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Andrea's Version

Vigilare sempre sul fascismo, dunque

Andrea Marcenaro

È lì in agguato, secondo Repubblica e Formigli: ovunque. Mai distrarsi e mai dimentcare

Non si sa più cosa fare. Dice: già, e il fascismo che torna? Giusto. Mai dimenticare che marea di stronzi gli diede anima e corpo la prima volta, mai scordarsi di Matteotti, dei fratelli Rosselli, del pentimento di Norberto Bobbio, quantunque mai piaciuto a Gad (lo raccolse il fascista Buttafuoco, e ben che fece). Mai perdere di vista l’orgoglio del professor Ruffini, il quale al fascio disse sempre di no. Giusto. Intanto il fascismo è di nuovo alle porte. Repubblica tira il nero del risorgente regime come nemmeno un paio di buoi. Formigli, figurarsi se perde l’occasione di analizzare il fascismo incombente a partire da Romolo e Remo. Spunta la Francia dal fondo. La Svezia. L’Ungheria. Corre l’Europa sul filo del sovranismo. Vigilare dunque. Ci mancherebbe. A condizione di mai distrarsi. Di mai dimenticare che gli unici, i veri, gli autentici eredi del nazifascismo in rivincita piena sono, restano e resteranno gli ebrei.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.