Il “che fare?” dei berluscones O si scioglie o si muove. O fa qualcosa per iniziativa del padre e fondatore, il Cav., oppure l’iniziativa la devono prendere coloro che sono rimasti intrappolati, per così dire, nel partito di maggioranza vincitore delle scorse elezioni politiche, e prima di tutto il quarantenne (come Renzi) che Berlusconi stesso aveva scelto come portavoce e successore dopo la batosta prefigurante di Milano, Angelino Alfano. Se Alfano non fa qualcosa di simile, il Pdl ha come unico destino possibile il compimento della lenta agonia attuale. Leggi Alfano scalda i muscoli per salvare il Pdl dal destino “bad company” di Alessandra Sardoni 20 OTT 2012
Libertinaggio e burlesque Quando Voltaire scrisse con formula immortale che bisognava in nome della tolleranza schiacciare l’infamia, écrasez l’infâme, si riferiva da buon deista, da scettico verso ogni religione confessionale (sebbene proprietario di cappella privata nel suo castello), a casi drammatici di fanatismo ideologico e religioso implicanti false accuse, tortura, inaudite vessazioni, infine pene capitali. La formula antibigotta, l’esorcismo laico contro la superstizione credente, dovrebbe essere applicata, sia pure con le cautele del diverso contesto storico, al famoso processo Ruby. 19 OTT 2012
Perché il caso Renzi è intollerabile per la vecchia guardia ex comunista Matteo Renzi fa scandalo. Ma la liquidazione di una antica tradizione politica merita di essere guardata in faccia per quello che rappresenta davvero. La storia dell’età conta. Ma nessuno aveva mai prodotto una vocazione potenzialmente maggioritaria da posizioni riformiste. Questa è la vera novità: idee alla Ichino, da sempre minoritarie e a malapena tollerate, che rischiano di arrivare prime al traguardo sulla scia di una leadership di rottura che si muove contro una generazione “fallita”. Leggi Un libro spiega perché D’Alema è diventato il vero bersaglio dei rottamatori di Claudio Cerasa - Leggi Inchiesta su una generazione fallita 18 OTT 2012
Ci conosciamo tutti Ci si può accontentare di quel che Monti e i suoi hanno avuto da offrirci. Serietà, dedizione ai dossier, un tasso di vanità contenuto, ironia senza troppe pretese, una presenza non indecente, tutt’altro, sulla scena europea e mondiale, lunghi Consigli dei ministri, relativa trasparenza nell’informazione, rare smentite al contrario di quanto avveniva sub Berlusconi, no bisticci ideologici degradanti come succedeva sub Prodi, mitezza e tratto istituzionale a spegnere le velleità girotondine e giacobine. 16 OTT 2012
Un'unione dei moderati, la sola strada per salvarci Insisto, è già tardi ma c’è una sola via d’uscita seria per la destra liberale e popolare italiana in vista del 2013. Non è detto che sia la via verso una vittoria, percorso che nessuno conosce, ma è un modo razionale di arrivare a questo traguardo complicato, un modello non fondato sul rancore, sulla frustrazione sociale, sulla rincorsa genericamente estremista e demagogica dell’antipolitica, in modo da potere, comunque vada, salvare il senso di molti anni di berlusconismo, compresi gli errori che hanno offuscato novità e risultati importanti. 15 OTT 2012
E’ disonesto chi predica una democrazia incorrotta Bisogna che gli ottimati del circo mediatico e giudiziario, i palasharpisti di ogni latitudine ideologica, quelli che danno petulanti lezioncine di etica da posizioni di minoranza intransigente, si mettano in testa che la democrazia fa schifo, puzza, è per sua natura e definizione sporcata dalla manipolazione del consenso in regime di suffragio universale diretto. La democrazia di massa è spettacolo, avanspettacolo, non riflessione; è agitazione di simboli e vitalismi come la favolosa (efficace) nuotata del sessantacinquenne venuto a stupire e a manipolare la Sicilia, l’amico di Casaleggio, il Pataca, il Grillo, piuttosto che elaborazione di idee. 15 OTT 2012
Consiglio dei ministri notturno a sorpresa Preside, eppur decide Monti avrà ancora molto da penare, perché la crisi europea è una brutta bestia e la politica italiana è bizzosa e inconcludente, ma il Preside sa come si fa. Ieri notte ha stupito tutti. Era in onda la solita arena di Raitre, governo sotto processo, il paese geme, tutti ladri e vai col tango. Un sottosegretario ospite, Gianfranco Polillo, ha fatto una sorpresina: in queste ore – ha detto – Monti e Grilli stanno facendo calare le aliquote Irpef. 11 OTT 2012
La rivoluzione del Concilio Niente è più importante del Concilio Ecumenico Vaticano II. Si aprì nell’anno dei Beatles, ma è evento immensamente maggiore della pubblicazione di Love me do. Bisognerebbe dedicargli più attenzione, cinquant’anni dopo la sua inaugurazione (11 ottobre 1962), che non alle primarie del Pd o al dissolvimento della Pdl o alle tasse del governo Monti. Cultura diffusa, civiltà occidentale, costumi, mentalità, profondità dell’anima individuale e comunitaria. Leggi Papa Ratzinger avvisa i padri sinodali: “Questa non è una costituente” di Paolo Rodari - Leggi Quando la tradizione fu opacizzata di Roberto de Mattei 09 OTT 2012
Matteo Renzi, il ragazzo che imita il Cav Il direttore di questo giornale ha un piede in galera per un articolo scritto da un altro, il capofamiglia dei Berlusconi ha (così parrebbe) un piede fuori della politica, il partito arrangiato che aveva vinto le elezioni ultime è senza piedi e senza mani, senza cuore e senza testa, i giudici crociati spadroneggiano da Napoli al Guatemala, l'unico popolo sovrano è quello laureato alla Bocconi, il motto delle prossime elezioni è: "praevalebunt". 08 OTT 2012
Il bue di Repubblica dà di cornuto all’asino del Foglio C’è un impacciato e sfortunato corsivo di Repubblica , comparso sabato scorso e non firmato, a commento di quanto avevo scritto con divertimento patriarcale sulla lite in famiglia Bordin-Rocca per il Nigergate . Dicono che siamo stati presi con le mani nella marmellata. Lo dicono con un certo imbarazzo, perché tutti, anche loro, sanno bene come stanno le cose. Rocca contrastava l’inchiesta sul Nigergate (cosiddetto) di D’Avanzo e Bonini per motivi giornalistici e politici. 07 OTT 2012