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Il punto d'incontro tra atei e credenti resta la croce

Andrea Marcenaro

Natale si avvicina e smettiamola di dire che non è possibile il punto di incontro tra persone pie e mangiapreti: abbiamo cose in comune

Andiamo fuori tema, e vabbé, è che Natale sta già qui. E ancora insistono che non sia possibile alcun incontro tra credenti e atei, tra persone pie e mangiapreti. Falso. Il credente per antica storia appende al muro il crocefisso classico. Con eventuale contorno iconografico: Cristo, le pie donne sotto, i due ladroni, i soldati romani intenti ai dadi, più la ferita di lancia al costato. Ah, e il fiele. Si aggiunga il fiele. Poi però tocca gli altri, ai senza morale. Acquisiranno, costoro, uno stock di croci vergini. Per inchiodarci sopra chi gli pare.

Per quanto riguarda me, cinquemila croci e vorrà dire che mi svenerò: ma tremila per altrettanti magistrati veramente offesi; milleottocento dedicati ai cronisti presso Procure e Preture; centonovantanove croci saranno riservate agli agenti di polizia giudiziaria, quelli con i fascicoli riservatissimi che gli offesissimi in nero hanno autorizzano a passare sottobanco durante il mercato del pesce. Costretto infine a vederla di nuovo, toccherà, con la morte nel cuore, di inchiodare la sublime Gabanelli. Con tre punte ad arpione. Sarà senz’altro Madonna, la Milena, splendente com’è. Ma prima o dopo dovrà pur smetterla di frantumarci le balle solo per sculettare da giornalista americana.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.