Caro Ezio Mauro, direttore di Repubblica, ieri abbiamo fatto il solito gemellaggio: noi abbiamo pubblicato Ritanna Armeni che denunciava con intelligenza e coraggio la mutazione genetica del popolo di sinistra, la sua trasformazione da opinione concreta, da esigenza sociale in movimento, a pregiudizio gridato e tendenza anche violenta, a rimbambinimento da eccesso di rete; tu hai pubblicato un tuo editoriale sorvegliato, prudente, responsabile e misurato nel riconoscere a Napolitano, al suo passo di carica, alle sue argomentazioni, quel ch’è suo, e nello stesso tempo hai fissato i tuoi “limiti dell’emergenza”.
Buttafuoco La folla è femmina e cerca il bastone