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Il Corano di Hosseini pesa un chilo in più su di noi

Andrea Marcenaro

"Il Corano dice il vero: dietro ogni prova e ogni dolore cui Dio ci sottopone c’è una ragione” dice lo scrittore

Non l’ha detto un mullah assatanato, né il rampollo di una famiglia potente; Khaled Hosseini resta un letterato con riconoscimenti internazionali e milioni di volumi alle spalle; un fuggitivo, la cui famiglia ha dovuto chiedere asilo politico dopo il dominio russo su Kabul e per il quale, per anni, perfino in California risultò durissima sfangarla. Una persona per bene, grande scrittore, ragionatore raffinato e interlocutore della massima civiltà. L’aveva già detto, ha ritenuto di ripeterlo e ribadirlo due giorni fa, tornato per una missione con l’Onu in Afghanistan, nel pieno degli stupri musulmani sulle ebree confinanti con Gaza: “Ricorda ciò che dice il Corano: sia benedetto Colui nelle cui mani è tutto. Egli è sopra a tutte le cose potente. Creò la morte e la vita per provarci. Il Corano dice il vero: dietro ogni prova e ogni dolore cui Dio ci sottopone c’è una ragione”. Deve averla anche Hosseini, una sua ragione. Credo risulti abbastanza simile a quella per cui, di volta in volta, il Corano suo pesa un chilo di più sul culo nostro.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.