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Embarras à Beirut

L’ex ministro dell’Informazione libanese, Michel Samaha, dal 9 agosto è chiuso in una cella del carcere di Rihaniyeh, a Baabda, est di Beirut. E’ stato arrestato assieme al suo segretario, all’autista e a due guardie del corpo per i legami – non ancora spiegati – con il ritrovamento di venti bombe “molto potenti e pronte a essere azionate con un ordine via telecomando” in varie parti del Libano. Samaha è un libanese fedele al presidente siriano Bashar el Assad e prima lo è stato a suo padre, Hafez, quand’era vivo. Leggi Washington e Parigi sorvegliano in cella l’ex super spia di Gheddafi

08 SET 2012

Les embarras à Tripoli

Washington e Parigi sorvegliano in cella l’ex super spia di Gheddafi

Estradato due giorni fa in Libia, l’ex capo dei servizi segreti di Gheddafi, Abdullah Senussi, è ora in una prigione speciale di Tripoli, sorvegliato anche da agenti dei servizi americani e dei servizi francesi. E’ il risultato di un accordo tra libici, Parigi e Washington per tenere d’occhio l’uomo che custodisce così tanti segreti del regime crollato nel 2011. Il governo di Parigi non si rassegna alla sua mancata estradizione in Francia.

07 SET 2012

Allarme da Kabul

Dice Newsweek, che questa settimana lo intervista, che Ryan Crocker è “la superstar della diplomazia americana” e il più esperto e apprezzato nel suo campo. A luglio Crocker ha lasciato l’incarico di ambasciatore in Afghanistan e poco dopo, il 14 agosto, è stato arrestato a Washington per guida in stato di ebbrezza perché ha causato un incidente leggero, è scappato e quando è stato preso dalla polizia in un parcheggio aveva nel sangue un tasso alcolico doppio rispetto al limite.

04 SET 2012

Le chance di Assad

Bashar el Assad è convinto che  vincerà la guerra civile contro l’opposizione armata. Ai giornali arabi nel fine settimana sono arrivate  le confidenze dei collaboratori più vicini al presidente siriano: “E’ certo che vincerà, che supererà questa crisi nazionale e che resterà al potere”. Quante chance ha? Dal 18 luglio, quindi dal giorno in cui un attentato mai chiarito ha spazzato via i generali e i ministri al vertice del suo apparato di sicurezza, Assad ha intrapreso una spietata campagna di rimonta.

28 AGO 2012

Dentro i servizi segreti a Riad

Il principe Bin Sultan è redivivo e lotta contro Teheran e Damasco

La notizia della morte in un attentato del principe Bandar bin Sultan, direttore dei servizi segreti dell’Arabia Saudita, è rimbalzata rapidissima su Internet nei primi giorni di agosto, grazie a un’operazione di controinformazione gestita dall’Iran, anche se non è stata raccolta dai media mainstream. Le smentite di fatto sono state decisamente discrete, seminate qua e là, come per caso.

25 AGO 2012

Ribaltone nei servizi

Il prossimo Consiglio dei ministri in programma a Parigi a settembre approverà la nomina di Thierry Matta a vicedirettore delle operazioni della Dcri, la Direzione del controspionaggio francese. Prende il posto di Frédéric Veaux. A fine maggio, subito dopo l’arrivo dei socialisti di François Hollande al governo, il direttore, Bernard Squarcini, era stato rimpiazzato da Patrick Calvar.

24 AGO 2012

Fratellanza al governo

Black out al Cairo, così Obama e Israele tentano di ristabilire i contatti

Il Pentagono sta tentando di ristabilire i contatti con le Forze armate egiziane, dopo la decapitazione dei vertici ordinata dal presidente Mohammed Morsi, che è anche un leader del movimento islamico dei Fratelli musulmani. Al Cairo l’intelligence della Difesa americana ha rimpiazzato Joseph Lengyel – che era lì dal 2009 ed era considerato troppo vicino agli uomini del vecchio regime di Mubarak – con il generale Richard Clark, un ufficiale più alto in grado che arriva da una lunga esperienza in Iraq.

24 AGO 2012

Il clan degli irlandesi

Il governo della Siria sostiene che nel paese non c’è una rivoluzione di popolo: ci sono soltanto “gruppi di terroristi” e “bande armate”, che ricevono soldi e ordini dall’estero per distruggere il paese secondo la trama geopolitica disegnata da potenze straniere. Gli Stati Uniti, l’Arabia Saudita, il Qatar e la Turchia. Sulla tv di stato i ribelli sono chiamati con infinito disprezzo “terroristi”, “estremisti” e “mercenari libici”. E’ disinformatia? Al 90 per cento sì.

21 AGO 2012

Il Cairo recide i contatti con Israele

Una settimana fa, dopo la strage di militari egiziani nel Sinai, fonti israeliane hanno detto al Foglio: “Ci fidiamo dell’Egitto perché abbiamo buoni rapporti con i militari e con i servizi segreti e siamo in collegamento diretto con il capo delle Forze armate, il generale Mohamed Tantawi, e con il capo dell’intelligence, il generale Murad Muwafi”. Una settimana più tardi, di quei collegamenti diretti non resta più nulla. Il generale Muwafi è stato cacciato dal suo incarico martedì scorso. Leggi Chi comanda al Cairo

14 AGO 2012

Che cosa farebbe Bill Clinton?

“I ribelli siriani hanno bisogno dell’America”, dicono i democratici

Nicholas Kristof, editorialista e inviato del New York Times, quindi del giornale più influente schierato dalla parte del presidente Obama, firma un editoriale duro contro Obama, accusato di essere assente sulla questione siriana. Kristof è ad Aspen, nel Colorado, per l’incontro annuale dell’Aspen Strategy Group, un gruppo bipartisan interessato ai grandi affari internazionali, ed è rimasto colpito dalla quantità di interlocutori che battono tutti sullo stesso concetto: è ora di muoversi più aggressivamente, anzi, l’America è già in ritardo. Leggi Ci vuole al Qaida di Daniele Raineri

11 AGO 2012
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