Satana ha 5 stelle e urla “vaffanculo” Roberto Dal Bosco è un eroe controculturale, un videoartista appena rientrato da Salt Lake City dove la sua animazione digitale del “Convito di San Gregorio Magno” di Paolo Veronese ha messo in fila oltre 230.000 spettatori, un vicentino classe 1978 che viaggia in tutti i continenti sia per lavoro sia per diletto e ovunque vada riesce a trovare una messa in latino o un Rick Santorum, fotografando il tutto per la gioia degli amici di Facebook, l’autore di due libri preziosi e rischiosi, scritti a tomba aperta, entrambi pubblicati da Fede & Cultura: nel 2012 dell’unico libro non agiografico sul Dalai Lama e adesso di “Incubo a 5 Stelle. Grillo, Casaleggio e la Cultura della Morte”. 01 MAR 2014
I tiepidi vanno all’inferno, io vado a Marsiglia in talare con padre Zanotti Bisogna andare a Marsiglia. Non per il pastis, non per il sapone, non per la bouillabaisse, ma per un prete. Un prete così potentemente prete come padre Zanotti, così ardente e appassionato, così trascinatore, in Italia non riesco a trovarlo. Dicono un gran bene di don Fabio Rosini, a Roma, che non sarà un ipocredente ma pure lui nelle foto appare in maglione o in tenuta da pastore anglicano: come mai? Perché tanti preti, anche buoni preti, indossano il clergyman? Leggi anche Ferrara Finita la tregua tra mondo e Francesco - Ferraresi Perché il mondo ama la fase pop della chiesa che negozia senza opporsi 06 FEB 2014
Chi porta la maglia porta il fuoco I ragazzi che portano il fuoco sono i ragazzi che portano la maglia con padre, madre e figli che si tengono per mano. Io li osservo e invidio il loro coraggio: Chesterton predisse che un giorno ce ne sarebbe voluto per affermare pubblicamente che due più due fa quattro, e quel giorno eccolo, è arrivato. Matzuzzi Un prete non negoziabile - Meotti Noi liberali, figli delle cattedrali 29 GEN 2014
Io, cattolico di destra (tendenza Giovanardi), favorevole alla cannabis Io sono un conservatore, sono un cattolico praticante, sono un uomo di destra (della destra divina, chiaro), e sono un potenziale elettore di Giovanardi (se collegi e leggi elettorali mi consentiranno di dare una preferenza personale al senatore modenese sicuramente gliela darò). Per ciò, e non a dispetto di ciò, sono moderatamente favorevole alla cannabis libera. L’avverbio è importante e fa l’uomo di destra che, conviene ricordarlo, si caratterizza per realismo e pessimismo: io non credo che legalizzare le canne conduca al paradiso in terra, sono mica un pannelliano. Rizzini Sarà la crisi, o forse no, ma la marijuana è il nuovo nero 09 GEN 2014
Per non ascoltare Mika basterebbe leggere quella vecchia pazza di Ida Magli Ci salveranno le vecchie pazze? C’era una volta Oriana Fallaci, vecchia pazza immensa, oggi c’è Ida Magli, vecchia pazza più piccola e meno glamour ma comunque la migliore vecchia pazza su piazza. Se “La rabbia e l’orgoglio” non ha mutato di un millimetro la nostra sorte collettiva non è pensabile che possa farlo “Difendere l’Italia” (Rizzoli), libro che però mi fa gioco individualmente. Lo uso come usbergo per difendermi dalle giovani ammodo pronte a saltarmi addosso ogni volta che dimentico di autocensurarmi. 01 GEN 2014
Benedetti siano i farmacisti, con le loro vetrine in cui la Natività è rappresentata come Cristo comanda Benedetti farmacisti. Non avevo capito la valenza cristiana della categoria fino a quando non ho chiesto agli amici di Facebook di mandarmi, scopo pubblicazione in bacheca, le foto dei presepi ammirati nelle vetrine cittadine. Non presepi pubblici ma presepi nei locali pubblici, negli esercizi commerciali, a testimoniare una devozione personale esplicitata con qualche piccolo rischio in un tempo di apostasia e anticristianesimo. 25 DIC 2013
Rottamarsi un po'/8 Non è politica, sono tornei. Non sono militanti ma groupie Renzi ha tanta stima di sé da fare schifo, i renziani così poca da fare pena. Il trionfo del sindaco di Firenze mi ha colto mentre stavo leggendo Cesare Brandi (“La fine dell’Avanguardia”, Quodlibet). Lo storico dell’arte vi scrive anche di sport: “Il tifo assuefà l’uomo a vivere a lato di sé stesso”. 10 DIC 2013
Questi battesimi s’hanno da fare Spero proprio che il Santo Padre non mi telefoni, non devo chiedergli prefazioni e comunque temo che resterei pietrificato, però vorrei trovare il modo, un modo meno traumatico, di comunicare con lui, e pregarlo di dire ai preti di battezzare tutti coloro che lo desiderano. Chi è dentro la chiesa non se ne rende conto di quanto il clero, da fuori, risulti respingente. Profondo oggi è il baratro fra il simbolo di un Papa mai così accessibile e abbracciante e la realtà di preti arcigni e burocratici che alle richieste di salvezza (il battesimo è questione di salvezza) oppongono regolamenti stilati ai tempi in cui Berta filava. Matzuzzi I vescovi Usa scelgono la guida moderata, Müller modera quelli tedeschi 13 NOV 2013
Gli italiani sono diventati enofobi Io dovrei bere di meno ma gli italiani dovrebbero bere di più. Un settore decisivo come quello vitivinicolo non può vivere solo di esportazione. Che grazie a Dio va bene, come dicono Coldiretti e amici vignaioli, anche quelli più piccoli e contadini che mandano all’estero oltre il cinquanta per cento della produzione e non so come facciano, loro che non hanno nemmeno l’e-mail, figuriamoci un sito. Se n’è accorto perfino il Washington Post che in Italia non si beve abbastanza, e da noi invece nessun grido d’allarme, tutti a parlare di omofobia anziché di enofobia, il terrore che specie a mezzogiorno coglie sempre più uomini messi di fronte al sacro liquido. Berardinelli L’Italia sempre eguale 01 NOV 2013
La non indifferenza che uccide Li ha uccisi la non indifferenza. Quindi non li ho uccisi io che all'africano mendicante davanti al Conad non sgancio nemmeno i centesimi che mi danno fastidio in tasca, che all'asiatico ambulante che ogni sera in vineria tenta di piazzarmi una rosa non offro nemmeno uno sguardo. Se questi due stranieri telefonano a casa parlando di un italiano generoso, di sicuro non si riferiscono a me. Se esortano amici e famigliari a raggiungerli, di certo non è dietro mia istigazione. I cento o duecento o non so quanti morti di Lampedusa li ha uccisi la non indifferenza ovvero l'illusione dell'accoglienza. Leggi anche La strage di Lampedusa - l'editoriale Tragedie e parolai - Valensise Lampedusa, attracco finale 03 OTT 2013