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Gli italiani sono meglio di come li dipingono

Avevo perso ogni speranza in me stesso, nel mio gene italiano e perfino arcitaliano, nella capacità del mio popolo di discernere il vero dal falso, non dico il bene dal male (attività ad alto rischio) quanto l'ipocrisia dalla sincerità, ed ecco che torno ottimista nonostante le piogge e il freddo di giugno. Ecco che mi ritrovo a pensare che Ennio Flaiano non è morto, che Federico Fellini vive e lotta insieme a noi, che Alberto Arbasino è più rilevante della Ilda Boccassini, per non dire di Machiavelli e Guicciardini, grandi moralisti del Cinquecento.

03 GIU 2013

La povertà è dimezzata nel mondo, ringraziamo l’interesse particolare, altro che

L’Economist cita Onu e Banca Mondiale, dati e cifre sul quarto di secolo appena trascorso, e annuncia il dimezzamento della povertà nel mondo. Dice anche che abbiamo imparato a combattere la povertà, il che è un buon auspicio per il futuro del capitalismo e della globalizzazione. Il profetismo cristiano-sociale, sul quale il Papa gesuita dovrebbe esercitare una occhiuta sorveglianza, vuole beati i pauperes; e va bene ma con misura, mi raccomando, sennò si finisce come con i rischi fatali di Tremonti.

02 GIU 2013

Sessualmente scorretto, dal containment al roll back (con paradossi)

Questo articolo-manifesto di Elvira Banotti si presenta come il lungo telegramma di George Kennan, il documento strategico americano all’origine, subito dopo la Seconda guerra mondiale, delle politiche di containment del comunismo mondiale, cioè l’idea di un assedio passivo e del sabotaggio al posto del conflitto, ma in realtà è un tentativo di roll back, la controffensiva diretta, una specie di guerra di Corea, ciò che fu, per così dire, l’altra faccia della Guerra fredda. L’oggetto non è ovviamente il comunismo mondiale ma il dominio della correttezza ideologica e politica.

28 MAG 2013

Doppia morale a Repubblica

Se l'amore minorenne piace solo quando è gay

Fosse vivo, Jonathan Swift scriverebbe un saggetto gustoso e protervo sui grandi quotidiani di sinistra e la minore età. Repubblica ha inneggiato a suo tempo al Palasharp degli intellettuali neopuritani, quando un tredicenne diede del maiale a Berlusconi, allora presidente del Consiglio, come si faceva negli stadi di Kabul prima dell'arrivo dei nostri. Da anni quel giornale danna le feste con giovani, donne e vecchi amici, e rappresenta la Sodoma e Gomorra della sua fantasia con l'icona ormai celebre, grazie al processo Ruby che mette l'acquolina in bocca alla sinistra morbosa e guardona, di una madre di famiglia, la signora Karima El Marough, che fu una minorenne in un anno fatale per la morale e la giustizia italiane.

27 MAG 2013

Il capitalismo e l’industria sono roba di banditi! Ma Squinzi tace e acconsente

I silenzi del patron della Mapei e dell’industria italiana sono ermetici e incomprensibili, per non parlare delle elusioni dei giornali cosiddetti borghesi e della classe dirigente (esclusi solo i tecnici oggi malfamati della compagine di Mario Monti)

26 MAG 2013

La fine del Concilio

A che servano i papi mi comincia a essere chiaro. E di questo dirò tra poco. Ma a che servono i vicedirettori? A illuminare il boss. E io sono stato illuminato da Maurizio Crippa, che è uno dei migliori tra noi, ma timido. Quella che mi ha regalato conversando non poteva che essere una lampadina a bassa intensità avvitata lentamente. Però ha fatto luce. Mi ha detto che, poi, in fin dei conti, questo Papa Bergoglio il Concilio non l’ha fatto. Ecco, ci siamo. Presentando un libro del vaticanista di Panorama Ignazio Ingrao con Violante e Riccardi e Mulè (“Il Concilio segreto”, Piemme editore) nella sala della Regina alla Camera, ho sviluppato la questione e me ne sono innamorato. Le idee sono belle gnocche, quando ti fanno innamorare. Crippa La chiesa non è più un problema, almeno per lui

26 MAG 2013

Tra riscossa e riscossione

Il raccourcis dell’intervento-manifesto di Giorgio Squinzi, ieri a Roma all’assemblea di Confindustria, è la buona e interessante stesura delle ottime intenzioni di un padre di famiglia. C’è tutto quello che ci deve essere sull’importanza del manifatturiero, su ciò che si è ottenuto e ci si attende da governo e banche, su giustizia, educazione e innovazione, mercato del lavoro, fisco eccetera. C’è un appello per la questione settentrionale, particolarmente vistoso dal momento che si dice che il nord è “sull’orlo del baratro”. C’è un augurio al governo, un omaggio a Napolitano, un buffetto alle banche e alla terza ondata del credit crunch, e una proposta di industrial fiscal compact da consegnare al vertice europeo di giugno. Leggi Le ottime intenzioni di un padre di famiglia - Il discorso di Squinzi

24 MAG 2013

Suicidio assistito

A tutta prima uno pensa: è stato il gesto di uno squilibrato mentale, un vecchio con problemi. Uccidersi a Notre Dame per protesta contro le nozze gay, suvvia, andiamo. Poi approfondisce. Chi era? Era stato nell’organizzazione militare segreta che combatteva per l’Algeria francese e insanguinò la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta con i suoi attentati. Vengono sospetti ideologicamente orientati.

22 MAG 2013

Ora il partito dei giudici vuole abbattere le larghe intese

Hanno fatto la lista grande, gli occhiuti inquisitori di Palermo, e ora al centro dei processi di criminalizzazione della politica stanno in due, il presidente Napolitano e il noto Arcinemico dei salotti che contano. I soloni che parlano di Berlusconi come di un estraneo alla democrazia repubblicana, un avventizio, di questi tempi hanno di che riflettere. Non perché Berlusconi non abbia certi caratteri di persona privata diversi dai canoni del protocollo istituzionale che fa parte della tradizione pubblica italiana. Il Cav è certamente un outsider, ma bisogna intendersi.

20 MAG 2013

Le storie luccicanti di Cannes, il pettegolezzo del diavolo e la Boccassini

La incredibilmente pettegola requisitoria della dottoressa Boccassini è un documento che a suo modo farà epoca negli annali della cultura civile italiana. Per dirla con il Papa Francesco, che ha messo in guardia dal pettegolezzo e dall’interesse morboso per le vite degli altri nella sua messa mattutina a Santa Marta dello scorso sabato, non può che essere il diavolo a proporsi come linguaggio speciale della diffamazione, fino a entrare nel giudizio, nel dibattimento di rito solenne che si svolge nel tribunale di Milano, per occuparsi della moralità degli acquisti in borse Prada, nel “quadrilatero della moda”, di giovani donne, nella media definite “appena maggiorenni”, che sono state ospiti di una personalità pubblica per la quale si chiede la condanna alla galera e alla perdita dei diritti civili, e che forse è la più spiata, intercettata e sventrata nei suoi diritti in tutta la storia europea moderna.  Leggi anche Ora il partito dei giudici vuole abbattere le larghe intese

19 MAG 2013
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