Primarie, chi vince e chi perde I risultati delle primarie del centrosinistra offrono uno scenario che va ben al di là dei numeri definitivi offerti ieri dal responsabile organizzazione del Pd, il mitico Nico Stumpo. I numeri raccontano di un primo turno vinto facilmente da Bersani (44,5 per cento) ma in cui l’ottima affermazione di Renzi (35,5 per cento, 20 punti di vantaggio su Nichi Vendola) non solo ha costretto il segretario a un ballottaggio che non era scontato ma ha fornito anche una fotografia di un nuovo centrosinistra che – e ci dispiace per Rosy Bindi – difficilmente potrà essere cestinata. Leggi La rivalità tra fratelli e il senso del centrosinistra per “Festen”, dove ci si odia con tanto affetto di Annalena Benini 27 NOV 2012
Il commento di Claudio Cerasa Primarie, Bersani vince il primo turno ma Renzi c'è. Polemiche sui risultati Leggi Renzi: "Dati ufficiosi, vorremmo quelli ufficiali" - Leggi Renzi e Bersani al ballottaggio - Leggi I primi messaggi di Bersani a Vendola 26 NOV 2012
Renzi, Bersani e il tabù del carisma Dimenticatevi le ultime polemiche di giornata, gli ultimi battibecchi elettorali, le ultime sciocche contese sui quattrini, le ultime malizie sulle regole, gli ultimi bisticci sui fuorionda e le ultime scemenze sugli imminenti brogli ai gazebo, e nelle prossime ore provate a perdere qualche minuto e ragionare su quello che alla fine di questa campagna per le primarie potrebbe essere il vero fuoco e il vero senso culturale della sfida tra l’usato sicuro di Pier Luigi Bersani e la rottamazione di Matteo Renzi. 24 NOV 2012
Numeri, calcoli e segreti della macchina di Bersani I conteggi di Bersani al sud e i sospetti di Renzi sull’Ohio del centrosinistra A cinque giorni dall’inizio delle primarie, nella testa di Matteo Renzi ci sono un paio di numeri con i quali il sindaco sta facendo i conti in vista del 25 novembre. I primi numeri ancora una volta riguardano i sondaggi sorprendenti ricevuti ieri da Fabrizio Masia (Emg) secondo i quali Renzi sarebbe distanziato dal segretario del Pd appena di un punto e mezzo. Renzi è ottimista e nel preparare gli ultimi giorni di campagna elettorale (domenica Firenze, sabato il resto della Toscana, venerdì Umbria, giovedì Emilia Romagna) continua a ripetere ai suoi – meno ottimisti di lui – che la gara è aperta e il ballottaggio “è certo al 99 per cento”. 21 NOV 2012
L’uomo che ha sconfitto Krugman "If you look back, the crash is very good”. Le immagini delle migliaia e migliaia e migliaia di persone che tre giorni fa hanno partecipato in tutta Europa ai cortei, alle protese, alle manifestazioni e agli scioperi organizzati contro il famoso regime dell’austerity imposto a gran parte dei paesi del nostro continente dalle tecnoburocrazie europee non si possono capire fino in fondo senza imparare a memoria questo nome: Toomas Hendrik Ilves. 18 NOV 2012
Sindrome da rullata I sostenitori di Matteo Renzi devono aver trovato molto rassicurante il sottotitolo che in queste ore il Gran Rottamatore ha scelto per rappresentare metaforicamente (e obamaniamente) la tre giorni di incontri alla stazione della Leopolda: “Il meglio deve ancora venire”. E meno male, verrebbe da dire. Nelle ultime settimane, infatti, da quando il sindaco ha annunciato la fine della famosa fase uno della sua campagna elettorale (quella, per intenderci, per rottamare D’Alema), l’impressione è che Renzi non sia ancora riuscito a superare con successo la patologia con cui spesso si trovano a fare i conti i più inesperti fra i giocatori di calcio Balilla: la sindrome della “rullata”. 17 NOV 2012
Il Pd lancia la sua esca “Non ho ancora capito se sarà una lista, un movimento oppure un vero partito ma quello che ho capito è che adesso dobbiamo fare di tutto per iniziare da subito un percorso comune con la realtà politica che sabato prossimo nascerà a Roma con Luca Cordero di Montezemolo, Andrea Riccardi, Raffaele Bonanni e Andrea Olivero. Voglio dire, almeno con loro…”. La nostra conversazione con l’ex segretario del Partito democratico Dario Franceschini si interrompe non appena il cronista ascolta l’attuale capogruppo del Pd alla Camera utilizzare un’espressione che suona come un campanello d’allarme: “Almeno con loro…”. 16 NOV 2012