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Le storie luccicanti di Cannes, il pettegolezzo del diavolo e la Boccassini

La incredibilmente pettegola requisitoria della dottoressa Boccassini è un documento che a suo modo farà epoca negli annali della cultura civile italiana. Per dirla con il Papa Francesco, che ha messo in guardia dal pettegolezzo e dall’interesse morboso per le vite degli altri nella sua messa mattutina a Santa Marta dello scorso sabato, non può che essere il diavolo a proporsi come linguaggio speciale della diffamazione, fino a entrare nel giudizio, nel dibattimento di rito solenne che si svolge nel tribunale di Milano, per occuparsi della moralità degli acquisti in borse Prada, nel “quadrilatero della moda”, di giovani donne, nella media definite “appena maggiorenni”, che sono state ospiti di una personalità pubblica per la quale si chiede la condanna alla galera e alla perdita dei diritti civili, e che forse è la più spiata, intercettata e sventrata nei suoi diritti in tutta la storia europea moderna.  Leggi anche Ora il partito dei giudici vuole abbattere le larghe intese

19 MAG 2013

Francesco, il denaro e la vita indecente

Papa Francesco è semplice e bello, come Ratzinger è stato semplice e bello. La differenza sta nell’attitudine “politica” (in gergo cattolico si dice: pastorale) del capo di una chiesa che vive nella tempesta del secolo, e che si vale dell’esperienza e della fede moderna ignaziana, e questo è Francesco; ovvero nel sale aristocratico di un pensiero teologico forte, che penetra nel profondo delle cause intellettuali e morali del modo di essere uomini e donne in questo tempo e in tutti i tempi, e questo è stato Benedetto. Il semplificatore collettivo potrebbe dire: per otto anni Benedetto ha giudicato, ora Francesco assolve e fa di Cristo l’avvocato difensore di un’umanità che, grazie a lui, può tornare a imparare l’arte di chiedere il perdono di Dio. Non è così, con ogni evidenza. Matzuzzi Francesco duro con i mercati signori del mondo, ma va letto bene

17 MAG 2013

Avviso ai quarantenni

Il capo del governo è un quarantenne. Il candidato di sinistra (presunto) alla guida del prossimo governo è alla fine dei suoi trent’anni. Il vicepresidente del Consiglio di centrodestra è quarantenne come il premier. C’è una pletora di economisti, civil servant, esperti costituzionalisti, giornalisti, avvocati, imprenditori, manager, politici di recente estrazione, ministri, dirigenti di partito, scrittori, televisionisti, artisti che non hanno ancora né cinquanta né sessant’anni. Condizione invidiabile per loro, in un certo senso, e stimolo importante per la società italiana immobilista affinché funzioni il ricambio delle classi dirigenti. A patto che si facciano venire quello che gli anglosassoni chiamano “fire in the belly”, il fuoco nella pancia. Merlo Perché la Bicamerale per le riforme non fa rima con Rodotà (tà-tà)

16 MAG 2013

Ilda Rossa di procura, le mie cene vendicar

Ascolta e guarda la canzone

14 MAG 2013

Paranoia no, ma

Se guardate sui manuali di medicina troverete cose interessanti sulla paranoia o disturbo delirante. E’ una psicosi compatibile con una apparente razionalità, ed è strettamente collegata al tema della persecuzione. Sarebbe un colpo basso attribuire paranoia a Ilda Boccassini, dopo la sua performance di ieri in tribunale a Milano. Ma la “furbizia orientale” della signora Karima El Mahroug, la certezza non provata sulle sue notti di sesso ad Arcore, la definizione di “appena maggiorenni” per alcune delle invitate, l’idea fissa che una vita privata disinvolta e una sequela cortigiana di piaceri combriccolari intorno al desco di un uomo molto ricco e a suo modo strambo: insomma tutto questo ci mette in imbarazzo.

13 MAG 2013

La vergogna della scienza che vuole l'aborto libero

Voglio denunciare per istigazione a delinquere (articolo 414 codice penale) due ricercatori italiani che lavorano a Melbourne. Odio i reati di opinione, a meno che siano reati di tipo omicidario. Detesto le persecuzioni giudiziarie di chi dica quel che pensa, a meno che il pensiero espettorato a mezzo bocca o a mezzo stampa non sia il riflesso del pensiero dominante, nichilista, nella forma più cinica e moralmente sordida. Il reato istigato è l'infanticidio (articolo 578 codice penale, nel testo modificato dalla legge 5 agosto 1981, numero 442). Meotti I bei curricula di Giubilini e Minerva, teorici dell’aborto post natale - Buona morte, bimbo - Crippa Larghe intese per la vita - Fizzotti L'aborto dopo il parto

13 MAG 2013

Scriveteci la vostra sul governo Letta: il migliore vincerà due cartoni di lambrusco

Incominciamo con le domande. In molti si domandano: ce la farà il governo Letta? Il primo risvolto è: ce la faremo a tirarci fuori dai pasticci realizzando qualcosa di buono almeno nei prossimi tre anni, che è il periodo minimo per un serio impegno? Su che cosa è possibile che forze diverse si intendano al di là del disprezzo antropologico, delle differenze etiche reali, degli stili stellarmente separati di vita e di prassi pubblica e privata? Chi avrà la risposta più convincente, a insindacabile giudizio di una giuria composta dalla intera redazione del Foglio, otterrà un premio fissato in due cartoni di buon Lambrusco. I manoscritti (non più di 4.000 battute spazi inclusi) e le proposte d’intervista devono essere indirizzati a largheintese AT ilfoglio.it. Astenersi perditempo e mozzorecchi. Merlo Strette intese e larghe incognite

07 MAG 2013

Andreotti, statista al bacio

Con un poco d’immaginazione, perché nulla in quel processo grottesco fu mai provato, si può vedere Riina che bacia Andreotti al termine di un colloquio nato per contrattare la pace civile. Non è un baciuzzu d’amore o d’amicizia o di parentela (definimmo il compianto uomo di stato “un colluso di rango”, ed era in parte un sincero complimento per un politico coraggioso e intelligentissimo). Il bacio immaginato è un atto politico di compromissione e di rispetto, due sentimenti che la mafia ha sempre nutrito in relazione al potere, e che la Democrazia cristiana ha saputo interpretare e governare finché ha potuto. I semplificatori hanno sempre detto: credo a tutto, ma non al bacio. Noi abbiamo creduto follemente al bacio, ma non al tutto. Di Michele L’invincibile discrezione di Belzebù, scatola nera della Repubblic a - Sottile Andreotti e il trasformismo giudiziario raccontati da Macaluso

07 MAG 2013

Letta-Alfano, governo troppo timido e conservatore

Che cosa posso sperare? Se lo domandava Kant, il filosofo notturno di Umberto Eco, per capire la natura dell'uomo. Che cosa possiamo augurarci per il futuro della politica? È la modesta domanda, per capire il mio Paese, che mi rivolgo e vi rivolgo, dopo il «trauma» della rielezione del presidente Napolitano e dopo la nascita del primo governo di grande coalizione nella storia repubblicana (il Comitato di liberazione nazionale nacque sotto la monarchia dei Savoia, i governi degli anni Settanta erano a larga maggioranza ma l'esecutivo era monocolore dc).

06 MAG 2013

Il Cav. è statista fatto e finito. Fassina e Renzi ancora no

Mi spiace che persone intelligenti come Stefano Fassina e un Matteo Renzi, politico brillante ma con la tendenza ai pantaloni corti (me lo ha ricordato ridendo un amico e collega), abbiano pestato una cacca dicendo che Berlusconi non può avere a che fare con la riscrittura della Costituzione. Spero che il Cav. non faccia forzature e continui a negoziare il possibile, come in fondo ha sempre fatto, tenendo presente la sensualità dell’impossibile, come ha sempre fatto. Con pazienza e talento. Ma se c’è uno che si meriterebbe per chiara fama quella cattedra pomposa che è la presidenza della Costituente, questo è lui stesso.

05 MAG 2013
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