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Al prossimo referendum si chieda: "Sono forse io quel gran cornuto di manettaro?"

Andrea Marcenaro

Si potrà rispondere: Sì, punto. Sono io. Si potrà rispondere: No, punto. Non sono io. La partecipazione risalirebbe al novantadue per cento degli aventi diritto. I Sì trionferebbero col 78

Volete la democrazia marciante? Sì? Pure noi. Allora facciamo così: proponiamo uniti un referendum senza troppi formalismi, né abrogativo, né confermativo, né quorum, né altro, tutte complicazioni che chi se ne frega. Domandiamo invece, papale papale: “Sono forse io quel gran cornuto di manettaro che, al primo titolo di giornale passato di nascosto da un pm alla ‘libera stampa’, strepita che in galera subito, l’accusato, in galera subito, poi si butta la chiave e non osate imbavagliarmi?” Si potrà rispondere: Sì, punto. Sono io. Si potrà rispondere: No, punto. Non sono io. La partecipazione risalirebbe al novantadue per cento degli aventi diritto. I Sì trionferebbero col 78. Ci confermeremmo un popolo di democraticissime teste di cazzo, i bacarozzi in toga indosserebbero infine la corona che spettava loro da trent’anni e noi, con nel culo l’ombrello di Altan, che speravamo toccasse (pardon) alle signore Sarzanini o Milella, la piantiamo lì.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.