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Altro che pacificazione, è il governo delle trappole

  Le elezioni si avvicinano. Tutto può succedere, anche il miracolo del cosiddetto «semestre europeo» presieduto da Enrico Letta (questa dei semestri in cui un'ora fatale si leva sui colli di Roma è una scemenza fatua: i semestri presieduti a turno dai Ventisette contano quasi nulla). Più probabile la decomposizione definitiva di una legislatura che doveva essere qualcosa e si rivela una delusione. Bisognava pacificare, e siamo alla ferocia belluina contro l'Arcinemico.

04 NOV 2013

Giù le mani dalla Cancellieri

Uno dice, approfittiamone. Berlusconi si è preso sette anni di galera e cinque (ora due) di interdizione dai pubblici uffici per aver fatto, lui ricco e famoso, una telefonata gentile a un funzionario della Questura di Milano che aveva preso in affidamento una ragazza del suo entourage di ospiti, dopo una rissa e una denuncia, e forse avrebbe dovuto girarla a una comunità, cosa che se possibile, disse Berlusconi, è meglio evitare. Ora la Anna Maria Cancellieri è intervenuta da ministro della Giustizia a favore di una amica ricca che soffriva in detenzione preventiva, con l’aggravante che il figlio del ministro aveva lavorato con profitto professionale e personale per la ditta di lei.

01 NOV 2013

Amare il Papa e combatterlo, combatterlo perché lo si ama. Si può

Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro risponderanno a queste critiche di don Matteo Graziola, se lo vorranno e quando vorranno. Io mi limito a qualche notazione da laico fervente e ammiratore della fede degli altri e della sua capacità di comunicarsi in una cultura, in una lingua letteraria, in un’etica senza le quali il mondo della mia civilizzazione, quello universalista d’occidente e quello giudaico-cristiano, è spacciato. Gli atei devoti veri, quelli che meritano il crisma da me scelto per me stesso in funzione ironica e polemica per tanti anni, la loro opzione devota, forse superstiziosa, l’hanno già espressa. Leggi anche don Matteo Graziola Discutere Francesco

01 NOV 2013

(Un governo tra parentesi)

Non poteva che finire così, con una fucilazione nella schiena di Berlusconi decretata in un clima di paura della libertà di coscienza, questa signorina alla quale tutti la chiedono, perfino il signor Papa e il signor Scalfari, e che la dà quasi sempre. E’ l’effetto della pacificazione del governo tra parentesi. Il governo (tra parentesi) è una buggeratura surreale che gli elettori di sinistra frou frou si meritano, noi no. Cerasa Un congresso tra virgolette

31 OTT 2013

L’omosessualità è complicata, come la vita, piantatela di saccheggiare anime

Al direttore - Oggi si parla del suicidio di quel giovane ragazzo che ha denunciato l’omofobia di chi lo circondava; sappiamo anche che in questo momento il tema è in discussione in Parlamento. Non t’ammazzare che poi ti interpretano, saccheggiano la tua anima, e come diceva Majakovskij non si accorgono che “qualcosa si è infranto contro lo scoglio della vita quotidiana”.

29 OTT 2013

Spiate, spiate, qualcosa resterà, ma non fatevi fregare

Tutti capiscono che la Frau Merkel dovrebbe licenziare il capo del suo controspionaggio, invece di lamentarsi per lo spionaggio “fraterno” dei suoi amici americani. Che lo scandalo non avrebbe dovuto deflagrare sui mass media, perché una volta gli stati avevano i loro segreti e questo proteggeva tutti, in primo luogo sudditi o cittadini, da rischi e pericoli. Tutti capiscono che nel tempo delle tecnologie digitali e dei dati accumulabili senza limiti bisogna solo specializzarsi nelle arti di difesa digitale, non si può pretendere che per ragioni di amicizia o di diplomazia o di generica moralità gli stati rinuncino a sapere tutto di tutti. Carretta Merkel e Hollande fanno gli offesi, ma chiedono di unirsi alle spiate Nsa - Corneli Dagli al libero scambio

28 OTT 2013

L'obiettivo del Cav. è Renzi

Mi domandano il perché. Perché Berlusconi ha ripreso il comando del suo movimento a costo di rompere, se non seguano regola di prudenza, con i ministeriali? Non mi sembra tanto difficile capirlo, a parte il restauro della faccia dopo la giravolta obbligata del 2 ottobre sulla fiducia (e anche queste cose contano). Enrico Letta si è condannato a un ruolo di vice Monti, con l'aggravante che non fa il becco di una riforma e si muove a passettini, in una logica minore di sopravvivenza, e, pur non essendo un tecnico di prestigio, ha deciso di non fare politica, di non lavorare per la pacificazione.

28 OTT 2013

L’equivoco penoso

Berlusconi non vuole mollare. Non vuole darla vinta ai magistrati e giudici politicizzati che ne hanno decretato la decadenza con una sentenza infida e con una scarica di processi assurdi, frutto di avversione pregiudiziale all’Arcinemico e di una cultura inquisitoria dell’azione penale. Non vuole darla vinta ai posseduti di Arcore, i cacciatori di streghe sempre in funzione, che come suggerisce Guido Vitiello in prima pagina dovrebbero prendersi un periodo di riposo, la famosa pacificazione. Berlusconi ha fondato un partito, due partiti (Forza Italia e poi il Pdl) di cui è sempre stato l’alfa e l’omega, l’ispiratore e il caoticissimo leader personale. Cerasa Alfano, Forza Italia e il tentativo impossibile di andare oltre il Cav.

26 OTT 2013

Stranezze

Come li vogliamo chiamare? Faccendieri, uomini di mano, facilitatori, mediatori, lobbisti segreti? A ciascuno il suo. Non esistono a memoria d’uomo politici che se ne siano mai privati. Non importa quanto dediti al bene pubblico, quanto onesti o disonesti, questi politici. Mai al mondo l’uomo di stato, il rivoluzionario o il conservatore o il riformista, mai al mondo e in tutto il mondo, è privo di queste protesi umane spesso decisive per la sua opera e per il risvolto incognito della medesima.

25 OTT 2013

Per Santoro serve la Buoncostume

Qui ci vuole il migliore on. Prof. Brunetta (e Bondi la smetta di dire stupidaggini ireniste sull'unico parlamentare della destra che combina qualcosa). Michele Santoro bisognerebbe chiuderlo con ordinanza della Buoncostume. Il conduttore unico delle coscienze ha trovato (ma non è la prima volta) la sua «bottana socialdemocratica», come diceva sfarzosamente il dialogo di un celebre film della Wertmueller. «Bottana» poi è un po' forte, «de sinistra» sì, «socialdemocratica» sì, ma a essere «bottane» un po' bisogna studiare.

21 OTT 2013
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