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ANDREA'S VERSION

Studiare tanto e non saper distinguere cosa è censura e cosa no

Andrea Marcenaro

Votarsi all’impegno e alla ricerca. Dedicarsi agli altri, all’insegnamento alto e insieme alla politica, tra meritati riconoscimenti. E una tale ciclopica menata per ritrovarsi come il professor Cacciari, l’anticonformista alla Travaglio convinto che sprezzare quei fottuti putinisti di Limes sia un esercizio di censura?

Obbedire al papà e alla mamma. Non marinare la scuola, non disturbare. Studiare a casa, fare i compiti con diligenza, sempre, non copiare, meglio un errore leale che evitarlo da furbi. Superare così le elementari, le medie, le superiori e maturarsi. Poi l’università. Frequentarla, viverla, seguire i corsi, diventare tra i migliori, gioire nell’apprendere la ricchezza che il sapere ulteriore ti regala ogni giorno. Votarsi all’impegno e alla ricerca, cioè alla risposta per le molte domande che ancora la cercano. Dedicarsi agli altri, all’insegnamento alto e insieme alla politica, tra meritati riconoscimenti. Bon. E una tale ciclopica menata per ritrovarsi come il professor Cacciari, l’anticonformista alla Travaglio convinto che sprezzare quei fottuti putinisti di Limes sia un esercizio di censura?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.