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Il familismo amorale che servirebbe a Macron

Ottenuto il ridimensionamento delle ambizioni lepeniste e salvato un gruppone centrista, il presidente francese deve designare un primo ministro, tutelare la governabilità con una scelta che abbia qualche possibilità di produrre una maggioranza anche stralunata e precaria, ma non sa che pesci pigliare. Per ora rinvia e consulta. Il modello Italia

28 AGO 2024

L'editoriale dell'Elefantino

Netanyahu e il dramma del terrorismo ebraico

La democrazia israeliana deve venire a capo in emergenza, e qui c’è il ruolo centrale del premier, che dirige il paese, di una delle peggiori minacce esistenziali della sua storia

25 AGO 2024

L'editoriale dell'elefantino

La nuova Kamala contro il weird Trump: la macchina da guerra dem, alle prese con le guerre vere

L’adunata democratica di Chicago, celebrata con toni di ispirata partigianeria dai progressisti di tutto il mondo, ricorda un po' la a“gioiosa macchina da guerra” di Achille Occhetto che portò a Palazzo Chigi Silvio Berlusconi nel 1994. Con le dovute differenze

24 AGO 2024

L'editoriale dell'elefantino

Sul Bayesian sappiamo tutto, ma affondiamo nel complottismo e nell'oscurità psicologica

Per capire quello che davvero è accaduto lungo la costa di Porticello ci vorrebbe un narratore come Joseph Conrad: l'indagine sugli errori, sul coraggio, sui recessi del cuore umano in mare erano la sua specialità. Altri tempi

23 AGO 2024

L'editoriale dell'elefantino

Contro l’ossessione del cessate il fuoco

Subire la febbre del negoziato facendone un idolo per l’opinione pubblica fa dimenticare che l’obiettivo a Gaza è solo uno: sconfiggere Hamas

21 AGO 2024

L'editoriale dell'elefantino

Meglio andarci piano con la storia della complottomania di Meloni

Nel paese del fenomeno Berlusconi e di Di Pietro, per non parlare dei filamenti Toti e Decaro, qualche motivo di preoccupazione per ciò che sta succedendo alla premier è forse lecito, no? O è solo la fissazione paranoica di un presidente che non ci vuole stare e per questo viene bollato come una casalinga disperata?

19 AGO 2024

l'editoriale dell'elefantino

Twitter, un posto strano che non merita ancora un addio

C’è chi se ne va, ma io non sento l’impulso a bloccare, a considerare opinioni le pernacchie digitali. Twitter è un rullo compressore e solo lì, nello scorrimento distratto e nell’attenzione misurata, si realizza la sua vecchia idea tradita di un vero free speech   

18 AGO 2024

I social non c’entrano

Se gli invotabili come Trump e Vannacci diventano votabili è perché la parola non conta più nulla

La parola, da costruttiva che era, quando su di essa per esempio si fondava un blocco di interessi o un’alleanza elettorale, e si calibravano proposte, programmi, traguardi indicati ai cittadini, è diventata un grimaldello, un piede di porco, uno strumento di rapina dell’intelligenza e della fiducia degli elettori, distruzione pura

17 AGO 2024

L'editoriale dell'elefantino

Il dilemma israeliano del colpo preventivo come nel 1967

Come il 5 giugno di 57 anni fa, anche oggi ci si interroga se alle condizioni attuali, nella certezza di un imminente attacco dell'Iran, si debba agire in anticipo. Se per certi aspetti il passato può aiutare, oggi Israele è diviso al suo interno e lo scenario internazionale è molto diverso

15 AGO 2024

l'editoriale dell'elefantino

Le donne afghane e la foto che manca nel nostro mondo gaio

Nel 1968 fu il pugno chiuso di Tommie Smith e John Carlos. A Parigi la storia si è ripetuta come farsa. Alla rifugiata che ha indossato una maglia con su scritto “liberate le donne afghane” erano dovuti gli applausi dello sport olimpico, altro che espulsione 

11 AGO 2024
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