Donna palestinese durante gli scontri con le forze israeliane nel 2018 a Khan Yunis (foto di Etienne De Malglaive/Getty Images) 

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Una di più

Andrea Marcenaro

La storia di Fatma e del suo marito violento nel campo profughi della zona di Khan Yunis per le smemorate di “Non una di meno”

Fatma, 45 anni, vive a Gaza con otto figli, sei bambini e due bambine, ora in un campo profughi della zona di Khan Yunis. Dev’essere parecchio dura, laggiù. Non c’è acqua, non c’è niente, salvo i bombardamenti. Fatma ieri si è rasata il cranio perché lavarsi i capelli è impossibile. Ha voluto aggiungere Fatma, con un sorriso timoroso e trattenuto, che da quando Israele ha reagito al massacro del 7 ottobre: “mio marito, che mi picchiava in continuazione, da qualche settimana non mi picchia più”. Sarà diventato un angelo traditore dello spirito patriarcale? Sarà impegnato a picchiare altre donne, indossando la divisa di Hamas? Considera che la moglie si stia facendo un culo quadrato come prima, ma senza casa né niente? Questo, sul resistente consorte, non è dato sapere. Accettino in ogni caso, le ilari e trullari di “Non una di meno”, indimenticabili canaglie del 7 ottobre, che di ragazze ebree ce ne sono centinaia di meno. Ma tra le donne palestinesi, forse, e dico forse, “Una di più”.

  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.