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Non siamo più devastatori, ma meneremmo, questo sì, palate di ebrei

Andrea Marcenaro

Niente di irrecuperabile, intendiamoci bene ed evitiamo ogni allarmismo. Ma i fatti parlano. Volete aprire una panetteria a Parigi? Venti minuti dopo, centomila studenti in piazza, tute gialle, bianche, nere, violette, attillate, e i camarade dell’edilizia, e i sindacati dei metalmeccanici, e una marea di parigini scatenati contro la panetteria voluta dal governo, e tre mesi di sciopero, banche devastate, automobili in cenere, picchetti di violenti davanti all’Opéra. Minchia! E per la Finanziaria in Italia? Quattro occupanti cronici tra quelli di inizio anno al Mamiani, l’unico romanista che non va allo stadio, gli ultimi due rimasti del Comitato per la casa di San Basilio, un barcone di signore con la collana di perle, cento professori senza cattedra e cinquantamila fancazzisti (4 mila secondo la questura), con i soliti attaccabrighe invitati da Parigi, Berlino e Amsterdam a scassare qualcosa per dare al corteo dignità di corteo.

Resta il fatto che, senza i black block dell’estero, senza le nonne del Leocavallo o qualche papà di quell’immortale centro sociale di Torino di fine Ottocento dal nome impronunciabile, le vetrine ormai qui le puliremmo, altro che devastatori, avviteremmo le candele delle automobili, rinnoveremmo le zebre sull’asfalto. Dimenticavo: ma meneremmo, questo sì, palate di ebrei. Per dire. Avranno pure occupato l’Odéon, i casseur di Rue de la Paix, fatto la Baader-Meinhof, quegli altri a Berlino, e i provos, quelli di Amsterdam, sfrecciato in bicicletta da dieci lustri come tanti scemi. Onore al  merito. Ma chi ha fondato qui, e dico qui, da noi, Lotta Continua, Potere Operaio, l’Autonomia, le Brigate Rosse o Prima Linea? Chi ha menato di più, sprangato di più, scassato di più, durato di più? E alla fine della fiera, nemmeno terzi in Europa? Noi? I compagni  italiani? Semiti compresi? Ma che vergogna!

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.