L’Anti-dunque è ovunque Le donne che lo fanno venire piccolo sono quelle che ci tengono a farti sapere che lo sanno, quanto sei scarso. I consigli del Dottor Amore per evitarle. 03 AGO 2014
Ardimentosi vapori odorosi Dior. La maggioranza relativa delle pazienti interpellate giudica sommamente erotogeni le fragranze accreditate al sarto francese. Viaggio tra i profumi più “dunquistici”. Ma solo il fumo di un sigaro evoca la triade lusso-calma-voluttà. 26 LUG 2014
Intense note di fregola Lui non vuole pensieri, ma lei ci sente benissimo. Ecco la playlist erotica per “pescare a strascico o con lenza” compilata da DJ Amore. Astenersi Brahms. 22 LUG 2014
Andiamo al dunque Mi presento, sono il Dottor Amore, erotologo, e illustro in una serie estiva che comincia oggi come si fa a fare quello che tutti dovrebbero fare. 15 LUG 2014
Sberleffo alla livornese Siccome mio padre era paracadutista, alla Folgore, di comunisti a Livorno non ne ho conosciuti tanti. Forse, adesso che ci penso, nessuno. 09 GIU 2014
L’italiana che femmineggia Tony Bennett dice che Chiara Civello è la migliore cantante jazz della sua generazione. E tutti a ripeterlo a pappagallo, perché è facile da ricordare, perché suona bene, perché c’è scritto pure su Wikipedia. Ci vuole molto tempo per ascoltare anche solo i brani più significativi di Lalah Hathaway, Norah Jones, Jane Monheit, Madeleine Peyroux, oltre che ovviamente di Diana Krall, si fa prima a pensare che il vecchio crooner sia la bocca della verità o almeno Frank Sinatra. Questo non è l’inizio migliore per un pezzo in cui mi propongo di elogiare sfrenatamente Chiara Civello e il suo ultimo disco, me ne rendo conto. 05 GIU 2014
Cronaca di un pestaggio nero a Piazza Vittorio pensando al ministro Alfano Ho salvato la giacca: ma l’Italia chi la salverà? L’altra notte ero a Piazza Vittorio e qualcuno adesso potrebbe domandarmi: cosa ci fa di notte un uomo elegante come te a Piazza Vittorio? Ero alla festa di Donatella Pascucci, donna di cinema. E cosa ci fa una donna di cinema a Piazza Vittorio? Abita a pochi metri da Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Marco Bechis, Carlotta Natoli, Francesco Piccolo, Enrico Ghezzi, Mimmo Calopresti, Mario Martone, tutti incomprensibilmente pazzi per il lercio Esquilino. Leggi anche Meotti I Boko Haram del politicamente corretto. Licenziato anchorman della Bbc 15 MAG 2014
Sinistra Slow Foot Una volta la sinistra, quando la sinistra era soprattutto comunista, era amica degli operai. Adesso, che è soprattutto dirittista, è amica dei pensionati (il Pd pesca molto in quella vasca) che di lavoro, fabbriche, fatturati, export, ciminiere non hanno più bisogno, e chi ne ha bisogno si arrangi anzi crepi, di fame. L’ambientalismo è ideologia delle società senescenti, dico io, e, dice Claudio Cerasa in “Le catene della sinistra” (Rizzoli), di una sinistra non razionale. Ma se la sinistra fosse razionale che sinistra sarebbe? Da che parlamento è parlamento la sinistra si alimenta di utopia, una sinistra realista è una contraddizione in termini e questo si evince anche nelle pagine del capitolo cerasiano a me più caro, e non solo perché si apre con una mia lunga citazione. 09 MAG 2014
Paola Bacchiddu e l’uso elettorale del culo: qui si preferiscono le donne sincere Paola Bacchiddu mi ha preso per il culo. E a me non sta bene, anche se quando ha fatto quello che ha fatto non credo pensasse solo a me, non ho questa pretesa: penso che pensasse a tutti i maschi italiani di ben protesi nervi. La capa ufficio stampa della lista Tsipras, che anni or sono conobbi, però vestita, proprio nella redazione del Foglio, si è fatta fotografare da dietro in bikini bianco e poi ha messo lo scatto su internet con la seguente didascalia: “Ciao, è iniziata la campagna elettorale e io uso qualsiasi mezzo. Votate l’Altra Europa per Tsipras”. Io di Tsipras so soltanto che è una specie di comunista greco, non ne sentivo il bisogno, un’Europa alternativa a quella esistente mi sembra meno reperibile dell’araba fenice, e chi usa qualsiasi mezzo pur di farsi notare lo definisco machiavellico e amorale. 06 MAG 2014
Il mio Veneto alto, dolce e pio, sfigurato dal “Cartongesso” del pregiudizio Questo libro mi ha fatto stare male, mi ha fatto venire le palpitazioni, ho provato a leggerlo a letto ma niente da fare, ogni volta dovevo scendere in cucina a prendere le gocce di biancospino e dopo, non volendo correre altri rischi, aprire il riposante carteggio Ceronetti-Quinzio. Lo so, sono un ragazzo sensibile, beati gli stomaci di struzzo e i cuori di sasso capaci di affrontare “Cartongesso” di Francesco Maino (Einaudi), e digerirlo tranquilli. L’autore è stato paragonato a Thomas Bernhard e non starò qui a dire che non si merita il paragone perché Thomas Bernhard non ha scritto solo capolavori, è possibile che “Cartongesso” sia al livello di qualche Bernhard minore che non ho letto, o forse nemmeno questo. 28 APR 2014