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“Ci vuole al Qaida”

Sul sito del Council on Foreign Relations, organo al livello alto dell’establishment americano, c’è un articolo firmato da Ed Husain che sostiene: “I ribelli siriani oggi sarebbero incommensurabilmente più deboli senza al Qaida. I battaglioni dell’Esercito libero siriano (Fsa) sono stanchi, divisi, confusi e inefficaci. Si sentono abbandonati dall’occidente e sempre più demoralizzati mentre affrontano la potenza di fuoco superiore e l’esercito professionista del regime di Assad.

11 AGO 2012

I Fratelli bombardano

Sospeso a mezz’aria tra la visione dell’islam e il pragmatismo politico, il presidente egiziano espressione dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi, ora è costretto a gettarsi in fretta verso il pragmatismo, persino di stampo militare. Ieri ha licenziato il capo dell’intelligence, il generale Murad Muwafi, per non avere impedito la strage di 16 militari egiziani in una base del nord del Sinai, vicino al confine con Israele, domenica sera. Leggi Il blitz di New York alla banca inglese scatena la rappresaglia della City di Paola Peduzzi

09 AGO 2012

La vampata curda riparte dalla Siria

La rivoluzione in Siria accende il fuoco sotto la questione curda. Alla fine di luglio il governo del presidente Bashar el Assad ha ceduto il controllo del nord est del paese alla minoranza curdo-siriana, creando di fatto una seconda enclave indipendente dopo quella presente nel nord dell’Iraq. Il commentatore turco Mehmet Ali Birand dice – ed è uno ascoltato con attenzione sui media nazionali – che sta per materializzarsi uno dei peggiori incubi per la Turchia, “un megastato curdo” appena oltre la frontiera sudorientale del paese.

08 AGO 2012

Dopo l’attacco al confine

Per i terroristi nel Sinai “ci fidiamo di quello che farà l’Egitto”, dice Israele

L’operazione di sicurezza lanciata ieri dell’esercito egiziano nel pieno della zona demilitarizzata del Sinai è possibile secondo gli accordi di Camp David del 1978, grazie a un permesso che il Cairo rinnova ogni mese, con una richiesta fatta al governo di Gerusalemme e con la sponsorizzazione degli Stati Uniti (sia il dipartimento di Stato sia il Pentagono sono coinvolti) e della Multinational Force, il contingente di osservatori nell’area. Con un soprassalto tardivo, ieri l’esercito egiziano ha annunciato una grande manovra militare (autorizzata) con elicotteri da guerra e truppe vicino al valico di Rafah. Leggi Regime crumbling - Leggi L'onore perduto dei guerieri di Libia

07 AGO 2012

Intervista con il nemico nella Stalingrado di Siria

Per muoversi nella Siria occupata dal suo stesso governo si cambia macchina e si cambia anche guidatore, all’ombra dei vicoli delle cittadine sunnite che circondano Aleppo. Un kalashnikov incastrato accanto al cambio, un altro appoggiato in orizzontale sui sedili dietro, “metti il cellulare italiano in modalità ‘uso in aereo’, per favore, abbiamo paura che altrimenti possano leggere la nostra posizione”. Nella capitale del nord da un momento all’altro si aspetta che la resa dei conti definitiva tra ribelli e governo prenda la forma di una battaglia urbana.

27 LUG 2012

Dal nostro inviato in Siria

Nella battaglia di Aleppo i ribelli sognano l’unità

Il capitano dei ribelli siriani traccia un cerchio su un pezzo di carta. “Questa è Aleppo”. Divide la metà superiore in tanti spicchi, li nomina uno per uno, batte il dito. Salaheddin. Sukhour. Al Shaar… “Questi sono i quartieri che controlliamo”. Quant’è rispetto all’estensione totale della città, in percentuale? “Il 40 per cento. Completamente in mano nostra. L’esercito siriano invece sta qui”, batte il dito questa volta sulla metà inferiore del cerchio. Leggi Sulla via per Aleppo con i ribelli, aspettando i soldati che “ripuliscono”

26 LUG 2012

Dentro alla Siria, a nord

Sulla via per Aleppo con i ribelli, aspettando i soldati che “ripuliscono”

“Mettiti comodo, ci vorranno tre-quattro ore, dobbiamo aspettare che il passaggio sia libero, ma questa notte è pieno di soldati turchi”, dice il capo dei contrabbandieri. Siamo seduti al buio, alla fine di una strada sterrata, in attesa di un segnale dall’altra parte. Sulla frontiera che corre tra Siria e Turchia l’esercito del regime è stato costretto da cinque-sei giorni ad allentare la pressione, perché ha bisogno di tutti i soldati a disposizione per combattere le battaglie decisive ad Aleppo, nel nord, e nella capitale Damasco – “ripulire”, come dicono i portavoce del governo.

26 LUG 2012

Dodici morti al cinema

Da Oslo a Denver, le stragi sono sempre più sofisticate

Nel massacro in Colorado, così come in quello dell’isola norvegese di Utoya – domenica sarà un anno esatto dalla strage – gli stragisti sono stati meticolosi, organizzati, si sono preparati con mesi di anticipo. Il norvegese Breivik da solo ha ideato un piano di guerra così ambizioso e complesso da sembrare quello di un gruppo terroristico al completo: prima un’autobomba in centro per creare allarme lontano dal vero obiettivo, quindi la corsa travestito da poliziotto al raduno dei giovani socialisti, dove li chiamava a raccolta per “metterli in salvo”.

20 LUG 2012

Attentato contro Israele

Dietro l’angolo lo strike sull’Iran, ma in Bulgaria è mistero sullo stragista

Al momento l’identità dell’autore della strage di cittadini israeliani in Bulgaria è ancora ignota. Il governo di Sofia ha dato ai media un video delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto in cui si vede l’attentatore suicida – un giovane bianco con capelli lunghi e bermuda – che era in possesso di una patente americana del Michigan falsa, ma non si è spinto oltre. Nel pomeriggio di ieri è cominciata a circolare l’ipotesi che il giovane fosse Mehdi Ghazali, un estremista con passaporto svedese.

19 LUG 2012

Un ministero in ritardo. Spagnoli più veloci

La Farnesina sapeva qualcosa della liberazione della Urru?

Fonti del Foglio sottolineano che la Farnesina non ha avuto un ruolo di peso ed è anzi apparsa in ritardo – all’oscuro? – al momento della liberazione di Rossella Urru, la cooperante sarda rapita a ottobre in Algeria dal Mujao (Movimento per l’unità e il jihad nell’Africa occidentale) e rilasciata ieri nel Mali. Il Foglio.it aveva dato in esclusiva la notizia sei ore prima della conferma ufficiale.

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