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La caccia alle streghe nella chiesa

Il gran giornale radical chic, l’Espresso, si è scatenato, e tutti gli vanno o gli andranno dietro. E’ cominciata la caccia alle streghe nella chiesa cattolica. Il numero del settimanale in edicola reca un pezzo mirabolante per densità delle informazioni firmato dal vaticanista Sandro Magister. Il Papa ha nominato, mal consigliato o ingannato, monsignor Battista Ricca come prelato dell’Istituto per le opere di religione, la banca vaticana, per fare un repulisti. Ma il monsignore, ciò che secondo Magister fu dolosamente escluso dal fascicolo fatto leggere a Francesco, ebbe qualche anno fa un lungo love affair con un capitano dell’esercito svizzero, frequentava locali gay in cui ebbe la disavventura di essere pestato, e a un certo punto fu ritrovato in un ascensore rotto insieme con un giovane amico, più altri dettagli eccetera.

20 LUG 2013

Giustizia sommaria e femminile

Le nostre amiche femministe non saranno contente, ma dobbiamo dire le cose come stanno. Le incredibili condanne puritane degli amici di Berlusconi che bisbocciavano con lui ad Arcore sono state emesse da un’altra giuria di sole donne. Va bene che nella scuola e nella magistratura è in atto una diffusa avanzata del genere femminile, ciò di cui entro certi limiti è bene compiacersi, ma la cosa mette in sospetto.

19 LUG 2013

Note su un monoscopio di stato che è simbolo di riforma

La storia delle notizie è strana. Prendono una curvatura, dal chiasso al silenzio, che ne fa entità irreali. Per esempio la televisione di stato greca. Che fine ha fatto? Nonostante gli scioperi generali, la mobilitazione internazionale delle coscienze attraverso la rivolta civile e mediatica, e dopo aver superato pareri dei giureconsulti e bonarietà burocratiche di chi ha sempre bisogno di amministrare a modo suo il denaro pubblico, sappiamo che a oltre un mese dal golpe di Antonis Samaras, che chiuse per decreto quella bolla improduttiva che era Ert, i greci possono vedere lodevolmente, per la cura dello stato, solo il monoscopio.

18 LUG 2013

Scoppia la bolla dei veleni

L’assoluzione dall’accusa di aver favorito la mafia del generale dei carabinieri Mario Mori e del suo coimputato, il colonnello del Ros, Mauro Obinu, è un atto di perfetta giustizia che premia la difesa tenace e istituzionale di grandi servitori dello stato (Mori è responsabile dell’arresto del capo dei capi Totò Riina) e castiga l’avvilente protervia con cui Antonio Ingroia, Nino Di Matteo e altri della procura di Palermo hanno sollevato il velenoso polverone della trattativa stato-mafia, il vento calunnioso dei media ribaldi aiutando. La sentenza non si limita a inorgoglire compostamente alcuni di noi, la minoranza che ha sbattuto per tempo in faccia ai prepotenti e ai furbi la controverità ora convalidata in giudizio, e a indurre alla vergogna l’establishment dell’antimafia chiacchierona e politicamente orientata: c’è di più, molto di più. Cerasa Così a Palermo è nato il processo al processo sulla trattativa - Leggi anche Proscrizione e liberazione. I firmatari della menzogna da cui la sentenza ci libera

18 LUG 2013

Alfano e il tiro al piccione di Matteo

Angelino Alfano ha portato alle Camere un rapporto del capo della polizia, che non è un passante. Dal rapporto si deduce che gli organi di pubblica sicurezza, autorizzati da quattro diversi livelli della magistratura, hanno rimpatriato la moglie e la figlioletta di un oligarca kazaco fattosi politico al quale viene attribuito, non senza contestazioni, lo status di dissidente. Lo hanno fatto in tempi stretti, con modalità anomale e l’assistenza del governo di Astana e della sua ambasciata a Roma. Leggi Alfano batte il partito di Rep. con l’aiuto del capo della polizia -  Nome per nome, così da Prodi in poi siamo diventati partner dei kazachi

17 LUG 2013

Montepaschi e Ilva, la nostra lotta con gli idoli della piazza

Comporre un giornale quotidiano, offrire informazioni e  analisi, è un mestiere sempre più complicato e ingrato. La correttezza politica e ideologica è un mostro dai molti tentacoli, che ha afferrato e imprigionato, fino a soffocarla, l’intelligenza media del pubblico, basta fare la prova Twitter. Mandagli 140 caratteri dotati di una qualche autenticità psicologica, logica, morale, e vedrai quanto fiele sarà vomitato. Certe verità, una volta affermate come idoli della piazza, non sopportano l’emergere delle controverità. La reazione è di silenzio e nascondimento oppure di rigetto e odio: non puoi dire, come questo giornale ha fatto, che è falso lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena.

16 LUG 2013

Gli interessi in conflitto

Già. Non ci avevano pensato. Come mai, si domanda Michele Serra su Repubblica, come mai se il capo del Pd fosse condannato per reati penali il partito entrerebbe in crisi esistenziale, e quando invece è condannato il capo dell'altro partito, Silvio Berlusconi, è sempre il Pd a ballare, a dividersi, a non sapere che pesci pigliare mentre il partito del reo gioca la carta dell'orgoglio combattivo e della solidarietà personale? Io una rispostina meno corriva e indulgente di quella che si dà lo stesso Serra ce l'avrei.

15 LUG 2013

Conosci il tuo nemico. Il Cav. capisce l’antifona, il Pd no

Paolo Guzzanti s’incazza e dice che lui è il capo della mignottocrazia, lui pochi mesi dopo gli dà un’intervista con i fiocchi per il Giornale. Il Giornale definisce banditi i giudici della Cassazione, lui nell’intervista al Giornale dice che ha paura di un eccesso di reazione dei giudici di fronte a uscite radicali, estremistiche del suo giro politico e giornalistico. Ha sopportato senza un battito di ciglia il rigoroso e paradossale “montismo” del Foglio, fin dentro la campagna elettorale, lui che voleva buttare giù tutto, alla caccia del consenso possibile, e noi micro-organismo del dissenso sostenevamo che la salvezza sua e del paese era in una logica di coalizione nazionale.

14 LUG 2013

L'errore di Francesco a Lampedusa

Caro Francesco, il gesto è meraviglioso, la liturgia della vita, del mare, del soccorso e dell’accoglienza ha carattere e senso, parla a tutti, non solo ai cristiani militanti o al clero o ai fedeli cattolici. Bravo. Anche chi come me non pensa che il cuore sia il centro della persona, e dunque della fede, ti applaude e ti ama. Ma hai fatto un errore. Matzuzzi Sulla barca di Francesco

09 LUG 2013

Se non aggiustiamo l'euro l'economia resterà in panne

In molti sostengono che Berlusconi sta pensando ai processi e al suo partito. Secondo me no. Sta pensando all'euro e, in subordine, alla lira. E comunque me lo auguro. La caratteristica specifica che fa di una leadership politica una cosa seria è una sola: pensare il futuro del proprio Paese nel mondo, fronteggiare le crisi, cercare le risposte. Se ti occupi del gruppo dirigente della tua organizzazione, se consideri prioritario il problema dell'identità di parte, perdi il contatto con la realtà. È successo clamorosamente al Partito democratico, che ha trionfalisticamente costruito la sua ipotesi di leadership su un discorso interno fin troppo pieno e un discorso esterno, appunto il Paese e il mondo, quasi completamente vuoto. I risultati si conoscono.

08 LUG 2013
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