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No all'ingiustizia puritana

Siamo tutti puttane

25 GIU 2013

Le tre donne (speriamo sagge) di Berlusconi

Domani un tribunale composto di sole donne, tre giudici professionali che hanno vinto il concorso e sono normalmente in carriera, decide in prima istanza del caso Ruby. Negli Stati Uniti sarà una giuria popolare esclusivamente femminile, sei cittadine selezionate alla bisogna con tutti i crismi della legge, a decidere di un caso ben più grave, e sensato, «se il poliziotto George Zimmerman abbia agito in stato di legittima difesa quando ha abbattuto a colpi di pistola Trayvon Martin», un ragazzo. Una giuria popolare come quella di Sanford è diversa da un tribunale ambrosiano composto di magistrati in toga.

24 GIU 2013

Da oggi, giornata speciale, tolgo il saluto a chiunque si faccia mozzorecchi

Molti italiani sono convinti che un uomo politico, un uomo di Stato, non è autorizzato a comportarsi come Berlusconi. Ne hanno pieno diritto, e quel diritto corrisponde al potere di voto che esercitano alle elezioni, alla critica d’opinione il cui spazio è la piazza dei media e altre manifestazioni della società organizzata o della voce individuale. Molti altri italiani, tra i quali chi scrive, pensano che la cosa più importante è fissare e difendere il confine tra opinione e diritto privato, anche di un uomo pubblico. Io sono indulgente con i vezzi e i vizi del Cav., sono indulgente abbastanza anche con i miei, divento intransigente e rissoso e attaccabrighe quando improvvisati maestri di etica pubblica si fanno cattedratici della morale privata altrui. Leggi anche Le tre donne (speriamo sagge) di Berlusconi

23 GIU 2013

Come uscirne

Dismal science, scienza triste secondo Thomas Carlyle. E si discute in quale senso usare questa definizione umanistica per l’economia. Risvolti sociali, antropologici, storici: l’homo oeconomicus si piega corrucciato e malinconico sui propri interessi realizzati e traditi. Oppure evitare di mettere le acquisizioni dell’economia all’indicativo, come suggeriva nel Corriere Maurizio Ferrera, perché il fallibilismo è l’anima dell’ipotetico economico (“C’è un modo per decidere chi ha ragione? Purtroppo no”). In sintesi: gli economisti dovrebbero essere i più ricchi tra gli umani, con certezza ormai algoritmica, invece fanno puntate al gioco come i mobilieri e i riccastri al Casino di Saint Vincent, vincono e perdono e s’infognano come i commessi viaggiatori.

22 GIU 2013

Un padrone al Corriere

Diego Della Valle, di seguito DDV, potrebbe diventare padrone o editore del Corriere della Sera. E’ dura, perché nemmeno l’avvocato Agnelli è mai stato editore a pieno titolo del giornalone nazionale al centro da sempre di tutti gli appetiti (ora un po’ meno perché comincia a costicchiare). La logica che portò a un non molto costoso rimpiazzo del Rizzoli in galera fu quella del patto di sindacato, con banche e salotti buoni della galassia del nord, la Fiat di allora in prima fila, impegnati a sostenere l’impresa e all’occorrenza a mungerla, a parte i decisivi risultati di influenza politica (meno forti oggi) ottenibile alla guida di un quotidiano terzo e per definizione altamente e autorevolmente censorio dei vizi cosiddetti della classe dirigente.

21 GIU 2013

Il dito, la luna e Adele G.

E’ demenziale, come scrive Marco Dettaglio, espellere per opinioni contrarie vari grillini, e mettere noi servi del sistema in grado di dire confortevolmente che la casta è meglio del profeta anticasta, se questo si chiama Grillo&Casaleggio. Ma nella follia della rete insediata come tribunale del popolo c’è un metodo, per fortuna meno sanguinario di quello di Stalin o delle Bierre, che dovrebbe essere riconosciuto anche da coloro che come al solito guardano il dito che indica la luna, e non la luna.

20 GIU 2013

Ingiustizia costituzionale

La parola all’avvocato Franco Coppi, che dovrà autorevolmente convincere entro qualche mese la Corte di Cassazione delle ragioni della difesa di Berlusconi nel processo Mediaset. Il primo istinto è rispondere con il buonsenso a una decisione che va contro il buonsenso, e che smentisce la giurisprudenza costituzionale con un’ingiustizia costituzionale: la Consulta ha stabilito, e oggi sentirete gli applausi di quanti l’hanno insultata quando ha difeso il capo dello stato dalle grinfie della procura di Palermo buonanima, che presiedere un Consiglio dei ministri non è legittimo impedimento, ai sensi della legge, alla presenza in Aula di un capo dell’esecutivo impegnato contemporaneamente come guida del governo. Leggi anche Risposta di buon senso politico a una Consulta senza buon senso. Otto mesi di lavoro per Coppi

19 GIU 2013

Il puffo greco e la morale della favola

Otto giorni fa il premier greco, Antonis Samaras, ha chiuso per decreto, senza consultare gli alleati di governo, la tv greca. L’ha chiusa per riaprirla solo dopo una severa risrutturazione che tagli sprechi e abnormità di bilancio (10 per cento di share, 600 miliardi di vecchie lire di costo, 2.500 impiegati sottoutilizzati, proliferazione di sinecure territoriali). Il paese è impazzito, ma non è una battaglia di libertà come quella che da noi portò a salvare i puffi della tv commerciale dall’assalto dei pretori di Avellino e del partito Rai del grande Biagione Agnes (per non parlare del referendum sulla pubblicità nei film vinto da Berlusconi a mani basse).

19 GIU 2013

L’eloquenza del Papa gesuita

Il Papa gesuita non offre un canone morale, fatto di valori non negoziabili, ma ha le stesse idee di Benedetto XVI, che quel canone ha definito con la grazia ferma di un teologo sapiente. Il giudizio sul mondo moderno non deve essere tanto diverso, tra i due, il regnante e l’emerito, ma sul modo di affrontare il mondo c’è una differenza di stile, o di eloquenza, che ha il suo peso e decide della guida pastorale della cattolicità. Entrambi, per fare un esempio venuto alla luce con l’Angelus di domenica scorsa, in occasione della celebrazione anniversaria dell’enciclica Evangelium Vitae, sono contrari alla pratica di massa e moralmente sorda dell’aborto, così come respingono la codificazione in quanto diritto astratto del morire eutanasico, ormai giunta ben oltre le soglie del suicidio assistito nella cultura ipersecolarista. Leggi anche Matzuzzi Il Vangelo della vita di Bergoglio è una nuova lingua che spiazza un po’

18 GIU 2013

Ma Letta ce l'ha il quid?

Godo sessualmente, e non mi capita spesso, per il disvelamento della ciucaggine dei grillini. Queste baruffe senza senso, questa decomposizione dell'identità così rapida e tanto chiaramente inevitabile, almeno per me. Queste espulsioni demenziali, minacciate, realizzate, di gentucola che va ai talk show senza il permesso della maestra o che vuole andare a sinistra e fare tà-tà-Rodotà per convenzione e conformismo, e altra gente che alla diaria ci tiene, e lo scontrino lo perde. Questi capigruppo inadatti ad alcunché, visti mentre ruotano come un comitatino di salute pubblica ammalato di nichilismo, uno o due ogni tre mesi, in mezzo a coorti parlamentari che il paese finora ha conosciuto solo per la loro mediocrità ridicola.

17 GIU 2013
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