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Bomba nel cuore del potere

Chi sono i pezzi grossi eliminati in Siria

Questa potrebbe essere la fine per il presidente Bashar el Assad. Una bomba è esplosa nella stanza di Damasco dove si teneva un vertice al massimo livello dell’apparato di sicurezza siriano, tutti fedelissimi di Assad, in quella che sembra una replica dell’”Operazione Valchiria”, il tentativo di eliminare Adolf Hitler con un valigetta esplosiva lasciata sotto il suo tavolo durante una riunione. Non è ancora chiaro però se nella stanza c’era una bomba o se a farsi esplodere è stata una guardia del corpo, con un’operazione suicida.

18 LUG 2012

Bulgaria, una strage firmata Iran

8 turisti israeliani sono morti e 37 sono rimasti feriti in Bulgaria per l’esplosione di una bomba su un autobus all’esterno del terminal dell’aeroporto di Sarafovo, a Burgas, sul Mar Nero. Erano sbarcati da un volo proveniente da Tel Aviv (a gennaio un’altra bomba era stata trovata su un autobus di israeliani in Bulgaria). Il primo ministro israeliano, Bibi Netanyahu, ha detto che “l’Iran è responsabile per questo attacco terroristico, ci sarà una forte risposta contro il terrorismo iraniano”.

18 LUG 2012

Addii a Damasco

Il Ministro per la difesa siriano, generale Dawood Rahja, è rimasto ucciso nel corso di un attentato kamikaze questa mattina a Damasco. Diversi i feriti, molti dei quali in gravi condizioni. E’ questo, per il momento il bilancio dell’ attentato kamikaze avvenuto a Damasco di fronte alla sede della sicurezza nazionale siriana. A riferirlo la tv di stato siriana al-Ikhbariya. Il palazzo, situato nella periferia della capitale, si trova a circa un km di distanza dal palazzo presidenziale di Bashar al-Assad

17 LUG 2012

Ahi Geithner

Problema: un gruppo di grandi banche manipola con pratiche fraudolente l’indice Libor (London interbank Offered Rate), lo strumento per determinare i tassi di una quantità quasi infinta di prodotti finanziari per un valore di 360 mila miliardi di dollari, secondo alcune fonti a partire da quindici anni fa; lo scandalo provoca l’apertura di inchieste, il taglio di alcune teste e la minaccia di richieste di risarcimenti enormi; e ora si viene a sapere che il segretario del Tesoro dell’Amministrazione Obama, il giovane prodigio Timothy Geithner, sapeva già tutto nel giugno 2008.

14 LUG 2012

La guerra civile si allarga

Una fonte da Aleppo ci dice come i ribelli stanno per prendere la città

Da Parigi arriva notizia che il belloccio Manas Tlass, generale amico del presidente siriano Bashar el Assad che ha disertato ed è scappato da Damasco, ha già preso contatto con l’opposizione – non con l’esercito della Libertà che combatte sul terreno, ma con l’ala politica degli esuli che s’agitano fumosi da lontano, da fuori. Tlass tenta probabilmente di costruire quel ponte fra ribelli ed establishment su cui si regge l’idea di un governo di transizione siriano proposta dalle Nazioni Unite come soluzione per fermare la guerra civile.

12 LUG 2012

Sarebbe questo il multilateralismo Onu?

Ieri durante un rastrellamento vicino al villaggio di Hreitan, a nord di Aleppo, nella Siria sconvolta dalla guerra civile, i carri armati del governo hanno imboccato una pista che era stata sistemata di recente per agevolare il passaggio dei Caschi blu delle Nazioni Unite. Rappresentazione sintetica e quanto mai efficace di quello che succede sul campo: l’Onu non ha fermato la violenza, ma l’ha piuttosto agevolata, concedendo al regime tempo prezioso per implementare piani di pace che non sono mai stati attuati.

12 LUG 2012

Le trascrizioni del Monde

Quello che non torna nelle registrazioni dello stragista di Tolosa

Il Monde ieri ha pubblicato le trascrizioni parziali delle registrazioni fatte durante l’assedio della polizia a Mohammed Merah, lo stragista francese di al Qaida ucciso nel suo appartamento di Tolosa. Merah parla attraverso un walkie-talkie gettatogli dalla polizia con un negoziatore delle squadre speciali (Raid) e con un ufficiale di fede musulmana dei servizi segreti francesi (Dcri), indicato soltanto con la lettera H.

10 LUG 2012

Fratelli coltelli

La pax egiziana tra islam e generali finisce sulla porta del Parlamento

Due settimane fa, quando la Borsa egiziana ha riaperto, il giorno dopo l’annuncio che il candidato dei Fratelli musulmani era il vincitore delle elezioni presidenziali, l’indice generale delle quotazioni è decollato a razzo verso un sette per cento e prometteva bel tempo stabile: islamisti e generali avevano infine trovato un accordo politico, la coabitazione era possibile. Ieri, la Borsa è andata giù del quattro per cento, mentre tutto il paese si chiedeva se l’accordo c’è davvero o se ci si debba preparare a un lungo scontro politico senza esclusione di colpi.

10 LUG 2012

Nuove rotte pr il greggio

La salvezza contro la guerra nel Golfo è l’emirato di Fujairah

A questo punto, dopo che domenica sono entrate in vigore le nuove sanzioni dell’America e dell’Unione europea contro l’Iran, è tutta questione di mosse e contromosse. Prima quelle americane. L’Amministrazione Obama aumenta la presenza della Us Navy nel Golfo Persico, come deterrente nel caso l’Iran voglia provare a chiudere lo Stretto di Hormuz e anche per disporre di più bombardieri – e più vicini agli obiettivi – se ci fosse la necessità di colpire in profondità nel territorio di Teheran.

03 LUG 2012

Il Pentagono furioso

Che cosa ha fatto imbestialire Leon Panetta con il Pakistan?

Che cosa è successo alla base Salerno? Un mese fa, il primo giorno di giugno, un comunicato asciutto del Comando regionale est in Afghanistan informava che gli americani avevano “respinto con successo un attacco di quattordici guerriglieri con indosso corpetti esplosivi”. La base operativa (Fob) Salerno è la più grande e fortificata del suo settore ed è vicino al confine con il Pakistan.

03 LUG 2012
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