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Preside, su le mutande

A tutto c'è un limite

  La cosa che ci piace del Preside Monti, e per la quale lo teniamo da conto con ostinazione, è l’aria di distaccata e spesso anche ironica competenza esibita nello spiegare la decisione politica.

02 AGO 2012

Nei misteri della legge elettorale

Trattano. Certo che trattano. Tema esclusivo e fatale: le regole elettorali. I partiti non fanno altro da mesi. Ora sono vicini all’accordo, sembra di no ma è così. Anche quando parlano di presidenzialismo o di società civile, di patto tra i moderati o tra democratici e progressisti (nuova formula di Bersani, presa a prestito dal Cominform: per una pace stabile, per una democrazia popolare)  sotto c’è il sugo e il sapore del negoziato sulla legge elettorale.

01 AGO 2012

Sul progressismo liberal che trionfa in tutto il mondo

Chi la dura la vince. Luciana Castellina ha la straordinaria virtù di persistere in bellezza, spregiudicatezza o incuranza, e sa come sfidare e bastonare il tempo. L’avete tutti presente, spero, la dirigente e militante comunista passata al manifesto e a mille avventure politiche sempre con la ferma intenzione di vivere e, adesso, di raccontarsi in libri e interviste che alla fine versano sul crepaccio dell’amore come tema quasi esclusivo (l’ultima, sottile e maestosa, fu pubblicata su Repubblica di sabato scorso per la firma filosofica di Antonio Gnoli). Leggi Nozze gay al palasharp di Ny

29 LUG 2012

A ogni latitudine l’ambiguità del mestiere è fatale ai reporter tutti d’un pezzo

Douglas Brinkley si è fatto biografo di Walter Cronkite, personaggio-mito del giornalismo mondiale morto nel 2009, il reporter e conduttore delle news della Cbs di cui il presidente Lyndon B. Johnson disse, al culmine della crisi del Vietnam, “se ho perso Cronkite, ho perso il paese”. Il libro, uscito con clamore un paio di mesi fa, contiene cose poco lusinghiere sull’idolo televisivo e mediatico dei liberal e dei leftist di ogni continente e di una o due generazioni ideologiche. Leggi Un funesto Biagi dei ricchi di Conrad Black

27 LUG 2012

Formigoni colpevole speciale

Nessuno è innocente in politica, la responsabilità penale non può essere ambigua: sono due criteri, tra morale e giustizia, che questo giornale ha sempre cercato di rispettare. Ogni volta che i criteri sono saltati, e come nel caso Formigoni si è passati a indecenti campagne colpevolizzanti e infine alla formalizzazione di imputazioni fragili su cui si indaga, la realtà è risultata faziosamente capovolta, con l’azzardo al posto della ricerca di una verità processuale al di là di ogni dubbio.

25 LUG 2012

Marx e Lenin attraverso il tiggì

Riparto da dove finisce Alfonso Berardinelli nell’articolo qui sopra, indipendentemente da lui e senza sovrapposizioni. Il quotidiano comunista pubblicava ieri un appello incredibile, almeno quanto furono incredibili certe motivazioni del comunismo in età adulta del mondo di fine Novecento. Burgio, Dogliani, Gianni Ferrara, Gallino, Lunghini, Mastropaolo, Guido Rossi (lui!?), Parlato denunciano un furto di informazione: i maggiori mezzi di informazione si comportano come se la lotta di classe fosse finita, non spiegano che le politiche in ballo nella crisi finanziaria corrispondono a scelte di interesse, che dietro gli atti di mercato e le risposte statali e finanziarie c’è il disegno di impoverire e asservire i popoli per foraggiare profitti e diseguaglianze.

25 LUG 2012

Bestialità guatemalteche

Anni di indagini accanite e vuote a partire dal capo di imputazione, stratagemmi giudiziari per la eternizzazione della colpa detti “sistemi criminali”, vanitosa mediatizzazione degli assunti, assalto simbolico al Quirinale: ecco le nove pagine in cui si inchioda lo stato per aver trattato con i boss della mafia. Non le abbiamo ancora lette, ma è come se le avessimo lette visto che concludono un’inchiesta pubblicizzata da interviste e processi bestiali, e ci torneremo sopra dopo la delibazione dell’atto.

25 LUG 2012

Novembre, il voto sotto la pioggia

Quando alla cacciata di Berlusconi nel novembre scorso abbiamo detto che per stringenti ragioni di principio occorreva votare sotto la neve, cioè nel febbraio del 2012, ci presero per pazzi estremisti dell’autogoverno. Vararono la soluzione Monti, che abbiamo poi giudicato con equanimità e spirito di piccolo servizio alla verità delle cose. Ora vogliono votare sotto la pioggia, o così pare, a novembre, e niente è cambiato, i fondamentali dell’economia italiana sono più o meno gli stessi, e uguali i rendimenti costosissimi, vicini all’insostenibilità, dei titoli di stato da collocare sul mercato. Leggi Tecniche di voto, la trattativa

24 LUG 2012

Siamo meno liberi, il sovrano è in un ignoto altrove. Punto

Siamo sempre meno liberi. Punto. Il sovrano è in un ignoto altrove. La raccolta differenziata fa di noi cittadini sotto controllo anche nel tinello di casa, non importa se sia davvero necessaria, importa la compunzione con la quale si realizza la rete delle virtù civiche. Non si può fumare o quasi, non si possono buttare le cicche. Non ci si può ammalare, bisogna non mangiare troppo e non esporsi al diabete alimentare, perché dicono che la malattia è a spese dello stato nei sistemi di welfare.

22 LUG 2012

Cambia passo la crisi, verso l’atomica

Vogliono le teste di Napolitano, Monti e Berlusconi

Giorgio Napolitano è pimpante, scrive ai magistrati nel giorno di Borsellino che le inchieste bisogna saperle fare, l’obiettivo è la verità, non il protagonismo dei pm. Ma è ferito. Bastava la logica del sospetto, l’intimidazione via intercettazioni rese note a mezzo intervista da un inquisitore, bastava il rilancio mediatico, la mezza e timida difesa degli amici, l’attacco duro dei nemici, la messa in causa della sua onorabilità in un pastiche ributtante di insinuazioni ai danni della Repubblica e dei protagonisti della sua storia. Leggi Letta difende il Quirinale ferito dal partito della zizzania (e del dopo Monti)

20 LUG 2012
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