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Il divieto di assembramenti ci risparmia un po' di ipocrisia sul giorno della Memoria

Andrea Marcenaro

Pensate per quanti anni hanno finto di ricordare la stessa cosa, nel nome vago di una malintesa ricorrenza, quelli che amano Israele e quelli che tifano da decenni per Hezbollah

E certo, la pandemia, lo stare chiusi in casa senza vedere gli amici, poi chissà se ne usciremo presto, come garantiscono alcuni, o se verremo sopraffatti da qualche virus ancora peggiore, come pronosticano altri, e poi le risse, il disprezzo dei vax per i No vax, o viceversa, una situazione grave da vivere uniti ma affrontata divisi, e vorrei vedere, certo che proprio il massimo questo non pare. Eppure non tutto viene per nuocere. Vietato assembrarsi. Vietati cortei e assemblee, per il Covid. Che sfiga! Pensate alla consolazione nel giorno della Memoria, però. Pensate per quanti anni hanno finto di ricordare la stessa cosa, nel nome vago di una malintesa ricorrenza, quelli che amano Israele e quelli che, rammentalo una volta, rammentalo due, tre, quattro, tifano da decenni perché Hezbollah gli faccia un culo come un secchio.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.