Vivian Gormick e le passeggiate a New York con sua madre, campi di amorosa e rabbiosa battaglia Questa è la storia lucente e spietata di un amore. Fra una figlia adulta e sua madre, fra una madre che invecchia e la scrittrice Vivian Gormick, che in un memoir pubblicato negli anni Ottanta in America ha messo a nudo i grovigli della crescita, del distacco e dell’unione fra due donne che passeggiano insieme, spesso litigando, per le strade di New York. 12 NOV 2016
Il Figlio Non si può stare da soli nemmeno in bagno, ecco la semplice verità Mi chiudo in bagno per non essere disturbata, e anche come gesto di esasperazione, ma la verità è che ho bisogno di essere disturbata, a volte spero di essere disturbata, ma voglio che tutti sappiano che mi stanno disturbando, e pensino quindi a quanto sono gentile, proprio una brava madre, perché mi lascio disturbare anche in bagno. 11 NOV 2016
Bastonare un uomo che muore. Il racconto della disumanità nella nuova strage dei migranti Davanti alle coste della Libia, con il mare in burrasca, sono morte duecentoquarantanove persone. Ventinove sopravvissuti sono arrivati a Lampedusa e hanno raccontato a Pietro Bartolo, il medico dell’isola, che un uomo è stato ucciso perché aveva paura. 05 NOV 2016
Il Figlio La spietatezza di madri e figlie, fra merendine e corse in avanti La più spietata era sicuramente la madre di Anna, che costringeva la figlia ad allenarsi a tennis ogni giorno e a fare i tornei tutti i fine settimana, la teneva sempre a dieta e le vietava di mangiare le merendine. Così Anna arrivava a casa nostra il pomeriggio presto, suonava alla porta e andava subito in cucina. La guerra non infinita di chi fugge e di chi resta. 04 NOV 2016
La terra trema, e i nostri figli no La scossa più forte, domenica mattina, ha segnato un avanzamento: il terremoto è entrato per sempre in ogni parte di noi, anche nei bambini. Ora hanno capito che questo mostro esiste, e non se ne va. 01 NOV 2016
Anais Ginori racconta il massacro di Charlie Hebdo e quel gesto cruciale nei giornali di carta La mattina del 7 gennaio 2015 Wolinski, il disegnatore, si trova davanti all’edicola di Saint-Germain-des-Prés per comprare i giornali di carta. “Come va Patrick?”, chiede Wolinski all’edicolante, come ogni volta. “Tutto male, monsieur Wolinski, purché duri”, risponde il giornalaio, come ogni volta. 29 OTT 2016
Il Figlio Una notte Brigitte ha smesso di esistere, poi è precipitata qui Brigitte, una rifugiata del Congo, è arrivata ed era un fantasma, si sdraiava per terra, si accovacciava davanti all’insegna di McDonald’s, non sentiva più nemmeno il dolore che la squarciava. Melania Mazzucco ha raccontato questa vita spezzata e gli ostinati tentativi di ricomporla in “Io sono con te, storia di Brigitte”, appena uscito per Einaudi. 28 OTT 2016
Mi telefoni o no? Piccolo galateo della comunicazione, dalla scomparsa al ritorno coraggioso dello squillo. Ma fate attenzione: è importante evitare le risate scritte e i memo vocali fra adulti 23 OTT 2016
Storia di Mirta e di suo figlio Ilie. L’infelicità è sempre più vicina, fra la Moldavia e l’Italia Non esistono le parole giuste per dire a un figlio di dodici anni: ti lascio qui, starai solo, starai male, avrai freddo, io non ti porterò il tè caldo la mattina, non ci sarò mai quando farai i compiti e quando sarai triste e quando i vestiti ti diventeranno piccoli. 22 OTT 2016