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L'obiettivo del Cav. è Renzi

Mi domandano il perché. Perché Berlusconi ha ripreso il comando del suo movimento a costo di rompere, se non seguano regola di prudenza, con i ministeriali? Non mi sembra tanto difficile capirlo, a parte il restauro della faccia dopo la giravolta obbligata del 2 ottobre sulla fiducia (e anche queste cose contano). Enrico Letta si è condannato a un ruolo di vice Monti, con l'aggravante che non fa il becco di una riforma e si muove a passettini, in una logica minore di sopravvivenza, e, pur non essendo un tecnico di prestigio, ha deciso di non fare politica, di non lavorare per la pacificazione.

28 OTT 2013

L’equivoco penoso

Berlusconi non vuole mollare. Non vuole darla vinta ai magistrati e giudici politicizzati che ne hanno decretato la decadenza con una sentenza infida e con una scarica di processi assurdi, frutto di avversione pregiudiziale all’Arcinemico e di una cultura inquisitoria dell’azione penale. Non vuole darla vinta ai posseduti di Arcore, i cacciatori di streghe sempre in funzione, che come suggerisce Guido Vitiello in prima pagina dovrebbero prendersi un periodo di riposo, la famosa pacificazione. Berlusconi ha fondato un partito, due partiti (Forza Italia e poi il Pdl) di cui è sempre stato l’alfa e l’omega, l’ispiratore e il caoticissimo leader personale. Cerasa Alfano, Forza Italia e il tentativo impossibile di andare oltre il Cav.

26 OTT 2013

Stranezze

Come li vogliamo chiamare? Faccendieri, uomini di mano, facilitatori, mediatori, lobbisti segreti? A ciascuno il suo. Non esistono a memoria d’uomo politici che se ne siano mai privati. Non importa quanto dediti al bene pubblico, quanto onesti o disonesti, questi politici. Mai al mondo l’uomo di stato, il rivoluzionario o il conservatore o il riformista, mai al mondo e in tutto il mondo, è privo di queste protesi umane spesso decisive per la sua opera e per il risvolto incognito della medesima.

25 OTT 2013

Per Santoro serve la Buoncostume

Qui ci vuole il migliore on. Prof. Brunetta (e Bondi la smetta di dire stupidaggini ireniste sull'unico parlamentare della destra che combina qualcosa). Michele Santoro bisognerebbe chiuderlo con ordinanza della Buoncostume. Il conduttore unico delle coscienze ha trovato (ma non è la prima volta) la sua «bottana socialdemocratica», come diceva sfarzosamente il dialogo di un celebre film della Wertmueller. «Bottana» poi è un po' forte, «de sinistra» sì, «socialdemocratica» sì, ma a essere «bottane» un po' bisogna studiare.

21 OTT 2013

Perché il Togliatti di Macaluso mi sta simpatico

Il libro su Togliatti di Emanuele Macaluso (Feltrinelli, in tutte le librerie) è sottile. Potrebbe sembrare una bizzarria senile, se Macaluso non fosse un giovanotto e se non avesse scelto un taglio di interpretazione intelligente e ambiguo, intelligente perché ambiguo, di questa figura storica per certi aspetti indecifrabile. Togliatti fu padre della Patria e internazionalista filosovietico; fu riformista non a chiacchiere e rivoluzionario; fu stalinista da Hotel Lux e profondo strutturatore della democrazia italiana; fu intellettuale di prim’ordine e rozzissimo agit prop di idee ristrette.

21 OTT 2013

I nuovi eretici

Curiosa coincidenza. Questo giornale ha pubblicato, tra molti altri articoli problematici, di studio, di curiosità e di sostegno alla nuova chiesa o antica di Francesco, una serie di articoli critici. Gli ultimi , ma non in ordine di importanza, erano firmati da uno scrittore cattolico e da uno studioso e canonista, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro. Non hanno la tonsura, in questo senso sono laici. Si definiscono “paolotti” della bergamasca. Sono credenti devoti, hanno una loro idea della tradizione liturgica, teologica, e una loro impostazione di cultura religiosa ispirata agli aspetti più rigorosi e appunto canonici dell’apostolato cristiano.

19 OTT 2013

I nostri cari auguri al Papa

Ieri nella omelia di Santa Marta, il breve discorso evangelico del mattino nella sua residenza Vaticana, Francesco si è scatenato contro gli ideologi, i moralisti, gli eticisti, coloro che mettono le idee, un tentativo di interpretazione razionale in dialettica con la fede, e magari la dottrina cattolica intesa rigidamente o rigorosamente, al posto della preghiera e della misericordia del cuore che provengono direttamente da Cristo, oggetto del credere e garante che il credere sia un credere del cuore, relativizzabile al soggetto che sente cum ecclesia ma non razionalizzabile nello spazio del discorso pubblico.

18 OTT 2013

La coscienza di due cristiani liberi

Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro sono molte cose insieme: due liberi scrittori di cose cattoliche da un punto di vista cattolico, capaci di obbedienza e di sincerità, di conformità dottrinale (a modo loro) e di argomentazione razionale, storica, il che non dovrebbe essere un reato intellettuale o un tratto immorale, tanto più per dei laici extra muros, che non appartengono alla chiesa. Elevano da queste colonne, con scandalo degli ipocriti e magari sospensione di giudizio o sofferenza dei devoti, una serie di critiche a Papa Francesco. Sono degli scismatici? Gnocchi e Palmaro Orgoglioso lamento cattolico

16 OTT 2013

La via obbligata di Angelino Alfano

Da un certo punto di vista il pasticcio è fatto: i ministri della destra si sono emancipati dalla sua leadership politica, raccogliendo le adesioni di un numero di parlamentari pensosi delle sorti del Paese (e delle loro personali) sufficiente per togliere a Berlusconi il potere di vita e di morte sul governo, nel quale consiste essenzialmente quella leadership. Da un altro punto di vista il pasticcio non è venuto bene, non è cotto a puntino: l'impresa a sfondo opportunistico, che non è necessario bollare con la categoria moralistica di «tradimento», non ha sbocco politico.

14 OTT 2013

Scalfari stia attento, il Papa gesuita dissimula meglio di lui

Quando il Papa dice a Scalfari che il proselitismo è una sciocchezza, mente sapendo di mentire, gioca con lui, esprime un todo modo per realizzare l’evangelizzazione con i mezzi, abbastanza vari, e sinuosi, tipici dell’ordine religioso di appartenenza. Scalfari deve tenere a mente, nelle prossime conversazioni con il Papa, che è per natura difficile sapere che cosa pensi un gesuita, com’è universalmente noto, e che i Reverendi Padri sono i principi della dissimulazione onesta. Favre è anche molte altre cose che assomigliano a Francesco come una goccia d’acqua e che fanno tutta la differenza tra lui e il Papa emerito o il predecessore polacco in via di santificazione. Sechi Un Papa senza distanza - Gnocchi e Palamaro Questo Papa non ci piace - Rossi Francesco sta fondando una nuova religione opposta al Magistero cattolico - Introvigne Capisco il disagio, ma nella chiesa si cammina col Papa o si va verso lo scisma

14 OTT 2013
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