposta in dissenso. Ho una piccola consuetudine con il cardinal Ravasi, niente di impegnativo per lui, e lo stimo. Leggi Io, cattolico pacelliano, dico al card. Ravasi che ad Assisi ha sbagliato atei di Francesco Agnoli 31 OTT 2011
L’opposizione che non esiste Non voglio farla tanto lunga e rubare troppo spazio al giornale. Quando le cose sono evidenti, bastano poche parole. Se “il paese prima di tutto” è la formula felice in cui si riassume oggi l’orientamento delle persone serie e responsabili, qualcosa salta agli occhi, in particolare dopo la lettera di prospettiva e di impegni del governo ratificata al vertice di Bruxelles dall’Europa tutta. Leggi Il programma che non c’è di Claudio Cerasa 28 OTT 2011
Una risata a piazza Farnese La risposta dell’Italia sana al sarcasmo del “disastroso” Sarkozy Sarkozy ha dato il “la”. Ma il primo a ridere di Berlusconi è Berlusconi, perché è un italiano sorridente e non un gallo cupo e ipercinetico. Però i banchieri e gli investitori e i risparmiatori francesi non ridono. Hanno in pancia oltre 400 miliardi di titoli italiani, il debito è puntualmente onorato, il paese emittente ha un differenziale positivo tra entrate e uscite (avanzo primario), il patrimonio pubblico e il risparmio privato italiani sono imbattibili, l’indice di disoccupazione è migliore di quello francese, la capacità esportatrice competitiva. 25 OTT 2011