L’origliatore virtuoso Il corrispondente del Mundo di Madrid dagli Stati Uniti ha trovato un titolo clamorosamente bello per parlare di Prism e dello scandalo sollevato dal giovane whistleblower o spione della Cina che lo ha provocato: Resulta que en el bordel habia prostitutas. Infatti la legge che ha consentito di mettere sotto controllo oltre cento milioni di americani, mobilitando alla bisogna tutte le industrie di comunicazione americane, è stata approvata il 29 di dicembre dal senato americano a larga maggioranza, promulgata dal presidente Obama il giorno dopo, il tutto nell’indifferenza generale della stampa e dell’opinione pubblica, che nel giro d’anno era tutt’altro che inquieta per la privacy su internet o telefonica. Peduzzi Mr. Snowden per tutti è un eroe, ma per Obama è un traditore o una spia 11 GIU 2013
Saviano gran profeta del banale Già il fatto che questa creaturina artificiale dei media, questo profeta del banale di nome Roberto Saviano, abbia ricevuto, senz'arte né parte, la cittadinanza onoraria di Firenze, manco fosse un La Pira o figlio d'altra schiatta di santi, la dice lunga; ma che poi l'abbia "dedicata a tutti coloro che non possono averla", è uno sberleffo all'intelligenza, all'ironia, al senso della realtà. Una massa di diseredati che si vedono sottratto il diritto alla cittadinanza onoraria di Firenze, ma che idea di tronfia stupidità. 10 GIU 2013
I giochini di Rep., il Cav., la Merkel e la parodia lettiana del governo Monti L’Italia faziosa immarcescibile è sempre sottosopra. Il Cav. incorona Letta, e lui che è un famoso irresponsabile si comporta da uomo di stato; De Benedetti e i suoi, che sul senso dello stato ci campano societariamente da anni, ci sformano, rosicano, e attaccano la pacificazione come un rischio da limitare per bene, poi chiamano in soccorso il Renzi coi pantaloni corti, e offrono il proscenio dell’Italia buona a Letta e Saccomanni per farsi gli interessi loro bellicosi. Leggi anche Saviano gran profeta del banale 09 GIU 2013
Angli e latini contro sassoni Lo Prete racconta in prima pagina del braccio di ferro della Germania , paese leader in Europa, con la Banca centrale governata da Mario Draghi, il quale sembra essere in difficoltà. Berlusconi, che è uno di cui non si può dire che non sa come distrarsi, stavolta sembra piuttosto concentrato sull’essenza della questione, il braccio di ferro per l’appunto. Il risvolto della conversazione pubblicata venerdì è abbastanza chiaro: così non riparte l’economia italiana, perché mettere su un’impresa o condurne una già operante nei paesi dell’Europa mediterranea, anche quelli che hanno fatto i compiti a casa come in larga misura è il caso dell’Italia, non conviene più. 08 GIU 2013
Passa per l'euro un'agenda non minimalista per il governo Letta Che cosa avrà veramente in animo di fare Berlusconi, ora che ha vinto il dopo elezioni? Un modo per saperlo è domandarlo a lui. Mi ha invitato a pranzo, e questa è la conversazione che abbiamo avuto. La parte mia conta poco. La sua è molto interessante. Ne riferisco tra virgolette i contenuti che mi sembrano più forti, e cerco di dare conto del contesto. Berlusconi ha dei sospetti, tutti appesi al prossimo 19 giugno. La Corte costituzionale deve decidere la sorte di un processo in cui il pm ha chiesto cinque anni di carcere e l’interdizione dai pubblici uffici, cioè la ghigliottina per prassi fiscali e aziendali che solo a viva forza possono essere penalmente ascritte a lui. 07 GIU 2013
Braccio di ferro a Berlino - Domani nel Foglio “Ecco. Qui si misura la vitalità di un governo o la sua complicità più o meno consapevole con le forze negative e paralizzanti che premono contro una soluzione effettiva della crisi da recessione. Bisogna che il governo sappia con autorevolezza ingaggiare un braccio di ferro, senza strepiti ma con grande risoluzione, allo scopo di convincere i paesi trainanti dell’Europa, e in particolare la Germania di Angela Merkel, che siamo di fronte a una alternativa secca". 06 GIU 2013
Come nacque l’inquisitio generalis Quando attraverso il Foglio viene sparata nell’aria mefitica italiana una verità o, se vogliamo essere più sobri, una interpretazione limpida delle cose, contestabile ma controcorrente, la procedura della corporazione giornalistica e del mondo che conta, civile e politico, è quella dell’insabbiamento nel silenzio. Questo dipende anche dal fatto che la natura di questo giornale è raziocinante, e nonostante un certo gusto per il “gesto”, il suo percorso è di battaglia delle idee, non di vetrina della comunicazione truce e banalizzante. Mori Vogliamo i generali - Ferrara Il processo sulla trattativa stato-mafia è una boiata pazzesca - Cerasa Ora parla il generale Mori - Scarica Il saggio di Giovanni Fiandaca 06 GIU 2013
Omelia contro il giornalese Un cristiano non usa un “linguaggio socialmente educato”, incline all’ipocrisia. Dai corrotti alla loro lingua preferita: l’ipocrisia. La scena evangelica del tributo a Cesare, e della subdola richiesta dei farisei e degli erodiani a Cristo sulla legittimità di quel tributo, fornisce a Papa Francesco una riflessione. L’intenzione con cui si avvicinano a Gesù, afferma, è quella di farlo “cadere nella trappola”. La loro domanda se sia lecito o no pagare le tasse a Cesare viene posta – rileva il Papa – “con parole morbide, con parole belle, con parole troppo zuccherate”. “Cercano – soggiunge – di mostrarsi amici”. Ma è tutto falso. Buttafuoco Ariddu e i suoi ariddini in comizio a Leonforte, piazza buttafuochesca 04 GIU 2013
Noi, voi e l'orgasmo Amo la svergognante Banotti, ma difendo l’inibizione razionale di B-XVI. Come medici del corpo e dell’anima preferisco Platone e Agostino Papista e femminista è una rima incongrua. D’accordo. Ma io non volevo razionalizzarla, quella incongruità. Piuttosto intendevo rispettosamente implicare o rimescolare qualche mia idea avversa alle sue nel grido di dolore di Banotti contro l’ottusità della morale maschile al servizio, dicono gli sciagurati e ipocriti, del corpo delle donne. Do-po-di-ché. Il desiderio, secondo me, va inibito in qualche ardimentosa razionalità, quella di Ratzinger e dei chierici sarà pure in declino ma è la variante principale da quando la Bibbia ha sostituito nella civilizzazione del mondo le Metamorfosi di Ovidio e i sublimi amplessi mitici, naturalistici e irrazionalistici, del paganesimo. 04 GIU 2013
Gli italiani sono meglio di come li dipingono Avevo perso ogni speranza in me stesso, nel mio gene italiano e perfino arcitaliano, nella capacità del mio popolo di discernere il vero dal falso, non dico il bene dal male (attività ad alto rischio) quanto l'ipocrisia dalla sincerità, ed ecco che torno ottimista nonostante le piogge e il freddo di giugno. Ecco che mi ritrovo a pensare che Ennio Flaiano non è morto, che Federico Fellini vive e lotta insieme a noi, che Alberto Arbasino è più rilevante della Ilda Boccassini, per non dire di Machiavelli e Guicciardini, grandi moralisti del Cinquecento. 03 GIU 2013