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Adesso al governo

“Io non vorrei dire, ma nei rapporti tra Renzi e Letta una terza soluzione in teoria c’è”. Stefania Giannini è da due mesi la vice di Mario Monti, guida dal 16 novembre ciò che resta di Scelta civica e pochi giorni dopo aver osservato il modo in cui il minimo battito d’ali di una farfalla di Firenze è stato in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo, ovvero a Palazzo Chigi, si è resa conto che “così il governo non può durare, Renzi e Letta devono scegliere quale delle tre strade possibili intendono imboccare”. Leggi l'editoriale L’illusione d’un patto di governo e i destini paralleli di Letta e Alfano

07 GEN 2014

Una Leopolda a viale Mazzini

Nomine, piani, diffidenze. Indagine su una Rai alle prese con il ciclone Renzi

 A Viale Mazzini, i dirigenti che hanno voglia di scherzare dicono che in Rai da quando Matteo Renzi è arrivato in cima ai vertici del primo partito italiano si sta un po’ tutti disorientati, confusi e preoccupati più o meno come d’autunno sugli alberi le foglie. E così, nelle stanze che contano della televisione pubblica, succede che oggi è tutto un che farà Matteo, che intenzioni ha Matteo, chi piazzerà Matteo. Formalmente, la strada scelta dal segretario per avvicinarsi all’irresistibile marmellata della tv pubblica è quella della prudenza e dell’ostentazione di un’indifferenza reciproca Dietro l’indifferenza, però, in Rai c’è un universo complicato e in ebollizione che cerca non solo di accreditarsi ma anche di orientarsi nel nuovo regime renziano.

28 DIC 2013

Passera spiega come Letta-l’immobile può risolvere il pasticcio dell’anno

Corrado Passera, senza girarci troppo attorno, lo definisce il “pasticcio dell’anno” e non ci vuole molto a capire che l’argomento di cui parla l’ex amministratore delegato di Banca Intesa, ed ex ministro dello Sviluppo del governo Monti, comincia per “Tele” e finisce per “com”. Telecom, sì. Passera ha osservato con curiosità mista a incredulità l’azione del governo guidato da Enrico Letta e la sua sostanziale neutralità rispetto all’operazione Telecom-Telefonica.

21 DIC 2013

La fase due della Leopolda

Bettini spiega perché Renzi premerà il tasto finish del governo Letta

“Lo capiranno anche loro, non c’è nulla da fare, il governo non può durare e vedrete che al ritorno dalle vacanze di Natale Letta e Renzi si renderanno conto che non ci sono scelte, e che per combattere il populismo, avere più peso in Europa, dare al paese le riforme che occorrono e garantire all’Italia una vera stabilità la soluzione è una: smetterla con questa situazione sospesa, fare una riforma elettorale e andare a votare in primavera”. Goffredo Bettini parla quasi senza prendere fiato con lo sguardo acceso e incredulo di chi non capisce come sia possibile non rendersi conto di un fatto politico che non si può non considerare ovvio e lineare.

21 DIC 2013

Così Renzi tratta con Berlusconi

“Certo che è vero! Certo che stiamo provando a capire se è possibile lavorare con Forza Italia. Nessun mistero. Nessun segreto. Noi lo diciamo da un po’. Se non ci credete la colpa non è nostra”. E’ martedì, siamo a Roma, a due passi da Largo Argentina, in una famosa pizzeria napoletana, e Maria Elena Boschi, responsabile delle riforme del Pd, dice quello che molti renziani pensano ma che non sempre dicono ad alta voce. Si parla di riforma elettorale, qui, si parla dell’unico strumento con cui Renzi può mettere sotto pressione Letta e costringerlo a fare riforme giocando con quell’arma da fine mondo che si chiama voto anticipato. Già, ma di che legge stiamo parlando?

19 DIC 2013

Sul ring con Renzi e Alfano/1

Renzi mena allo stomaco Alfano per non trasformare la foto di Vespa nella nuova (e letale) foto di Vasto

Il rischio c’era, si sentiva, si fiutava nell’aria e lo si leggeva nello sguardo di Renzi un secondo dopo quel ghigno un po’ così offerto ai fotografi ammucchiati sotto il palchetto di Palazzo Santa Chiara. Clic. Sono le 17.45, siamo a Roma, il teatro è gonfio di giornalisti e all’improvviso Matteo Renzi si ritrova immortalato in un’istantanea esplosiva. Letale. Cerasa Perché Renzi parla con il Cav. Intervista a Maria Elena Boschi

19 DIC 2013

Renzi, arrivo

La sconclusionata corsa di Prodi alle prese con chissà cosa (il Quirinale?)

Piazza della Pigna, Roma, lunedì 16 dicembre. Sono le quattordici e trenta, Giorgio Napolitano ha appena finito di vergare il duro discorso che di là a breve rivolgerà alle forze politiche dal Quirinale e in un piccolo ristorante romano un amico del presidente della Repubblica, Emanuele Macaluso, offre al cronista un’opinione gustosa rispetto a un duello che segnerà i prossimi mesi di questa tormentata legislatura. “Secondo me – dice Macaluso – Romano Prodi, al dopo Napolitano, un pensierino ce lo sta facendo”. Prodi, già. Leggi anche Merlo Nap. e i tre pestiferi

18 DIC 2013

Il caso Boccia e la prima frattura (causa Renzi) nell’universo lettiano

Domenica scorsa Enrico Letta ha eccitato la platea dell’assemblea del Pd promettendo di mettere le famose balls of steel a disposizione di una battaglia cruciale per le sorti dell’umanità: la guerra contro i retroscenisti birbanti che si divertono a raccontare qualche dettaglio sul rapporto tra il segretario del Pd e il presidente del Consiglio. Rapporto che, naturalmente, sia Letta sia Renzi giurano essere idilliaco ma che purtroppo ogni tanto regala ai retroscenisti alcune chicche che meritano di essere raccontate. Leggi anche Farinetti spiega perché Renzi deve costringere Letta a votare subito - Pizzino segreto dei renziani spiega perché a marzo comincia il conto alla rovescia

17 DIC 2013

Pizzino segreto dei renziani spiega perché a marzo comincia il conto alla rovescia

Nelle ultime ore, nei corridoi di Montecitorio, si discute molto di un’iniziativa informale fatta da un gruppo di renziani che per conto del segretario del Pd si sono informati per verificare la possibilità di accorpare il prossimo venticinque maggio sia le elezioni Europee sia le elezioni Politiche. I renziani, per avere illuminazioni sulla questione, si sono mossi su più fronti.

17 DIC 2013

Forza Eataly

Farinetti spiega perché Renzi deve costringere Letta a votare subito

Stiamo al gioco. Se è vero che il nuovo Pd ha così pochi punti in comune con il vecchio Pd da risultare agli occhi dell’osservatore come fosse, e lo diciamo con un sorriso, una sorta di Forza Eataly, se le cose stanno così si può dire che sulla tessera numero uno di questo nuovo partito si trova il nome di un imprenditore famoso, che negli ultimi anni è diventato uno degli azionisti di maggioranza del renzismo di lotta e di governo: Oscar Farinetti, inventore di Eataly. Cerasa Pizzino segreto dei renziani spiega perché a marzo comincia il conto alla rovescia

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