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Letta dice la sua prima cosa di sinistra. Ma tutti lo zittiscono

Andrea Marcenaro

Il segretario del Pd propone di finanziare una dote ai giovani con la tassa sulle eredità. Persino il professor Draghi gli ha detto di piantarla

Non è bello. Non è per niente bello, per una volta che gli viene un’idea, per una volta che gli viene perfino di sinistra, per una volta in cui prova a contrastare gli alleati a Cinque stelle, ora purtroppo quasi a Due, sul loro stesso terreno; per una volta cioè che il segretario del Partito democratico prova a radicarsi di nuovo nella propria classe chiedendo di trasferire ai giovani proletari un aumento di nuove tasse ereditarie recuperate ai danni del ceto medio; non è bello, insomma, che quell’unica volta, addirittura la prima, in cui Enrico Letta cerca di farsi apprezzare da D’Alema e da Bersani, il professor Mario Draghi gli risponda al volo di piantarla lì, e di piantarla subito, manco stesse rivolgendosi a un pipparolo tornato fresco fresco da sette anni di Incoscience Po.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.