In morte di un soldato Avevamo bisogno di un avversario come D’Avanzo, è caduto combattendo La morte precoce di un amico e quella di un avversario sono la stessa cosa, sono la fine di un legame. In tanti anni il lavoro giornalistico di Giuseppe D’Avanzo, sepolto a Roma dai suoi cari e da una comunità professionale e umana che molto lo amava, era diventato per alcuni di noi ciò che ami detestare. Scriveva piuttosto bene, si faceva leggere con i suoi scoop e le sue campagne, e questo lo rendeva ancora più irritante. Infinite le polemiche con questo giornale, con un tocco perfido ma a suo modo cavalleresco da parte sua. 01 AGO 2011
Chiesa e mondo, la grande guerra Notizie di ogni giorno ci dicono della grande guerra tra chiesa e mondo. C’è sempre stata, oggi ha una radicalità speciale e un significato speciale. La durezza del confronto dipende dal fronte interno, l’ala del clero e del pensiero cattolico che imbraccia come un bazooka le sue suggestive e potenti ansie riformatrici: le regole mondane, nella loro forma ideologica più elementare, come arieti dell’ideologia di massa e del pensiero unico più forti e pervasivi che siano mai comparsi sulla scena storica, pretendono di farsi valere nella chiesa cattolica. Leggi Chiesa debole e sotto assedio? di Paolo Rodari 26 LUG 2011
Montanelli, un giornalista e un tipaccio dalla schiena curva Di Montanelli, dieci anni dopo la morte, sono stati archiviati la vita e i diari che la raccontano. Dettagli di una certa importanza in una disputa ereditaria che eccelle in banalità e impostura. Il portamento dell’uomo era eretto, un fuso, ma la schiena professionale di Montanelli era curva, flessuosa. Il tipo non si sarebbe mai permesso di moraleggiare senza ironia, di sottomettersi alle convenzioni dell’opinione, salvo che per cinismo, l’esibito e bel cinismo delle migliori figure pubbliche del Novecento. 24 LUG 2011
San Raffaele eretico Che cosa muore con la San Raffaele corporation di don Verzè? Ieri hanno sepolto il numero due del gruppo, Mario Cal, persona consacrata alla missione e devota fino alla disperazione, e nella giornata della pietà il consiglio di amministrazione ha dovuto occuparsi di un fallimento finanziario colossale, di una contabilità stellare e del tutto fuori controllo, ha dovuto guardare negli statuti opachi delle istituzioni di governo create dal fondatore. 22 LUG 2011
L'AULA DEL DISONORE Certe vergogne non si commentano. Qui abbiamo fatto una leale e documentata battaglia contro l’autorizzazione all’arresto del senatore Alberto Tedesco, e ci felicitiamo con il Senato con la stessa energia che ci spinge a considerare infame il voto, un voto politico, un voto di scambio tra coscienza e interesse, con il quale i deputati hanno disonorato l’istituzione che abitano consegnando alle voglie manettare della procura e del tribunale di Napoli un componente del loro plenum, l’onorevole Alfonso Papa. Leggi Manette pazze. Un ceto politico senza capo né coda si consegna all’inclemenza dei pm - Leggi Su Papa (in galera) e Tedesco (salvo) si giocano i destini del Cav. e di Bossi - Leggi Per Violante (Pd) si sta chiudendo un ciclo ventennale, e non è detto che il futuro sarà dei magistrati 21 LUG 2011
Che magnifico spettacolo a Londra La commedia della democrazia talvolta è ben scritta. I caratteri risultano forti e significativi. Le questioni in discussione appaiono rilevanti e ben poste. Le domande non sono lazzi, le risposte non sono tiritere. Elusività, astuzia, faziosità sono regole del gioco sempre, ma il gioco è duro eppure corretto, si chiama fair play. Leggi tutti gli articoli del Foglio sul caso Murdoch 20 LUG 2011
Caro Bossi, la richiesta d'arresto del deputato Papa è un atto politico Caro Bossi, consegnare il deputato Alfonso Papa ai magistrati di Napoli sarebbe stato un errore strategico e un cedimento all’ingiustizia e il cambio di passo di ieri sera è benvenuto. Il soggetto non è raccomandabile, d’accordo. E' stato molto incauto per il Popolo della libertà, alleato di governo della Lega, affidarsi a tipi come lui. 17 LUG 2011
Perché la libertà di stampa non è libertà di spiare Sembra di sognare. L’Inghilterra è travolta dallo scandalo delle intercettazioni illegali. Uomini del gruppo Murdoch trafficavano a colpi di mazzette con la polizia per esercitare il massimo potere possibile nelle società contemporanee: l’attacco mediatico alla privacy delle persone. Il Paese è sconvolto. Il premier è infuriato. Un suo funzionario di primo piano, il portavoce Andy Coulson, è agli arresti da venerdì. Murdoch, il tycoon di News Corporation, chiude per punizione la popolarissima e centenaria testata tabloid News of the World , e cerca di limitare i danni. Leggi Il morso dello squalo - Leggi In morte del giornale tabloid 10 LUG 2011
Roba nostra La sorte ria dello spericolato comma ad personam, che consente nelle cause civili multimilionarie di sostituire il pagamento immediatamente esecutivo del risarcimento con una cauzione, in attesa della sentenza definitiva, non è rilevante come la sorte patrimoniale di Berlusconi, attaccata dalla magistratura oggi come ieri. Nell’Italia dei suicidi di Gardini e Cagliari, nel 1993, l’anno del Grande Terrore preceduto dall’esproprio della Rizzoli-Corriere della Sera negli Ottanta da bere e da mangiare, i giochini finanziari della magistratura combattente prevedevano un ultimo e succulento colpo: il fallimento coatto del Cav. 06 LUG 2011
Alfano e altri pensieri sul lavoro nel Pdl Sull’acclamazione di Angelino Alfano a segretario politico del partito di Berlusconi i commentatori si sono divisi. Quelli più faziosi lo hanno liquidato come un ennesimo trucco del Cav. 05 LUG 2011